Il quarto colore dello spettro visibile all’occhio umano è il verde, punto di contatto e di sovrapposizione tra il giallo, che abbiamo visto rappresentare la maturità dell’io, e il blu, il primo colore che incontriamo con una valenza decisamente introspettiva e spirituale. Viene comunemente associato alla natura e di conseguenza alla fertilità, alla primavera, alla giovinezza (“gli anni verdi”) e alla speranza.
Poiché occupa una posizione centrale (che in senso esoterico potremmo definire anche di cerniera o passaggio) tra i colori cosiddetti “caldi” (rosso, arancione, giallo) e quelli “freddi” (blu, indaco, viola) e ne rappresenta, per così dire, la sintesi, la sua primaria valenza è quella dell’equilibrio, e la sua energia, definita per questo “neutra”, presenta anche a livello terapeutico potenti proprietà riequilibranti.
Ma il significato prevalente, che attraversa tutti gli altri, collegandoli come in una meravigliosa collana, è quello dell’amore. Nella credenza comune tale sentimento è spesso identificato con il rosso, ma questo colore, come abbiamo visto, rappresenta piuttosto la passione, il desiderio “ardente”. Non a caso già nell’antichità per i Greci il verde era il colore sacro ad Afrodite, la dea dell’amore. E in effetti gli altri significati ruotano con evidenza intorno a esso: fertilità, primavera, giovinezza, speranza ed equilibrio potrebbero esistere e fiorire senza l’amore?
L’aspetto più interessante e significativo è costituito dal fatto che questo colore, nascendo dall’incontro di due primari, il giallo e il blu, ci insegna che il fondamentale passaggio dal piano psicologico-mentale a quello superiore dell’interiorità e dello spirito può avvenire solo attraverso l’esperienza dell’amore e dell’altruismo. Il verde rappresenta quindi, nel processo evolutivo della coscienza, un salto qualitativo, una vera e propria rivoluzione copernicana. In altre parole significa che si possono leggere e studiare testi sacri o libri di filosofia e di alta spiritualità, ma senza questo “nuovo sentire” tutto resta lettera morta, con il rischio anzi di alimentare l’orgoglio intellettuale.
È singolare che tra le valenze più importanti del giallo ci sia la ricerca del nuovo e del cambiamento, a cui risponde pienamente il verde con la straordinaria forza innovatrice dell’amore, che introduce nella vita un radicale e fecondo cambiamento e di conseguenza un nuovo equilibrio. Per gli antichi Egizi il verde era il colore della resurrezione, di Osiride resuscitato e del trapassato che si affaccia alla nuova vita. In effetti l’amore non è una rinascita? E questo rinnovarsi ci riporta all’immagine della primavera e all’essenza stessa della natura.
L’energia espansiva “maschile”, esotermica e centrifuga, dei primi tre colori qui viene meno e, sulla soglia dei colori successivi, sempre più endotermici e centripeti, si entra nella dimensione “femminile” della ricettività, come nell’ombra rinfrescante di un pronao, il passaggio indispensabile per accedere al tempio dell’interiorità. Il fiume delle pulsioni e delle emozioni sfocia ora nel grande mare del sentimento.
Verde è il colore del chakra del cuore, Anahata («Suono non battuto»,«continuo»), che rappresenta la capacità di relazionarsi, l’amore senza aspettative verso tutti gli esseri e il controllo della mente e delle emozioni. L’elemento a esso associato è l’aria, che ci trasporta in una dimensione di vastità, leggerezza e trasparenza e richiama anche il controllo delle funzioni cardiaca e respiratoria, mentre il senso corrispondente è il tatto, che costituisce, tramite la pelle e in particolare le mani, la nostra relazione e l’apparente confine col mondo esterno.
Nella cornice circolare del loto troviamo l’esagramma, figura geometrica costituita dalla sovrapposizione di due triangoli dai vertici opposti (“maschile” verso l’alto, “femminile” verso il basso), densa di significati: dalla creazione del mondo come interazione di spirito e materia alla congiunzione tra il piano esteriore e interiore, tra l’elemento maschile e quello femminile (armonizzati nell’androgino), simboli del potere creativo e dell’equilibrio insiti nell’amore.
Se l’animale araldico del chakra del plesso solare è l’ariete, centrato su se stesso e pronto a “sfondare”, nel chakra del cuore appare invece un’agile cerva dal nobile aspetto: tiene la testa dritta, a indicare vigilanza (sui desideri e sui pensieri negativi, che a questo livello potrebbero facilmente realizzarsi quanto quelli positivi), e spesso è rappresentata nell’atto di voltarsi. Perché? Perché ha scoperto gli altri! Non è più un vederli in funzione di sé, bensì nella loro reale bellezza, e questo guardare intenso esprime simpatia, amorevolezza e armonia.
Anche i dodici petali che fanno da cornice al loto alludono all’esperienza dell’amore: 10 (chakra solare = maturità dell’io) + 2 (unione, amore). Il 12 è infatti il numero dell’offerta e del dono.
Dal punto di vista fisico il verde riequilibra le funzioni dell’organismo, accrescendo il benessere generale, ed è ottimo contro l’ansia e lo stress. Infatti la sua frequenza è quella naturale dell’organismo in stato di quiete. In cromoterapia è usato anche per curare cefalea, dolori cardiaci, acidità di stomaco e insonnia.
Dal punto di vista psicologico è un sedativo del sistema nervoso, perciò genera calma, ma non sonnolenza, anzi rafforza la volontà di agire e la perseveranza.
Chi predilige il verde e ama indossarlo è in genere una persona equilibrata, mite e sincera, ma se eccede (ogni colore usato in modo esclusivo produce effetti negativi) può scivolare in uno stato depressivo ed è possibile che cerchi rifugio nel colore dell’armonia non per una sana e benefica sintonia con la natura (associata all’immagine materna), ma perché spinto da paure inconsce che nascono dal percepire l’ambiente quotidiano come ostile e pericoloso.
Effondere amore
Cari amici, la volta scorsa abbiamo potenziato il dinamismo vitale dell’io e la sua capacità di trasformazione (La sfera di energia). Ora vi propongo un esercizio assai rigenerante in cui la sfera di energia, creata con un’intensa visualizzazione (immaginazione + volontà), è da indirizzare verso ogni essere vivente. La compassione infatti nasce nella zona del cuore e non è altro che energia d’amore.
In ginocchio, seduti sui talloni, oppure nella posizione del loto a gambe incrociate, colonna vertebrale diritta, mani appoggiate in grembo (la destra, aperta verso l’alto, nel palmo della sinistra), spalle e braccia rilassate, capo lievemente inclinato, occhi chiusi. Concentrazione sul respiro. Durata: 10 minuti.
1) Inspirando, porto lentamente le mani al petto, la sinistra sopra la destra.
2) Respiro profondamente, concentrato sul battito del cuore.
3) Ora immagino che in quella zona si crei, sotto le mie mani, una piccola sfera di luce verde intensa, sfolgorante, carica di energia d’amore.
4) A ogni inspirazione sento crescere questa sfera: la sua energia preme sotto le mie mani, che la trattengono a stento. (Concentrazione fino ad avvertirne la pressione.)
5) Ora, inspirando, sollevo lentamente le mani e allargo le braccia (con le estremità delle dita sempre a contatto) sotto la pressione di questa meravigliosa sfera verde, che si dilata, cresce, fino a riempire il semicerchio delle braccia.
6) Un attimo di apnea e di profonda concentrazione su questa grande sfera luminosa, carica di energia d’amore, finché le braccia formano un vero e proprio cerchio.
7) Quindi, espirando, allargo totalmente le braccia, con un movimento lento e solenne, e lascio che questa sfera d’amore scivoli via, si effonda nel mondo, accompagnata da una profonda compassione, che sgorga dal cuore, verso ogni essere vivente. (Inviarla con uno slancio d’amore, come una benedizione.)
8) Inspirando, richiudo lentamente le braccia e riporto le mani sul cuore (la sinistra sopra la destra).
9) Ripeto dolcemente le sequenze, creando nuove sfere di energia verde brillante, cariche d’amore. Nell’inviarle nel mondo mi sento aprire ed espandere totalmente.
Cari amici di questa piccola (o grande) comunità virtuale (e reale), uniti nella Meditazione Cromatica, nel darvi appuntamento al prossimo mese vi auguro di effondere nel quotidiano tutto il bene e l’amore che è in voi!
Cesare Peri
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Come sempre, mi imbatto in cio’ che mi serve per caso..
Novizia della meditazione, ho ascoltato , cercando di meditare, una splendida musica , holy harmony,di Goldman, anch’esso sconosciuto fino a quel momento…mi rilasso e finalmente mi abbandono…poi un flash dove vedevo una Cerva bellissima, in un bosco, che mi dava le spalle ma si voltava indietro a guardarmi..
questo pochi giorni fa…
adoro il verde, la mia camera e’ dipinta di verde prato, il mio studio anche, l’arancione mi accompagna delle altre stanze..
vesto spesso di verde..
sono un’acquario, segno d’aria come lei ben sa..
vivo in montagna da poco per stare nel verde, in una vecchia casa con un Nocciolo alla porta e un Mandorlo bicentenario nel giardino …e’ immensamente bello..
Mi ha illuminato sull’apparizione della Cerva e l’accenno dell’aria, del vento che adoro..
Grazie..le invio un abbraccio pieno di gratitudine e amore..
Carissima, grazie a te per il tuo messaggio ricco di sensibilità. Colori e sincronicità alimentano la capacità di stupore e il senso del sacro, Scusa se ti rispondo in ritardo, ma mi sono accorto della “posta” solo ora. Anch’io amo la montagna e passo il fine settimana vicino a Biella con gli amici de “La fonte preziosa” (vedi il sito Lafontepreziosa.org) in profonde condivisioni. Contraccambio il caloroso abbraccio e t’invito a venirci a trovare!
Grazie mille per la splendida meditazione, arrivata sicuramente per suggerimento del mio Angelo in un momento di sconforto. <3
Cara Giovanna, il verde è il colore di guarigione per eccellenza e necessariamente è associato all’amore, la più efficace energia di guarigione. Un suggerimento-dono del tuo Angelo, senz’altro, dal momento che nulla ci capita mai per caso. Spero che il tuo momento di sconforto sia passato. La sfera di luce che l’esercizio invita ad effondere con amore nel mondo, ripetendo la meditazione, dissolverà anche i residui di quel momento. Un augurio e un abbraccio!