Previsioni astrologiche per il 2023 a cura di Elisabeth Mantovani
Dagli abissi, io ti chiamo.
(Salmo, 130,1)
Cari lettori che mi avete letta in questi ultimi difficili anni, desidero darvi innanzitutto la notizia di un cielo non più così drammatico come quello che ci siamo apprestati ad analizzare negli ultimi anni. Quest’apertura verso il sereno tuttavia non cambia il fatto che siamo ormai entrati in una nuova era della lunga storia dell’umanità e che il punto di crisi, inteso come punto di rottura sensibile, si può individuare nell’anno 2020 e nel 2021 di cui vi invito a leggere le precedenti previsioni. Tuttavia, il processo verso questa svolta nella storia dell’umanità e del pianeta Terra, sebbene a molti possa essere sembrato improvviso, è stato invece preceduto da notevoli segnali che gli attenti osservatori del cielo potevano scorgere ormai da più di dieci anni. I risultati del cambiamento in atto sono tuttavia anche il frutto delle scelte attraverso le quali l’umanità, i governi e gli uomini di potere hanno interagito con questi segnali.
Se potessimo astrarci dal nostro vivere quotidiano e guardare il procedere dell’umanità da un punto di vista privilegiato ed esterno, potremo osservare un lungo pellegrinaggio di molti milioni di anni nei quali l’umanità, partendo dalla sua origine unitaria con l’universo e la Terra, si spinge sempre più dentro ad un processo di separazione e di materializzazione fino a raggiungere il limite massimo dove essa è completamente separata dalla propria origine e dal mondo nel quale procede e dunque incapace di conoscere se stessa e la relazione con il mondo di cui fa parte. Questo è l’anello di sosta nel quale ci troviamo e che, ragionando in termini universali, non durerà un anno terrestre e neanche il tempo di una rivoluzione di Nettuno, il pianeta più lontano del nostro sistema solare (165 anni terrestri), bensì sarà un processo di qualche centinaio di anni al termine del quale l’umanità, come una carovana nel deserto, comincerà il suo lento cammino verso la propria origine. Durante questo lungo processo abbiamo visto le nostre guide manifestarsi nella vita di grandi uomini che sono diventati profeti, scienziati, filosofi, artisti. Da alcuni anni questi grandi uomini sembrano non apparire più sulla Terra per supportare, guidare e aiutare l’umanità nel proprio cammino. Negli ultimi anni, le morti di artisti e di personalità illuminate si sono susseguite ad un ritmo incalzante che ha lasciato molti di noi attoniti o sorpresi, come se un processo dall’esterno all’interno stesse per essere avviato.
Possiamo dire che gli ultimi decenni hanno visto l’umanità addentrarsi sempre più nel materialismo, sempre più ignara della propria origine e delle relazioni con il mondo nel quale procede. In questa realtà densa e occultante, la saggezza e la conoscenza non sono riconosciute oppure non hanno opportunità per manifestarsi. I grandi uomini del passato non ci sono più ma possiamo ancora raggiungerli dentro di noi nel ricordo, nell’affetto e nella comprensione delle opere che essi hanno compiuto, delle guide e delle luci che hanno illuminato il cammino di chi ci ha preceduto. Per questo la ricerca interiore diventa d’ora in poi essenziale. La realtà virtuale contribuisce invece all’occultamento e, nonostante si mostri a noi come intangibile, essa è parte del processo di materializzazione, di estremizzazione del materialismo e di occultamento delle origini e dei significati della vita: contribuisce cioè a nascondere e a separare l’essere dalla sua origine.
I ricordi di ciò che l’uomo è ed è stato sono perduti: la rapidità con la quale templi e monumenti antichi sono stati abbattuti dalle guerre e da altre azioni violente negli ultimi decenni senza essere ricostruiti non ha precedenti nella storia da noi conosciuta ed è fatto emblematico di questo processo di allontanamento, di materialismo e di occultamento. L’umanità ha raggiunto i limiti del materialismo, un processo, ripetiamo, che non durerà qualche anno, bensì centinaia di anni. Raggiunto questo limite l’umanità inizierà il suo viaggio verso casa, verso la propria origine. Un processo di ritorno che già, precocemente, si sta risvegliando nelle coscienze più mature le quali avvertono i segnali di questa fase iniziata da almeno un decennio e da alcuni anni irreversibile.
Per introdurre le previsioni per il 2023 ho scelto il versetto 1 del Salmo 130. I Salmi sono inni antichissimi e trasversali a diverse religioni: essi, infatti, pur essendo stati redatti intorno al III secolo a.C., raccolgono materiale di varia provenienza. Nel loro lungo viaggio attraverso le differenti traduzioni, dall’ebraico al copto, dall’armeno al latino ed infine la traduzione, spesso non fedele agli originali, nelle lingue moderne, alcune parti sono state modificate per adattarle ai vari credi e ai differenti culti per i quali venivano utilizzati. Questo versetto si trova anticamente con una doppia interpretazione che mi è sembrata significativa: nei circoli cabalisti, dall’epoca dello Zohar, intorno al XII secolo, questo versetto è chiaramente esplicitato come un’evocazione del Dio che risiede nelle profondità mentre nelle successive traduzioni cristiane, ma anche nell’interpretazione rabbinica ortodossa, diventa: “dalle profondità in cui mi trovo io ti chiamo”.
2023: nel cielo possibilità di tregua, di riscatto e di cambiamento
All’interno della fase nella quale l’umanità è entrata ci saranno periodi più scorrevoli ed altri più dinamici e problematici come lo sono stati gli ultimi anni che abbiamo vissuto.
Inoltre, la “danza dei pianeti e delle stelle”, gli aspetti reciproci che si formano e si disfano nell’arco di pochi giorni, di mesi oppure di anni, rendono a tutti, prima o poi, occasioni per mettersi in luce ed espandersi, e altre nelle quali occorre invece pazientare ed impegnarsi. Per questo motivo, sin dall’antichità, gli scienziati e i filosofi che si sono occupati di astrologia hanno parlato di “tempi propizi”, ovvero della capacità di saper interagire con il proprio destino tramite scelte giuste al momento opportuno.
Il 2023 è un anno di forti cambiamenti, un periodo nel quale finalmente si sciolgono configurazioni dure e problematiche, nel quale chi si è sentito solo e oppresso potrà finalmente vedere qualche opportunità di riscatto.
Il 7 marzo 2023 Saturno lascia il segno dell’Acquario per entrare nei Pesci, la porzione dell’eclittica che si estende dai 330° ai 360°. Si tratta di uno dei cambiamenti più importanti poiché Saturno nell’Acquario era stato protagonista di una media congiunzione con Giove nel dicembre del 2020 e di una triplice congiunzione con Giove e Marte nel marzo 2020, configurazioni considerate dalla tradizione astrologica massimamente nefaste e foriere di eventi che possono innescare cambiamenti epocali come quelli che effettivamente sono accaduti. Gli eventi degli ultimi anni, come abbiamo spiegato nel dettaglio nelle previsioni del 2020, del 2021 e del 2022 che vi invito a leggere o riguardare, hanno esplicitato la fase nella quale l’umanità è entrata da circa un decennio e che non finirà a breve ma durerà centinaia di anni. Tuttavia, ogni termine è anche un inizio ed è per questo motivo che alcune coscienze più deste stanno già guardando oltre il limite che l’umanità ha raggiunto.
Saturno nei Pesci marca uno scioglimento degli aspetti più duri che la società ha vissuto negli ultimi anni e allo stesso tempo, come ogni posizione planetaria, ha dei risvolti più dinamici. Questa posizione non garantisce la stabilità di governi e istituzioni ma anzi, potrà portare forti critiche dal basso all’ordine costituito. Queste potranno essere accompagnate da crisi, peraltro già in atto in molte parti del mondo, che potranno esacerbare le spinte contro gli ordini stabiliti.
Può essere, dunque, una posizione favorevole per gli oppressi e per coloro che desiderano ribaltare situazioni e schemi da cui si sentono sfruttati.
Un’altra spinta verso il cambiamento e lo svecchiamento degli ordini mondiali e delle istituzioni ci viene nel 2023 dall’entrata di Giove nel Toro con Urano nello stesso segno: Giove smorza l’irruenza di Urano nel segno di Gea (il Toro), nel senso che tira fuori da questa posizione quella spinta al rinnovamento che è pure propria di Urano ma che non si era potuta manifestare a causa delle tante configurazioni nefaste degli ultimi anni e, soprattutto, per l’ardua quadratura con Saturno.
Con l’entrata di Saturno in Pesci non ci saranno più possibilità di ritorno per questo aspetto (la quadratura di Saturno con Urano) che negli ultimi anni aveva accelerato la corsa verso disastri umani ed ambientali: il pianeta si mostrerà a noi povero e depauperato come è attualmente ma questa tregua sarà anche una possibilità di compassione e di sanamento per l’uomo e per l’ambiente.
Un anno di tregua potremmo definirlo: infatti, anche se i pianeti lenti, come Giove e soprattutto Saturno, cambiano segno entrando in aspetti problematici di opposizione o di quadratura con altri segni, essi non saranno coinvolti in configurazioni difficili con altri pianeti tali da rendere le loro opposizioni problematiche, drammatiche, estreme oppure addirittura fatali, come lo sono state per alcuni segni (ad esempio il Leone, il Cancro, possibilmente Toro e Scorpione) negli ultimi anni.
Diverso sarà, ma ci sarà tempo per questa analisi, il 2024 durante il quale i cambiamenti che si affacceranno nel 2023, indicati, ad esempio, dall’entrata di Plutone nel segno dell’Acquario il 23 marzo del 2023 (nella fascia dell’eclittica che si estende da 300° a 330° di longitudine), potranno rendersi più evidenti. Non solo, infatti, Giove e Saturno cambiano di segno ma un’altra importante entrata si affaccia all’orizzonte durante il 2023: l’entrata di Plutone in Acquario.
Plutone è un oggetto della fascia di Kuiper, una regione ai limiti del sistema solare nella quale si trovano tanti oggetti simili chiamati Kbo (Kuiper bend objects) e di cui Plutone è uno dei più grandi. Le sue dimensioni sono poco più grandi della nostra luna e, per la sua orbita alquanto bizzarra, non potrebbe dirsi nemmeno pianeta. Tuttavia, detiene questo titolo soprattutto per il periodo nel quale è stato scoperto: un momento storico nel quale gli oggetti della fascia di Kuiper non erano ancora stati ben indagati. L’astrologia contemporanea lo include nell’interpretazione. Secondo i nostri studi, Plutone può essere considerato “il rappresentante” di questo limite esterno del nostro universo, infatti il limite del sistema solare che precede la nube di Oort. Esso può indicare cambiamenti molto lenti e profondi, quasi sempre impercettibili sulla superficie ma che, con il tempo, portano a trasformazioni radicali. Plutone era entrato nel segno del Leone, (la porzione di cielo opposta all’Acquario e che si estende dai 120° ai 150° sull’eclittica) nel 1940 e quel decennio, come molti già conosceranno, ha visto l’ascesa di forti personalità sopra le masse: l’attenzione si è focalizzata sull’ego di alcuni singoli uomini che hanno guidato e dominato il mondo di quel tragico periodo.
Plutone nell’Acquario, a nostro avviso, porterà, inversamente, il potere sempre più nelle mani della massa con stravolgimenti lenti ma molto importanti e profondi dell’ordine mondiale, trasformazioni che andranno manifestandosi nei prossimi due decenni. Questo non vorrà dire che queste trasformazioni saranno sempre positive e buone per l’umanità, poiché se la massa è priva di saggezza o di coscienza le trasformazioni che potrà portare potrebbero, ad esempio, incidere nel senso del degrado sociale e culturale. Certamente, Plutone nell’Acquario potrebbe dare possibilità ad un sano socialismo di manifestarsi, a valori quali l’eguaglianza e la giustizia sociale di ergersi a guide di nuovi ordini ma potrebbe, ad esempio, porre sempre di più potere nei processi tecnologici e di automazione, potere, dunque, alle macchine anziché all’uomo. Infatti, come abbiamo sempre sostenuto, gli astri non determinano, bensì indicano i tempi e le opportunità che l’uomo può cogliere e attuare attraverso le proprie scelte.
Un anno di cambiamenti, di possibili rivoluzioni e ribaltamenti: queste sono le possibilità accordate per questo periodo che però andranno ad interagire con le scelte dell’umanità.
Dopo una corsa di altri sei mesi nel segno dell’Ariete, il 17 maggio 2023 Giove entra nel segno del Toro e, visto dalla Terra, resterà in questa fascia dell’eclittica fino al 26 maggio 2024.
Si tratta di una posizione favorevole che agevola la ripresa economica, l’agricoltura, l’economia reale ed offre possibilità di invertire la rotta rispetto a scelte sbagliate in termini economici e di tutela dell’ambiente. Questa opportunità sarà accordata specialmente all’Europa che l’astrologia tradizionale pone proprio sotto la tutela del Toro.
Nei mesi centrali del 2023 Giove nel Toro si troverà in larga congiunzione con Urano e potrebbe accordare opportunità ai cambiamenti di rotta. La congiunzione sarà esatta nella primavera del 2024: esattamente per tutto il mese di aprile.
Un altro evento caratterizzante è la lunga sosta di Venere nel segno del Leone che, oltre ad offrire ai nativi di questo segno opportunità di eventi sentimentali, estetici ed artistici, occasioni per rivedere oppure incrementare le proprie finanze, potrebbe significare per tutti la ricerca di una maggiore attenzione all’estetica e all’arte ed offrire opportunità per apprezzare e valorizzare le opere d’arte e gli oggetti preziosi. Grazie ad una lunga retrogradazione, ovvero ad un moto apparente per il quale, visti dalla Terra, i pianeti sembrano muoversi in “retromarcia”, Venere resterà nel segno del Leone dal 6 giugno al 6 ottobre 2023. In questa posizione il pianeta dell’arte, del sentimento e della compassione, incline ad apprezzare il bello e gli oggetti di valore potrebbe restituire all’arte un nuovo ruolo centrale nella società. Interessante notare come tra il 6 e il 10 giugno Venere si troverà in opposizione a Plutone a 0° del segno del Leone potendo invece portare qualche evento o tendenza compulsiva negli ambiti sopra indicati: accaparramenti, esagerazioni e persino furti, potrebbero rientrare tra le tendenze portate da questa configurazione che, per fortuna, durerà pochi giorni.
Il 2023 per l’Italia
“L’Europa è la più bella e la prima delle parti del mondo perché in essa c’è la bellissima Italia, culla del popolo signore di tutte le genti.”
Plinio il Vecchio, I secolo.
Veniamo ora a considerare la situazione dell’Italia, protagonista negli ultimi anni di una profonda crisi sociale ed economica.
Vediamo nella mappa che accompagna questo articolo il cielo dell’equinozio di primavera, il 20 marzo 2023 alle ore 22.30 CET calcolato per la capitale, Roma. Secondo la tradizione astrologica, infatti, è proprio dall’interpretazione delle posizioni astronomiche di questa mappa che si ricava l’andamento dell’intero anno solare.
In questa mappa non troviamo più le posizioni critiche degli scorsi anni ma si scorge ancora una situazione nebulosa indicata dalla congiunzione di Nettuno nei Pesci con i luminari (il Sole e la Luna): una fase sta per terminare ma ancora non si scorgono i segni di quella nuova.
Urano posto sul Discendente fa presagire quelle tendenze al cambiamento e alla rivolta che possono costituire, come abbiamo visto, opportunità per cambiamenti di direzione, sempre che si sappia prendere la direzione giusta. Il Sole della rinascita è ancora basso all’orizzonte, la situazione incerta ma proprio per questo foriera di opportunità di cambiamento. Infine, vogliamo rimarcare come finalmente, dopo anni di eclissi significative che cadevano nelle date degli equinozi e dei solstizi (ovvero durante i momenti di nascita, culminazione e rinascita del Sole e considerati, dalla letteratura astrologica, fondamentali per la vita sulla Terra) e che erano coinvolte in configurazioni problematiche per non dire drammatiche, le quattro eclissi del 2023 non presentino nessuna di queste caratteristiche considerate nefaste dalla tradizione astrologica. Questa situazione si mostra come una vera apertura e un segnale di liberazione per l’umanità e la vita del pianeta Terra.
Le eclissi che si verificheranno nel 2023
Nella tradizione astrologica le eclissi sono notevolmente prese in considerazione e in antichità costituivano un elemento primario nell’elaborazione di oroscopi storici e personali.
Esse sembrano bloccare il flusso dell’energia solare o lunare a un determinato livello causando oscuramenti della parte conscia o dell’inconscio, veri e propri momenti di vuoto in cui si può essere prepotentemente “sbalzati fuori” dal proprio centro vitale. Nell’esperienza astrologica poi si è potuto verificare come le eclissi abbiano influenza soprattutto per i paesi (e gli individui che vi risiedono in quel momento) dove esse risultano visibili, nonostante ciò, questi fenomeni possono toccare blandamente anche la condizione mondiale essendo ogni essere umano e ogni luogo della Terra interconnessi tra di loro. Nel 2023, come abbiamo già scritto, le eclissi non saranno aggravate dalla concomitanza con gli equinozi e i solstizi e nemmeno da configurazioni troppo problematiche come era avvenuto negli ultimi anni.
Ecco, a seguito, l’elenco e le caratteristiche delle quattro eclissi del 2023 ed i luoghi dai quali esse saranno visibili:
30 aprile 2023 ore 1.36 T.U. Eclissi Solare Ibrida a 29° Ariete si comporrà di una fase totale e di una anulare visibile in Indonesia, in Nuova Zelanda, in Australia e in parte dell’Oceano Pacifico.
5 maggio 2023 ore 15.15 T.U. Eclissi Lunare Penumbrale a 15° Scorpione. Il cono d’ombra attraverserà l’Africa, l’Oceania, l’Asia, l’est Europa e la Grecia.
14 ottobre 2023 ore 15.05 T.U. Eclissi Solare Anulare a 21° Bilancia visibile nelle Americhe e in parte delle Isole che si affacciano sull’Atlantico.
28 ottobre 2022 ore 20.15 T.U. Eclissi Lunare Parziale a 5° Toro visibile in Africa, in parte dell’Oceania, nelle Americhe, in Asia e in Europa. In Italia sarà visibile dalle 21.30 alle 22.50 circa.
Le eclissi totali di Sole e di Luna hanno, secondo la tradizione, gli effetti più incisivi.
Il consiglio migliore per affrontare un’eclissi resta sempre quello di aspettare ed evitare in quel momento di dare inizio a situazioni importanti o di esprimersi in modo decisivo, poiché alcune facoltà della coscienza (ma in alcuni casi anche funzioni correlate della mente e del corpo) sono adombrate e può risultare difficile vedere o agire con chiarezza.
Retrogradazioni e soste di Mercurio
Concludiamo questa breve analisi con i periodi di retrogradazione di Mercurio e l’elenco delle eclissi solari e lunari del 2023.
Nel 2023 Mercurio sarà retrogrado nei segni di Terra portando rallentamenti e necessità di riflessione oppure adattamento e revisione a tutte le attività ed i processi connessi con questo elemento.
È dunque sempre utile conoscere e tenere in considerazione i moti di Mercurio per chi viaggia, muove affari, per chi si occupa di comunicazione e più in generale per tutti, per avere un’idea dei rallentamenti o dei possibili disagi in questi campi.
I moti retrogradi di Mercurio, infatti, insistono sulle comunicazioni e sui viaggi causando spesso ritardi, rallentamenti e impedimenti. Questi moti possono rappresentare eventi di natura collettiva e generale così come tendenze all’interno degli oroscopi dei singoli. Individualmente, i moti retrogradi di Mercurio possono essere maggiormente avvertiti da coloro che hanno pianeti o angoli intorno ai gradi sui quali il pianeta si sofferma. Meglio dunque evitare di viaggiare, se proprio non si è costretti, o di stipulare affari nei suddetti momenti poiché qualcosa potrebbe non essere chiaro, sfuggire di mano o creare difetti di causa che potrebbero poi protrarsi nel tempo.
Mercurio sarà retrogrado a inizio anno dal 29 dicembre 2022 al 17 gennaio 2023 e sosterà a 24° del segno del Capricorno (294° sull’eclittica) dal 28 dicembre 2022 al 1° gennaio 2023 arriverà fino ai 8° Capricorno (278° sull’eclittica) dove, osservato dalla Terra, sosterà dal 16 al 23 gennaio 2023. Riprenderà la corsa in moto diretto il 18 gennaio. I disordini sul piano degli spostamenti e delle comunicazioni potrebbero essere enfatizzati il 31 dicembre 2022 quando Mercurio retrogrado si troverà in quadratura alla Luna agli ultimi gradi dell’Ariete; il 6 gennaio e il 14 gennaio 2023 la Luna in quadratura dal Cancro e dal Bilancia, potrebbe enfatizzare ritardi, rallentamenti ed imprevisti.
La seconda retrogradazione di Mercurio avverrà dal 21 aprile 2023 al 16 maggio: il pianeta delle comunicazioni e dei commerci si fermerà sui 15° del Toro (45° sull’eclittica) dal 18 al 26 aprile; arriverà fino a 5° del segno del Toro (35° sull’eclittica) dove sosterà dal 14 al 18 maggio. Riprenderà il moto diretto il 15 maggio. I periodi più critici di questa retrogradazione potrebbero essere l’1 e il 2 maggio quando Mercurio retrogrado sarà in congiunzione al Sole; il 5 maggio quando formerà un’opposizione con la Luna in Scorpione e l’11 maggio quando formerà un aspetto di quadratura con la Luna in Acquario.
L’ultima retrogradazione di Mercurio avverrà dal 22 agosto al 15 settembre 2023 quando il pianeta, prima sosterà sui 21° della Vergine (171° sull’eclittica) dal 20 al 29 agosto, poi arriverà fino agli 8° del segno della Vergine (158° sull’eclittica) dove sosterà da 13 al 21 settembre. Riprenderà il moto diretto il 15 settembre. Ricordiamo i giorni con aspetti critici con la Luna come il 31 agosto e 7 settembre, nei quali i rallentamenti, gli imprevisti, la confusione oppure i ritardi potrebbero presentarsi con maggior frequenza e causare maggiormente noie e nervosismo.
Notiamo che durante il 2023 le retrogradazioni di Mercurio non sono interessate da configurazioni difficili con i pianeti maggiori (oppure con i pianeti lenti) dunque, questi moti retrogradi, si presentano più gestibili rispetto alle retrogradazioni di Mercurio dell’anno precedente nelle quali il pianeta delle comunicazioni, dei commerci e degli affari, si era trovato in quadratura e in congiunzione con Nettuno e Plutone, aspetti forieri di disagi e perdite.
Gli aspetti dinamici con la Luna sono configurazioni di routine che possono portare disagi passeggeri senza incidere, in generale, in modo serio o persistente come gli aspetti sopra menzionati con Nettuno e Plutone.
Ricordiamo, infine, che, nella prognosi individuale, i moti retrogradi di Mercurio e gli aspetti dinamici che accompagnano questi moti, sono avvertiti maggiormente da chi, nell’oroscopo natale, ha il Sole, la Luna, l’Ascendente oppure pianeti e punti astronomici importanti o significativi intorno ai gradi sui quali Mercurio sosta o forma aspetti difficili. Ad esempio, la retrogradazione di gennaio e l’aspetto con Plutone intorno a 8° del Capricorno, di cui abbiamo parlato poc’anzi, potrà riguardare chi ha il Sole, la Luna, l’Ascendente oppure altri pianeti e punti astronomici importanti intorno a 8° del Capricorno oppure intorno ai 8° degli altri segni cardinali (Ariete, Bilancia, Cancro); e così via per tutti gli altri moti retrogradi di Mercurio. È dunque sempre consigliabile, per le prognosi personali, le cosiddette “previsioni”, affidarsi ad un professionista competente che possa leggere con chiarezza il vostro tema di nascita e rapportarlo alle posizioni del momento e non solo a queste. Anche le previsioni annuali di astrologia mondiale, qui solo accennate, possono essere approfondite esaminando i temi qui riportati con maggior profondità di analisi.
Infine, pur immersi nel buio, quest’anno di possibili fioriture ci ricorda che è proprio nel buio che si percepisce finalmente la luce.
Buon anno!
Elisabeth Mantovani
Potete contattare Elisabeth Mantovani scrivendo a: info@elisabethmantovani.com
Sito web: www.elisabethmantovani.com
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