L’importanza delle vibrazioni sul cibo

Diversi strumenti ci vengono in aiuto per modificare l’energia degli alimenti, come il nostro pensiero, la nostra attenzione consapevole, alcuni tipi di musica…

 

Il cibo che troviamo sulle nostre tavole porta con sé la vibrazione di tutti gli esseri viventi con cui è entrato in relazione. Possiamo in qualche modo considerare la nutrizione come una sorta di radioestesia; tutto in natura, essere umano o oggetto, emette una radiazione particolare e il radioestesista è colui che sa percepire e dare un senso a tali radiazioni.

Il pensiero

Il cibo che arriva sulle nostre tavole ha ricevuto radiazioni da tutto il cosmo; tutti gli elementi, il sole, le stelle, il vento, il fuoco hanno influenzato la sua energia. Il cibo conserva anche le memorie degli uomini che gli sono passati accanto, lo hanno toccato e manipolato, e degli ambienti in cui è stato conservato e trasportato. Colui che si occupa di cucinare il cibo crea con esso un legame intimo e in qualche modo ne influenza la vibrazione.

La preparazione dei pasti ha in India una grande importanza e i cuochi appartengono alla casta dei bramini, tradizionalmente considerata la casta più pura. Attraverso la preparazione dei pasti si ha la possibilità di modificare la coscienza degli altri e di intervenire in qualche modo su umore, pensieri, emozioni, stato energetico.

Quando si cucina quindi si dovrebbe elevare il più possibile i pensieri affinché le vibrazioni che si infondono nel cibo siano piene di amore. Quando si è di cattivo umore o si è preoccupati sarebbe meglio evitare di mettersi ai fornelli o magari prima di iniziare a cucinare sarebbe opportuno prendersi qualche minuto di raccoglimento, sedersi tranquilli e in silenzio e diventare un canale di amore e gioia per coloro che si nutriranno delle nostre preparazioni. Mentre si preparano i pasti bisognerebbe essere concentrati e presenti, essere “ora e qui”, facendo attenzione a tutti i gesti che si compiono e a tutti i pensieri che passano per la nostra mente.

Il japa

Ci sono diversi strumenti che vengono in nostro aiuto per modificare l’energia degli alimenti. Abbiamo visto l’importanza del pensiero; un altro modo per modificare l’energia dell’alimento è il japa, ovvero la ripetizione continua di una frase devozionale solo mentalmente o ad alta voce.

Si può, come fanno molti, ripetere dei mantra in sanscrito. Un mantra è una parola o una composizione di parole sacre infuse di una particolare vibrazione spirituale.

I vocaboli sanscriti hanno un grande potere in quanto sono stati creati puramente grazie alla loro influenza vibratoria. In ogni caso tutte le parole di ogni altra lingua emettono una certa vibrazione e possono quindi influenzare gli alimenti e di conseguenza coloro che li introducono nel proprio organismo […]

Mentre si cucina quindi sarebbe opportuno rivolgere alle pietanze parole e pensieri d’amore e benevolenza, e lasciare che essi si infondano nel cibo.

La musica

La musica, essendo anch’essa un suono, trasporta specifiche vibrazioni spirituali. Capita spesso di cucinare ascoltando della musica quindi consiglio se possibile di prediligere musica di tipo sattwico ovvero elevante e colma di energia di espansione.

È considerata musica sattwica buona parte della musica classica, la musica usata per il Reiki e altre tecniche di guarigione, e la musica basata sui suoni della natura.

Sono stati fatti numerosi esperimenti sulle piante, dai quali è emerso che se esse vengono esposte alla musica classica iniziano a crescere dalla parte delle casse acustiche mentre accade l’opposto, cioè si girano dall’altra parte rispetto alle casse, se esposte ad altri tipi di musica per esempio pop e rock.

Ci rendiamo conto da soli come ci viene naturale ascoltare musica classica se desideriamo rilassarci e calmare i nostri pensieri, mentre ascoltiamo musica rock se dobbiamo allenarci in palestra o ricaricarci un po’.

Abbiamo capito a questo punto come le vibrazioni della musica che si ascolta durante la preparazione dei pasti verranno infuse nel cibo e successivamente passeranno a chi si nutre di esso.

In cucina sarebbe opportuno restare in silenzio o al massimo conversare su argomenti piacevoli e allegri.

Capisco che sia veramente difficile riuscire a tacere durante i pasti e concentrarsi unicamente sul cibo e su ciò che accade dentro di noi anche perché quando si riesce a tacere esteriormente, si fa rumore interiormente. La mente è sempre percorsa da pensieri; è per noi impossibile dominare la mente e fare in modo che sia vuota, ma possiamo cercare di lasciare che sia percorsa da pensieri senza trattenerli. I pensieri vengono e tornano da dove sono arrivati.

La nutrizione può essere considerata una forma di yoga sia per i benefici che apporta sia perché saper mangiare richiede attenzione e concentrazione. Un pasto può essere visto come una sorta di cerimonia magica che permette di trasformare ciò che mangiamo in salute, forza, amore e luce. Ogni pasto può diventare occasione di sviluppo per la nostra intelligenza, l’amore e la volontà.

Quando stiamo per nutrirci di un alimento sarebbe bene inviargli amore perché è proprio a quel punto che il cibo si schiude per offrire i suoi tesori. Il cibo in qualche modo entra in risonanza con noi. Bisogna trovarsi nella giusta predisposizione quando si tratta di ricevere nutrimento dal cibo in modo da ricavare le sue particelle più sottili; bisogna essere coscienti, svegli e pieni d’amore.

Una cosa molto importante da fare prima di alimentarsi è ascoltare le reali necessità dell’organismo perché ciò che mangiamo influenza il modo in cui staremo dopo.

È ovvio che non è solo ciò che si mangia che influenza il nostro stato d’animo perché senza un lavoro spirituale costante nemmeno il nutrimento migliore potrà trasformare il nostro modo d’essere. Il cibo è un mezzo ma quello che più conta è la vita psichica e la vita spirituale dell’individuo e il suo lavoro di crescita quotidiano. Il cibo fa parte di un percorso più ampio che ciascuno deve intraprendere; esso rappresenta un aspetto importante che però in molti trascurano.

La preghiera e il reiki

Un’abitudine che molte tradizioni spirituali insegnano è quella della preghiera prima dei pasti; fermarsi a dire una preghiera obbliga la mente a calmarsi, a concentrarsi sul momento presente e su ciò che accade al nostro interno. Si tratta di un breve momento di raccoglimento che prepara l’individuo a ricevere il nutrimento nel migliore dei modi e permette al cibo di diventare veicolo per energie positive che poi entreranno a far parte dell’organismo di chi lo riceve con ripercussioni benefiche.

Come vedremo in seguito, nel quinto capitolo dedicato alle misurazioni da me eseguite, è possibile aumentare l’efficacia della preghiera utilizzando le mani per canalizzare energia d’amore. Le mani sono un ottimo canale che può essere usato per energizzare il cibo.

Come avviene quando si tratta una persona con il reiki, si deve fare una centratura portando i palmi delle mani al cuore e porre la propria attenzione sul respiro, in particolare sulla zona dell’hara. Dopo qualche istante la mente si calma e si avverte un calore alle mani che a questo punto si possono portare a qualche centimetro di distanza dal cibo e inviargli energia immaginando un fascio di luce e di amore che dalle mani giunge agli alimenti. Questa tecnica può cambiare le vibrazioni di ciò che si mangia.

Al giorno d’oggi la maggior parte degli alimenti è avvelenata da ogni sorta di prodotti chimici, non si trova quasi nulla di fresco, la maggior parte di frutta e verdura sono coltivate con concimi nocivi e i pesci vengono pescati in fiumi o mari inquinati. Noi abbiamo però la facoltà di modificare il cibo e far sì che esso venga accettato dal nostro organismo attraverso l’energizzazione. Non sempre le vibrazioni degli alimenti sono in sintonia con le nostre; per questo motivo è utile magnetizzarlo per cambiare il movimento delle sue particelle e rendercelo affine. Se prima di addentare un frutto lo teniamo per qualche istante in mano e gli diamo attenzione, possiamo trasformare il corpo eterico di quel frutto e farlo vibrare all’unisono con noi. L’energia solare è condensata nei frutti e negli ortaggi che ci servono da alimento. È importante riuscire ad estrarre tale energia e inviarla a tutti quei centri che ne assicurano la distribuzione: solo il pensiero cosciente e concentrato sul cibo è in grado di aprirlo per liberarne l’energia imprigionata.

Alcune tradizioni insegnano anche l’uso di alcuni mudra per cambiare a nostro favore l’energia del cibo; i mudra sono determinate posizioni delle mani assunte durante le sequenze di meditazione e che contribuiscono ad apportare maggiori benefici alle pratiche.

Monica Grando

 

Estratto dal libro  Alimenti Energetici

Libro-Grando-Alimenti-Energetici Monica Grando

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