Intervento via streaming di Diego Dentico al convegno “Dialogando con gli Autori” (Milano, 24 novembre 2019). È autore del libro Nel Giardino delle Curanderas, disponibile in libreria o tramite web a questo link.
Tra gli argomenti del video:
La “festa dei morti” del 1° novembre in Guatemala è in realtà una celebrazione con forti elementi sciamanici.
Lo sciamano unisce la realtà usuale con la terra del sogno, ossia con l’aldilà inteso come terra dei morti o come stato diverso di coscienza.
Nello sciamanesimo la parte razionale e solare viene integrata con quella lunare e inconscia.
Gli sciamani sono anche guaritori.
Lo sciamano riceve una chiamata attraverso un sogno o una malattia di stampo iniziatico.
Il mondo dei morti è il mondo degli antenati, che in Guatemala e nelle tradizioni del centro-America sono considerati importanti e onorati.
Nelle culture sciamaniche si descrive il cosmo come tripartito: c’è il mondo di mezzo (la realtà usuale), il mondo di sopra (il cielo) e il mondo di sotto (spiriti e antenati).
Gli antenati sono considerati “medicina” perché nel caso di una malattia sono coloro grazie ai quali si parla e ci si riconcilia con la malattia.
Per lo sciamano, la morte è una grande alleata perché ci spinge a muoverci nella vita con impeccabilità ed efficacia. Non è fonte di ansia, ma fonte di centratura.
Lo sciamano attraverso una cerimonia cattura l’attenzione dei partecipanti e degli spiriti. Durante la cerimonia lo sciamano si fa “avvocato” di colui che ha bisogno di guarire, cercando di riappacificarlo con lo spirito degli antenati o delle persone decedute.
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