La coscienza oltre i limiti fisici

 

Intervento di Erica F. Poli sul tema “La coscienza oltre i limiti fisici: intuizione, sensitività e sesto senso” al convegno Voci dai Mondi 2015, organizzato da AnimaEventi.com (Milano, marzo 2015).

Tra gli argomenti del video:

Secondo la scienza del passato la coscienza è il prodotto del cervello, e moltissimi ancora oggi pensano in questo modo.

E se la coscienza fosse al di là del corpo?

Gli esperimenti di fisica quantistica sull’osservazione del passaggio degli elettroni attraverso delle fenditure, dimostrano che l’osservatore crea la realtà (perché in base a come la si osserva questa si modifica) e la modifica anche a ritroso. In pratica l’osservatore crea il collasso d’onda.

Esistono eventi sincronici e non locali, che nelle scienze sono noti attraverso il fenomeno dell’entanglement. Questo allude a un campo più vasto che collega ogni entità.

Alla UCLA c’è uno psicologo che studia come i campi elettromagnetici del cervello e del cuore si coordinano in persone innamorate.

L’effetto Maharishi è il noto risultato di un esperimento dove si è rivelato che se l’1% di una comunità medita, si ha una riduzione degli atti criminali.

Gli studi di Luc Montagnier comprendono lo studio del DNA dal punto di vista vibrazionale. Questi studi mostrano che il DNA è in grado di trasportarsi attraverso onde elettromagnetiche.

Esistono persone che sanno attivare la “visione remota” cioè la capacità di vedere oggetti e situazioni a distanza. Queste persone hanno lavorato anche per degli enti federali.

Al CERN l’acceleratore LHC si cerca di riprodurre le condizioni iniziali del Bing Bang per studiare in che modo energia e materia siano connesse.

Stephen Hawking nei suoi libri ci parla di più dimensioni.

Lisa Randall ha parlato di spazio iperdimensionale che contiene l’universo.

Elizabeth Rauscher asserisce che lo spazio iperdimensionale produce e contiene i fenomeni della mente.

Rupert Sheldrake ci parla dei campi morfogenetici.

Attraverso diversi studi si è osservato come l’intenzione di inviare determinate immagini, aumenti la probabilità che queste immagii vengano ricevute dal ricevente.

Jon Taylor asserisce che non c’è differenza tra ricordare e prevedere, al punto che possiamo ricordare eventi futuri.

Le questioni spirituali a questo punto cambiano prospettive.

La realtà non è fatta solo di tre dimensioni spaziali, ma comprende anche quella temporale.

La noosfera o sfera del pensiero è una sfera immateriale che comprenderebbe tutti i pensieri dell’umanità.

Attraverso rilevamenti del campo dei pensieri, si è visto che vi è stato un incremento di frequenze poco prima che avvenisse di fatto l’attentato terroristico dell’11 settembre. Idem i rilevatori del campo geomagnetico terrestre.

La coscienza interagisce con i rivelatori fisici, e c’è un collegamento fra la coscienza individuale e collettiva.

La scienza noetica tocca tutti i temi della telepatia e simili, perché implica che i pensieri siano collegati.

In sintesi, nello spazio tetradimensionale (4D) la coscienza interagisce con la noosfera. Lo spazio 4D si collega al 3D attraverso i prolungamenti 4D dei corpi fisici immersi nella realtà 3D. In questo senso esistono oggetti 4D collegati e associati a corpi fisici 3D: le anime.

I fenomeni Psi come telepatia, esperienze di premorte ecc. non sono altro che comunicazioni nello spazio 4D

Il DNA è stato studiato da due scienziati russi e il risultato è che sembra che il DNA è una specie di antenna che informa il campo.

Quello che noi vediamo è frutto di una irradiazione elettromagnetica di qualcosa che in realtà ha un’altra forma (proprio come nel mito della Caverna di Platone).

E se dunque la coscienza non fosse legata al nostro cervello ma fosse ovunque, come un’unica matrice che informa la vita? I fenomeni sensitivi sarebbero allora molto naturali.

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