Sotto la famosa Piana di Giza – scenario di quello che forse è il più noto e affascinante complesso monumentale dell’Antico Egitto – si diramano profondissime gallerie e caverne, tunnel e corridoi ipogei lungo i quali si incontrano antichi simboli rupestri, dal tipico colore rossastro. Le catacombe e i meandri sotterranei sembrerebbero condurre all’antica “stanza delle memorie”, che il racconto di Edgar Cayce vuole nascondersi proprio sotto la Piana, nel Rostau, nel regno di Osiride, dove – forse – giace la sua tomba. E’ lo specchio allaprofondità della nostra essenza primordiale, verso il centro del mondo e di ognuno di noi.
Ho parlato a lungo conAndrew Collins del suo recente impegno di ricerca sul posto. Qui lo vediamo all’interno di uno dei passaggi esplorati nel 2008, prima degli anatemi e dei veti del solito Zahi Hawass il quale ha ufficialmente affermato che “…non c’è niente da scoprire: è tutto già conosciuto” e che per questioni di sicurezza “…si chiuderà tutto”. Dopo di che il Dr. Hawass ha – recentemente – annunciato la direzione di un suo gruppo di scavo.
Già all’epoca dei Faraoni conosciuti circolavano racconti, storie e leggende sull’esistenza di un regno sotterraneosotto le sabbie d’Egitto, simulacro della tomba di Osiride: il Duat, quel luogo misterioso che le anime dei defunti devono attraversare prima di rinascere eterne nell’altra vita, tra le stelle. L’idea di andare alla ricerca “fisica” di questo regno venne in mente proprio ad Andrew considerando le mappe e i resoconti delle ricerche di alcuni esploratori del secolo scorso, o anche prima, come Henry Salt e l’italiano Giovanni Battista Caviglia, e comparandole con le sue ipotesi sugli allineamenti astronomici che, parallelamente alle più note ipotesi dell’amico Robert Bauval, dovrebbero piuttosto (o anche) riferirsi alla costellazione del Cigno.
Tutto questo tenendo presenti gli allineamenti astronomicidelle Piramidi e della Sfinge in epoche ben più remote di quando ufficialmente ancora si insiste a considerare e a far studiare a scuola, nonostante lo straordinario lavoro di scienziati tra i quali il geologo Robert Schoch che ha retrodatato la Sfinge di almeno 8000 anni rispetto alla data riportata nei libri di testo (4500 anni fa).
Andrew Collins ha in questo modo ha effettivamente trovato un particolare accesso al reticolato sotterraneo, proprio sotto la Piana di Giza che diventerebbe così una sorta dirappresentazione fisica del Duat: lo specchio degli inferi oltre che dei cieli. Nel fitto reticolato, di cui si è lontani dall’avere una mappatura completa e di cui nemmeno si può immaginare l’estensione e la profondità, sono stati trovati frammenti di mummie e iscrizioni raffiguranti il simbolo del serpente, piuttosto primitivo e stilizzato in vari modi. Ancora oggi le leggende locali raccontano che questi luoghi sotterranei siano custoditi dal Serpente Gigante, o forse da un “drago” a guardia della Tomba di Thot/Hermes e delle sue Tavole Smeraldine. E’ anche il luogo dedicato alculto dei falchi: siamo in prossimità del Tempio degli Uccelli, sacri al dio Sokar dalla testa di falco.
Sono questi i guardiani dei misteri del profondo e quindi delle nostre origini: loro i vigilanti di un sapere ancestrale, i “guardiani degli abissi”, delle memorie del mondo antico e della coscienza umana primordiale….
Lascia un commento con Facebook