I surrogati dell’amore nella coppia (e come evitare che la inquinino)

Sebbene nell’immaginario collettivo le relazioni di coppia siano considerate l’emblema del vero amore, esse sono alla fin fine basate in buona parte su surrogati dell’amore e ciò vale sia per le coppie nate da un reciproco innamoramento sia, a maggior ragione, per quelle che si formano per altri motivi: mera attrazione sessuale, interesse economico, mancanza di alternative ecc.

Tuttavia gli effetti che ne derivano sono molto diversi: nelle coppie del secondo tipo le aspettative dei due partner riguardo al ricevere dall’altro vero amore sono molto basse e i surrogati affettivi predominano fin dall’inizio, non creando quindi né sorprese né incrinature; nelle coppie del primo tipo invece – quelle nate da un reciproco innamoramento – la sostituzione dell’amore con dei surrogati crea forti delusioni e incrinature ed è quasi sempre la causa principale di crisi e separazioni.

Dal bisogno di amore ai surrogati 

Come abbiamo spiegato all’inizio del libro I surrogati dell’amore, impariamo fin da bambini a utilizzare dei surrogati al posto dell’amore perché i nostri genitori non sono capaci di darci amore sufficienza. Quel che è peggio è che per procurarci tali surrogati impariamo a manipolare gli altri, un’abitudine che manteniamo poi anche nella vita adulta.

Il riemergere della speranza e dell’amore

La tendenza a manipolare gli altri per ottenere approvazione e/o potere scompare nelle prime fasi di un innamoramento corrisposto, perché ognuno dei due partner si sente amato e accettato incondizionatamente dall’altro e lo vede sotto una luce positiva che ne accentua i pregi e ne minimizza i difetti. In tale situazione idilliaca gli abituali atteggiamenti di manipolazione e critica diventano superflui e per qualche tempo vengono messi in disparte, facendo emergere nuovi e più positivi modi di comunicare e di relazionarsi.

Prima o poi il bel sogno svanisce

Con il passare del tempo però l’innamoramento cala inevitabilmente di intensità e ciò induce inconsapevolmente i due partner a compensare la diminuita quantità di amore con i surrogati affettivi abituali, che ognuno si procura ricorrendo alle altrettanto abituali strategie manipolative. Nei casi migliori i surrogati affiancano ma non sostituiscono del tutto lo scambio di amore; in altri casi invece (purtroppo assai frequenti) la manipolazione reciproca finisce per diventare la modalità relazionale prevalente e ciò ha effetti molto negativi sull’armonia della coppia.

Più ognuno dei due sente che l’amore sta diminuendo più si sente tradito, avvertendo il bisogno di chiudersi e di ripagare l’altro con la stessa moneta. Ovviamente ciascuno tende a vedere le cose solo dal proprio punto di vista e si considera vittima innocente, attribuendo ogni responsabilità all’altro; quasi nessuno riesce a cogliere la propria parte di responsabilità, e come bambini affamati e trascurati entrambi iniziano a lamentarsi, a pestare i piedi, a gettare addosso all’altro la propria delusione, rabbia o tristezza. E se la situazione non migliora – e certo non migliorerà con le suddette modalità, se non per brevi periodi di tregua – allora dal malessere si passa alla crisi: ci si chiude sempre di più, le distanze aumentano e si può anche giungere al tradimento o alla separazione.

Come superare la crisi e crescere insieme nel vero amore

La relazione di coppia è un processo complesso e non dipende solo dai surrogati dell’amore e dalle connesse strategie manipolative, ma essi sono a nostro avviso i fattori che più la mettono i crisi; fattori che purtroppo sono stati finora trascurati dalla psicologia se non del tutto ignorati, rendendo gli interventi di counseling e le terapie di coppia meno efficaci di quanto potrebbero essere. Abbiamo impiegato decenni per mettere a punto il metodo descritto in questo libro e possiamo dire che lavorando sui surrogati e sulle connesse strategie manipolative dei nostri pazienti e allievi siamo riusciti a ottenere risultati assai più consistenti e immediati che con ogni altro metodo a noi noto.

In molti casi è stato possibile recuperare interamente la crisi, tornare dai surrogati all’amore iniziale e impostare la relazione su basi più adulte, consapevoli e reciprocamente soddisfacenti; anche in quei casi in cui la crisi era troppo avanzata, è stato per lo meno possibile aiutare i due partner a separarsi in modo relativamente sereno e pacifico, senza colpevolizzarsi a vicenda e anzi traendo insegnamento da quanto avvenuto.

Uno degli scopi più importanti del libro e di mostrare che è possibile uscire da questo meccanismo perverso e imparare a costruire relazioni più sane e nutrienti, ma il percorso da seguire viene illustrato solo nella parte finale, dopo aver spiegato il problema dall’inizio, cioè dal quando e dal perché ogni bambino è costretto, suo malgrado, a nutrirsi di surrogati invece che di amore e perché per procurarseli deve imparare a manipolare gli altri. La spiegazione è corredata da numerosi esempi e casi reali che rendono facile e immediato capire come si svolgono in pratica le cose, oltre che individuare qual è il proprio surrogato prevalente e quale la strategia manipolati che più di frequente utilizziamo (o subiamo).

Enrico e Cristina Cheli

Autori del libro I surrogati dell’amore

 


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