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7.IL PARTO I

Il parto segna il passaggio tra due dimensioni completamente diverse; nell’utero il feto è avvolto e contenuto in un’esperienza totalmente simbiotica con la madre, dopo la nascita entra in una realtà esterna, ricca di variazioni e di stimoli, in un contatto diretto con il mondo in cui tutto è amplificato.

Siamo di fronte ad una grande e fondamentale separazione. Il modo in cui questa separazione avvienedetermina il nostro modo di affrontare le successive separazioni della nostra vita ed il modo di vivere la relazione con l’ambiente.

Inoltre la pelle, dopo la nascita, diventa il confine sensibilissimo tra il neonato e tutto ciò che è esterno ad esso, compresa la madre, l’aria e la temperatura.

Precisando che nello sviluppo di ogni individuo ci sono fattori imponderabili che determinano un modo diverso di vivere le esperienze traumatiche, vi descriverò alcuni traumi di parto che si collegano a sintomi successivi dell’individuo durante la sua crescita.

La nascita con il cordone ombelicale intorno al collo determina stati di soffocamento. Il neonato cianotico può sviluppare sintomi successivi di claustrofobia, può essere incline a sentirsi chiuso nelle relazioni affettive e nelle situazioni che gli producono ansia può sentire un blocco alla gola.

Analoghe sensazioni di mancanza d’aria si manifestano anche a distanza di anni quando il neonatorimane incastrato nell’utero e non riesce ad uscire.

continua..

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