Con tutto l’Amore possibile alla mia mamma Lucia

Ogni Anima che scende sulla Terra lo fa in un luogo, in un momento e per uno scopo ben precisi. Nel suo viaggio, riceve il richiamo a risvegliarsi, riconoscersi e recuperare la consapevolezza di sé. Estratto dal libro L’universo reclama amore di Gabriella Laura Conversano Cippini

Dopo circa mezz’ora l’ambulanza arrivò. Scesero due ragazze, che estrassero la barella dal mezzo.
Vidi mia mamma: era sistemata sotto un lenzuolino, collegata all’ossigeno, e due tubicini inseriti nelle narici le consentivano di respirare.

Entrammo tutti insieme nel triage del pronto soccorso, una sala piena di persone, sedute e in piedi, arrivate autonomamente e in attesa di passare al primo vaglio della dottoressa preposta, che le avrebbe poi smistate alle stanze e cure successive, assegnando loro i vari colori, a seconda della gravità della condizione: codice bianco, giallo, verde.
La guardia ci invitò ad attendere la chiamata.

Guardai mia mamma: era adagiata sul lettino, tranquilla come sempre, ma così piccina, fragile, con il viso da bimba. Non parlava più. Non aveva più la forza di emettere fiato, le sue frasi ormai erano così brevi e sussurrate che, per comprendere ciò che voleva esprimere, dovevo avvicinarmi moltissimo a lei.
Provai un sentimento di Amore infinito, un forte istinto di accudirla, di darle tutte le cure, l’affetto, le attenzioni, le coccole, i baci, gli abbracci che per due anni ci erano stati sottratti. […]

Mentre la dottoressa del pronto soccorso iniziava a redigere il documento di accesso, osservai mia mamma e realizzai appieno la gravità della situazione, l’evidentissimo deperimento e l’estrema debilitazione nei quali versava.
Nonostante la mia capacità di restare lucida e di conservare l’autocontrollo necessario in momenti di grande criticità, sentii un dolore lacerante attraversare la mia Anima.
Mi imposi di trasmetterle pace e serenità.
Avrei fatto l’impossibile per lei!

Sentii, in quel momento, lo slancio e la forza prorompenti dell’Amore Assoluto e Incondizionato.
Percepii in un istante la velocità del tempo come il battito d’ali di una farfalla, il suo inesorabile avanzare, scavando la roccia come fa la goccia; l’impermanenza di ogni cosa in questa vita terrena, l’urgenza di essere, di esserci, di stare, e dell’Amore come condizione fondamentale. […]

Non sapevo nulla di quale sarebbe stato il proseguo, di cosa sarebbe accaduto.
Sentivo però chiaramente che doveva essere così.
Io volevo assolutamente essere solo e tutta per lei.
In quel momento ogni altra cosa era sparita dentro di me. Sentivo la mia Anima che sottraeva sempre più spazio alla mente, al cuore e agli elementi umani terreni.
Era come se mi guidasse una forza immensa, un Amore incondizionato, ben diverso da quello umano: era chiaro, lucido, presente a se stesso, inscalfibile da stati emotivi, determinato ed esplodeva in me come una potentissima Luce Pura, che mi avvolgeva e mi conduceva nell’assoluta certezza che ogni cosa, agita in quella Luce, sarebbe stata solo nel bene di ogni essere. […]

Mia mamma era piccola di statura, esile di corporatura, aveva una struttura muscolare elastica e tonica, due polpacci possenti, mani e piedi massicci, che raccontavano la difficoltà e l’asprezza di una vita vissuta.
Lei esprimeva e trasmetteva una Luce che poteva provenire solamente da un cuore carico di Amore. […]

«Tanti bacioni che non finiscono mai» era il nostro modo di salutarci, di amarci, di non lasciare mai andare un giorno, un momento, senza essere sempre presenti all’Amore che ci legava!

Mia mamma era un’immensità di Amore per chiunque avesse intorno a sé, anche per chi non le piaceva molto o le stava scomodo.
Lei aveva spesso esternazioni oneste e asciutte, ma erano solo parole istantanee, rese al vento, che poi lasciavano spazio alla visione chiara e pura del suo cuore, dal quale mai sgorgò qualcosa di diverso dall’Amore.

Io adoravo mia mamma e quel vulcano di solarità, di Amore, di gioia, di Fede, di coraggio, di forza, quella Luce prorompente che emanava da lei.
Lei era vita, lei era tutto.
In ogni sua forma ed espressione, lei era la pienezza di buoni sentimenti che traboccavano e che venivano trasmessi con qualsiasi mezzo o modo lei avesse a disposizione!

«L’Amore vince su tutto!»

Questo è stato solamente l’ultimo insegnamento che la mia mamma mi ha lasciato.
La nostra vita, la vita che abbiamo condiviso da quando io sono arrivata su questa Terra, non è però sempre stata facile, anzi direi esattamente l’opposto!

Un karma molto, molto impegnativo e doloroso ci ha unite, seppure oggi so perfettamente che ho scelto lei per nascere, in questa esistenza terrena.
La mia Anima aveva bisogno di grandi difficoltà, di molti ostacoli e di molte sofferenze.
L’Anima di mia mamma è un’Anima guerriera, che ha saputo incarnare e infondere una forza e un coraggio unici in un corpo piccino!

Questa donna terrena aveva tutto ciò che serviva alla mia Anima e alla mia incarnazione terrena per evolvere; la mia Anima e la mia incarnazione hanno tutto ciò che alla mia mamma e alla sua Anima serviva per evolvere ulteriormente!

Gabriella Laura Conversano Cippini

Estratto da libro L’universo reclama amore

 

 

 

 

 

Gabriella Laura Conversano Cippini presenta il libro L’universo reclama amore lunedì 9 giugno 2025. Per tutte le informazioni, vai a questo link.


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