Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

54.IL DONO DI SE’

Reich scrive: “ Cristo dà liberamente. Può dare liberamente perché ha una capacità infinita di assorbire energia vitale dall’universo. Cristo non crede di fare molto dando la sua forza agli altri. Lo fa con piacere. Di più, egli stesso ha bisogno di dare; è tanto pieno di forza da traboccare. Non perde nulla quando dà liberamente agli altri. Al contrario, diventa più forte e più ricco… Quanto più egli dona in forza e amore, tanta più forza egli acquista dall’universo.”

Chi è in contatto con la sua intima natura sente l’esperienza dell’amore come uno stato del suo essere. L’amore è un’energia che ha un vero potere di trasformazione e chi ama non può fare a meno di amare. Non è un dovere morale, non è un atteggiamento esteriore, ma esprime la fedeltà a se stessi.

Chi ama si ama; da ciò proviene la celebre massima: ama il prossimo tuo come te stesso.

E’ facile comprendere che l’amore non può essere uno stato sentimentale costruito su buoni sentimenti, ma un’esperienza di contatto reale con se stessi. Chi percepisce se stesso con angoscia, con senso di colpa, con riprovazione, non può amarsi. Il primo passo è la conoscenza di sé, l’accettazione dei propri lati oscuri ed il perdono dei propri errori.

Questo è il terreno su cui può germogliare l’amore che diventa più vero quando ci si dischiude all’anima, riconoscendola come centro della nostra identità. A questo punto donare non è un sacrificio, ma una ricchezza.

Ogni atto d’amore, anche piccolissimo, è comunque immenso e riceve sempre una risposta.

continua..

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