Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

3.LA MASCHERA ED IL SE’

Ogni relazione con gli altri ci offre la grande opportunità di verificare se siamo veramente autentici oppure stiamo recitando una parte. Molti non riescono nemmeno ad accorgersi di questa insincerità perché sono totalmente identificati con la loro maschera.

Credono sul serio di essere disponibili, di riuscire a tollerare ogni cosa, di essere brillanti e sapienti. Ma se avessero un po’ di capacità introspettiva, si accorgerebbero che dietro la maschera si agitano altre emozioni che sono messe a tacere.

Altri sono in contatto con le emozioni che provano, ma hanno il timore o lavergogna di esprimerle e continuano ad agire e a comportarsi secondo un modello che ritengono possa essere accettato dall’altro e col quale possano ottenere affetto, stima e considerazione. Temono il giudizio del partner o del superiore e vivono continuamente in una menzogna che li fa scoppiare dentro.

Ogni volta che siamo con una persona che per noi è importante domandiamoci: cosa sto sentendo veramente? Cosa vorrei dire che non dico? Che immagine di me sto cercando di dare? Questo semplice esercizio può essere l’inizio di un viaggio più intimo per scoprire cosa c’è dietro l’apparenza.

Ma c’è un livello di profondità ancora più grande in noi che possiamo chiamare il livello del sé che non coincide con la personalità e con i ruoli che svolgiamo nella vita. Chi sono io nella mia essenza , quando smetto di essere un professionista o un artigiano o un impiegato, quando smetto di dimostrare qualcosa agli altri, quando non sono preso dall’orgoglio e dalla vanità?

Se ci si ferma, se si entra nel silenzio, se si ascolta il proprio respiro, a poco a poco accade qualcosa nel petto, una leggera sensazione di quiete, una piccola luce, una commozione di esistere: il nostro sé inizia a svegliarsi dietro la maschera

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