Ci sono circostanze che inducono (se non costringono) a indossare un certo colore. Le usanze e il buon senso suggeriscono i colori adatti per cerimonie liete o tristi, in cui il bianco e il nero hanno la precedenza, mentre la policromia è di regola per una festa particolarmente gioiosa, se non carnevalesca. Ma, al di là di questi particolari momenti, nella vita lavorativa, affettiva e comunque relazionale la scelta consapevole di un colore da portare con noi potrebbe agevolare le nostre attività quotidiane.
Conosciamo le specifiche cariche emozionali dei colori e come agiscano sul nostro umore e ad esse possiamo ricorrere nelle varie circostanze per bilanciare e sostenere il nostro stato emotivo. In tali occasioni l’opportuna scelta di un colore (abbigliamento, un semplice oggetto da tenere con noi o anche un colore a cui pensare) può esserci di aiuto.
Se, per esempio, dobbiamo parlare davanti a un pubblico, il turchese facilita l’eloquio e ci rassicura. La presenza del blu (comunicazione) e del verde (armonia, sentimento) favorisce l’apertura agli altri. Lo stesso colore ci incoraggia di fronte a un cambiamento o alla necessità di ripresa, alleviando stanchezza e stress mentale.
Se invece ci occorre una buona dose di coraggio, il rosso desta energia dinamica, combattività, suscitando azione e allegria. Alimenta autostima e ottimismo ed è adatto a chi desidera ottenere risultati e farsi notare. Accresce la volontà (mentre il verde, suo complementare, la rende tenace e costante) e l’intraprendenza. «Un rosso completamente puro, un carminio perfetto», afferma Goethe nella sua Teoria dei colori, «conferisce un tono più vivace alle facoltà psichiche».
Il giallo stimola la razionalità (emisfero sinistro del cervello), oltre che positività, ottimismo, estroversione e un generale senso di benessere (soprattutto se è luminoso). Perciò è indicato nelle occasioni in cui occorre chiarezza mentale, attenzione, studio ed esercizio della memoria. Data la sua particolare energia, è adatto anche agli sportivi, perché incrementa il tono neuro-muscolare. Si sa che, quando si pensa, nella nostra aura si produce il giallo. Genera vitalità e apertura al nuovo, quindi è un antidepressivo per eccellenza.
Se il giallo favorisce la comunicazione, l’arancione la vivacizza e rende gioiosa. È il colore della crescita e in particolare della relazione con gli altri. Socievolezza, apertura ed estroversione, accompagnate da una carica di ottimismo, arricchiscono i rapporti e predispongono all’attività e all’altruismo. La sinergia tra energia fisica (rosso) e mentale (giallo) genera la positivizzazione dei sentimenti. Accresce quindi la fiducia in se stessi e la creatività.
L’altro colore della comunicazione è il blu, associato alla parola (chakra della gola), ma qui l’espressione diviene più profonda, attingendo al mondo interiore e alla complessità dei sentimenti. Il messaggio che allora si vuole trasmettere è calmo, dolce e gentile, rassicurante, e accompagna il passaggio dalla dimensione psicologico-affettiva (giallo, verde) a quella spirituale. Infatti favorisce meditazione e contemplazione.
Più intimo, portatore di dolcezza e tenerezza, ma anche di un senso di purezza e di elevazione, è il rosa, in cui «l’amore sensuale (rosso) è purificato da qualità spirituali (bianco)», come afferma Fulvio Pellegrino Morato (Del significato dei colori, 1535), favorendo così «elevatezza di pensieri», un senso di protezione e di sicurezza, condizione ottimale per affetti e amicizie.
Il verde favorisce la relazione amorosa e rapporti sinceri e significativi. Rafforza la volontà di operare in momenti in cui occorre calma e armonia, ma anche tenacia e perseveranza. Riequilibra e rasserena lo stato d’animo con un costante senso di ottimismo, onestà, realismo e, associato all’oro (saggezza), permette scelte giuste. È adatto a chi insegna e a chi desidera sviluppare capacità di accoglienza e simpatia.
Indaco e viola suscitano in noi sentimenti profondi, che si accompagnano a un senso di riservatezza e nello stesso tempo di armonia e di compassione universali. Sono i colori dello spirito, che si adattano a momenti di trasformazione della coscienza, stimolando le energie sottili. Il viola in particolare, rilassante e “magico”, introduce nella dimensione mistica: «colore metafisico» lo definisce Jung. Anche il bianco può accompagnare favorevolmente momenti importanti di cambiamento interiore con il suo senso di pace e di purezza.
Non dimentichiamo da ultimo che i colori, di cui intendiamo avvalerci per stare meglio, costituiscono anche precisi messaggi (espliciti e subliminali) per chi ci circonda, trasmettendo in generale le stesse cariche emotive (pur con le possibili varianti di reazioni soggettive a un determinato colore) e, come la natura ci insegna, rappresentano un vero e proprio modo di comunicare, il più antico e diretto. Così, se il marrone può suscitare fiducia, modestia e affidabilità, il nero e il grigio creano una barriera tra sé e gli altri.
Cesare Peri
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