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11. DNA “SPAZZATURA”, LINGUAGGI, FREQUENZE

Se andassimo a vedere cosa accade all’interno del DNA stesso? È un viaggio che è già stato compiuto e il risultato più entusiasmante riguarda il cosiddetto junk DNA, il “DNA spazzatura”. Si tratta del 95-97% del genoma: sarebbe composto da porzioni di DNA apparentemente prive di informazioni, non codificanti per alcuna proteina, costituite da sequenze disordinate prive di struttura e di logica, in mezzo alle sequenze codificanti.

Il junk DNA è sempre stato un mistero per i genetisti. Perché una proporzione così vasta? Un tale spreco di geni? È come se da una parte avessimo le istruzioni (il DNA codificante, il 3% del totale) per costruire 30-40mila chiavi proteiche per la vita biologia umana, e dall’altra migliaia di “ingredienti” senza la ricetta per metterli assieme.

Ebbene, quei frammenti “spazzatura” di DNA sono ben 4 milioni di interruttori genetici. Si tratta di un sistema complesso che controlla i geni stessi; gli scienziati che hanno approfondito lo studio di questo “DNA spazzatura” (parti del DNA che non sono veri geni contenenti istruzioni per le proteine) hanno scoperto che almeno l’80% di questo DNA è attivo e necessario. Un altro 15-17% ha funzioni superiori che gli scienziati stanno ancora decodificando. Il risultato del lavoro è stato una mappa di gran parte di questo DNA, un affascinante sistema di interruttori che, agendo come regolatori, controllano quali geni e quando sono usati in una cellula, e determinano probabilmente anche i processi di differenziazione e specializzazione cellulare.

Vi siete mai chiesti come fa una cellula a diventare una cellula della pelle, del fegato o un neurone? E chi dice alla morula, a quel primo “semplice” ammasso di cellule originate dalla fecondazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo, di diventare un embrione e poi un feto, formare tessuti e organi? Ci avete mai pensato a questo abisso di intelligenza cellulare? A volte, a rifletterci, cercando di penetrarne l’essenza, ho finito col provare un senso di vertigine… Ecco tutto questo probabilmente accade con l’azione di questi interruttori.

Capite ora la portata di questa scoperta, le enormi implicazioni che essa ha per la salute e la coscienza umana, perché molte malattie complesse sembrano essere causate da cambiamenti molto piccoli in centinaia di questi interruttori genetici.

Le frange estreme di queste ricerche riguardano la natura del linguaggio da usare per comunicare con questi interruttori: alcuni studi si sono orientati sull’energia luminosa, altri sull’energia vibrazionale. Sembrano nascere sempre più gli elementi sperimentali per un tipo completamente nuovo di medicina in cui il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenze.

Alcuni linguisti russi, che fanno riferimento alle ricerche del biofisico e biologo molecolare Pjotr Garjajev, oggi affermano che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile DNA spazzatura, segue le stesse regole di tutti i linguaggi umani, ed è un linguaggio a tutti gli effetti. A tal fine, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui le parole sono messe insieme per formare le frasi), della semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole di base della grammatica. Hanno scoperto che le basi azotate del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno delle regole fisse, proprio come i nostri linguaggi. Hanno ipotizzato dunque una relazione diretta tra il linguaggio e il DNA, come una sorta di alfabeto delle basi azotate.

Questo getta una luce potente sul senso delle antichissime pratiche dei mantra, delle preghiere di guarigione, persino delle formule magiche. Se ormai potevamo certamente ammettere che esse avessero una reale efficacia in virtù dell’effetto placebo e dell’azione sul subconscio […], ora possiamo intravedere qualcosa di ancora, forse, più suggestivo e potente.

Il nostro DNA è un linguaggio che reagisce a un altro linguaggio, è una frequenza che reagisce alle frequenze. Il senso antichissimo della frequenza originaria dell’Om orientale sembra prendere forma scientifica e rivelare il meccanismo della potenza che da sempre gli è stata attribuita. Questo spiegherebbe finalmente perché le affermazioni, il training autogeno, l’ipnosi e tutte le discipline simili possono avere effetti così forti sugli esseri umani e sui loro corpi.

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Nota: L’argomento è approfondito nel libro Anatomia della Guarigione di Erica F. Poli, da cui è estratto questo post.

Anatomia della Guarigione Erica Francesca Poli

 

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