Crearsi un Campo è un’azione non da poco. Quando l’Alchimista sceglie la Via Secca, per liberarsi dalla paura dei Ragni andrà verso i Ragni, farà in modo che un Ragno gli cammini sul braccio; se sceglie la Via Umida, guarderà i Ragni, prima come immagini, poi dal vivo, senza mai avvicinarsene troppo, li studierà da lontano, cercherà di sentire, capire, per poi con calma, nel tempo, superare.
Possiamo temere il sesso, gli altri, l’autorità, la solitudine, la malattia, il dolore, la povertà, come anche l’essere “incapaci” o “inadatti” rispetto a qualcosa. Tutte falle del nostro Atanor.
Azione o Meditazione! Ogni Operatore dovrà scoprire non cosa è meglio in generale, anche perché non vi è risposta, ma cosa è meglio per lui. Fare introspezione e comprendere che il giusto modo di operare è mettere in chiaro quali delle influenze che ci sommergono, siano adatte ad una risoluzione Secca o Umida.
L’Operatore deve sedere nel suo “Laboratorio” (ne parleremo) e cercare dentro di se, come ad elencarle, tutte le influenze alle quali è sottomesso. Guardare attentamente tutto ciò che lo turba e disturba. Importante è il prendere nota, scrivere, e poi organizzare ciò che ha sentito: collocare le varie influenze, comprendere su quale aspetto del suo intimo agiscono.
Fondamentale, forse irrinunciabile, è la conoscenza del proprio Tema Astrologico Natale, non solo come conoscenza esteriore, vale a dire riferita da un astrologo – difficile tra l’altro trovare persone affidabili presso una delle scienze, l’astrologia, più bistrattata e alterata – ma, dicevamo, anche come propria conoscenza, direttamente. Quindi studiare le Astrologie Antiche, come il 99% degli Alchimisti del passato. Infatti, è lo studio di queste ultime che consente all’alchimista di comprendere a fondo la sua costituzione energetica, di conoscere ad esempio attraverso il computo degli Elementi, la natura della malta che compone il suo Atanor; poi i 7 Pianeti della Tradizione che c’indicano lo stato qualitativo delle nostre Funzioni o ghiandole o Chakra. I 12 Segni e le Case per individuare gli Organi e gli Ambiti Fisici nei quali siamo più polarizzati. Tra le tante definizioni, l’Astrologia è scienza del Determinismo… conoscerla ci permette di scovare i nostri meccanismi e automatismi, ciò che insomma ampiamente ci determina. L’astrologia descrive quindi le qualità costitutive e orientative del nostro Vaso, i punti di forza e quelli di rottura. Una sorta di mappatura Eterica del buono e del guasto, dell’impermeabile e del permeabile, del Karma come del Dharma. L’Astrologia detta i tempi “agricoli” del nostro “Campo” o Vaso. Conoscere l’Astrologia c’evita di seminare il grano a Giugno per poi irrazionalmente aspettarcelo a Novembre… di pretendere di scender nell’intimo, anziché salirvi, al Solstizio d’Estate. Viceversa, di manifestarci a Dicembre quando dovremmo invece interiorizzarci.
L’Astrologia è la scienza dei Fuochi, del mettere a Fuoco. È la Mappa del Vaso!
Ricapitolando:
• Sedere nei “propri pressi” e annotare nero su bianco ciò che c’influenza.
• Avvicinarsi all’Astrologia evitando quella Moderna degli asteroidi e dei pianeti tran-saturnini – ne vedete 7 ad occhio nudo, avete 7 Chakra, 7 Ghiandole…non 10, e anche se si dice che si sta formando un ottavo chakra, dategli appunto il tempo di formarsi!
• Ogni giorno, per 5 minuti, isolatevi e percepite il Vaso… se siete costanti assisterete alla sua Amplificazione, un giorno dopo l’altro. Tenete un Diario in proposito.
• Studiate, ma soprattutto imparate a rileggere.
• Viaggiate… da soli, quando potete.
Continua..
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