Come sarebbe grandioso se riuscissimo ad arrivare alla morte nati a noi stessi e guariti. Arrivare alla morte avendo risolto le nostre ferite, o almeno avendole accolte con amore… Articolo di Carmela Longo
Della morte ne sappiamo ancora troppo poco, e certamente, la mentalità iper razionale dell’Occidente è un pesante ostacolo.
È incredibile come, del viaggio più importante della nostra vita, siamo portati a non volerne sapere nulla. Siamo colti alla sprovvista, e mancano le parole quando un nostro caro va via. Troppe le nostre stesse fratture interiori che ci siamo trascinati dentro senza mai riuscire neppure a guardarle.
Come sarebbe grandioso se riuscissimo ad arrivare alla morte nati a noi stessi e guariti. Arrivare alla morte avendo risolto le nostre ferite, o almeno avendole accolte con amore.
Assumere Thanatos, prendere l’oscuro, il tenebroso, il foriero di morte su di noi, come prezioso spessore della nostra vita e della nostra fragile umanità.
Il relegare massivamente l’immenso patrimonio del sapere antico, che viene semplicemente ignorato o ridicolizzato, non ci aiuta di certo ad andare avanti nella conoscenza e nella consapevolezza.
Eppure anche scienziati e ricercatori più aperti hanno tracciato percorsi di studio interessantissimi e proficui.
Se solo non ci sentissimo dei padreterni e iniziassimo a cercare di capire con umiltà.
Ridimensionare la reboanza del sé, anche del sé collettivo, specialmente in Occidente.
Riconoscere la vanagloria. Umiltà è sentirsi nel flusso ed essere disposti a comprendere sempre di più, tenendo presente l’unità biologica-psicologica-sociale-spirituale e noetica dell’essere umano, visto nella sua dimensione olistica. Superbia e disprezzo non fanno bene a noi stessi e all’altro e sono distruttivi tra una civiltà e un’altra.
Quanto sarebbe più utile imparare a vederci come anime, ognuna con la sua legge, ognuna con il suo fardello. Possiamo solo fare il nostro, insieme agli altri, per portare avanti azioni comuni contro le ingiustizie, e per avere realmente a cuore l’esistente. Il tutto mantenendo per quanto possibile un alto senso di responsabilità, amore e umiltà, e lo sguardo rivolto verso la luce di Dio, Coscienza Suprema.
«Il saggio lascerà volentieri la gloria ad altri. Non ricerca fatti compiuti che gli vengano ascritti come meriti, ma spera di produrre cause effettive, vale a dire che egli compie le sue opere di modo che esse siano
fruttuose per l’avvenire»– “I King. Il libro dei mutamenti”, Carmela Longo
Carmela Longo
Estratto dal libro Oltre la vita – Una storia d’amore
Lunedì 8 maggio 2023 Carmela Longo terrà la presentazione del suo libro, Oltre la vita – Una storia d’amore, dal vivo presso la nostra sede a Milano, in corso Magenta 83, oppure in diretta streaming al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=X7uJ6SbGPYM
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