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91. COLORI E FORME DEL CAMPO AURICO

91. COLORI E FORME DEL CAMPO AURICO

18/06/24

Il noto teosofo Arthur Edward Powell (1882-1969) nel libro Il corpo astrale e relativi fenomeni (Ed. Alaya, Milano 1987) dedica ampio spazio ai colori, in particolare alle “forme-pensiero”, simili a «oggetti a quattro dimensioni» prodotti dalle emozioni e dai pensieri, rispettivamente dal corpo astrale e da quello mentale, e chiaramente distinguibili per il chiaroveggente nel campo aurico della persona.

Dopo una breve introduzione, precisando che «tutti i colori conosciuti e numerosi altri, che ci sono attualmente sconosciuti, esistono su ognuno dei piani superiori della natura, ma, a misura che noi ci eleviamo, i colori diven91. COLORI E FORME DEL CAMPO AURICOtano sempre più delicati e più risplendenti, in modo da poter essere considerati come ottave superiori di colori» (p. 20), egli passa brevemente in rassegna i principali colori e le corrispondenti emozioni.

Il nero indica odio e malizia; il rosso scuro collera, mentre quello vivo «nobile indignazione»; il grigio depressione e paura; il cremisi amore egoista, diversamente dal rosa, che indica amore puro e, se straordinariamente brillante, con sfumature di lilla, «amore spirituale per l’umanità»; l’arancio è orgoglio e ambizione; il giallo intelletto, con molte sfumature, fino all’oro, che indica «intelligenza pura applicata alla filosofia o alla matematica». Così dicasi delle varie sfumature del verde, che in generale designa adattabilità, ma può variare da «astuzia e tendenza a ingannare» (grigio-verde) a capacità di comprensione (verde-blu) e forte vitalità («un bel verde sidro»). Con il blu entriamo nell’ambito del sentimento religioso (scuro) e della «devozione ad un nobile ideale» (chiaro), mentre «una tinta violetta indica una mescolanza di affetto e di devozione».

E poiché i colori hanno una valenza spirituale e denotano in generale il livello della coscienza, l’Autore non manca di precisare che all’ultra-violetto corrisponde il più elevato e più puro sviluppo delle facoltà psichiche, contrariamente all’infra-rosso, associato alle «basse facoltà psichiche di chi è caduto nelle deplorevoli pratiche di magia nera».

Più ampia è l’analisi che sviluppa sulle caratteristiche delle forme-pensiero. Così, ad esempio, «un pensiero devozionale crea un cono azzurro con l’apice verso l’alto» oppure può assumere la forma di un fiore. Un pensiero di amore universale diventa un sole rosa con raggi in tutte le direzioni. Un pensiero di affettuosa protezione presenta una parte centrale gialla e proiezioni a forma di ali dal colore rosso vivo. Un grande desiderio di conoscenza o anche un’intensa curiosità si esprime in una forma gialla serpentiforme, che invece è bruna in caso di gelosia collerica, mentre lampi rossi e arancioni scaturiscono dall’irritazione e da un’esplosione di collera.91. COLORI E FORME DEL CAMPO AURICO

Armoniose e belle sono le forme prodotte dalla persona equilibrata e avvezza a meditare, riproducenti spesso forme geometriche: triangoli intrecciati, stelle a cinque punte, esagoni e croci. «Tutto ciò indica pensieri relativi all’ordine cosmico o a concetti metafisici». A questo proposito osserva acutamente che «molte delle più elevate forme-pensiero hanno una stretta rassomiglianza con le forme dei regni vegetali e animali. Ciò fa presumere che le forze della natura lavorano seguendo leggi analoghe a quelle che reggono il mondo del pensiero e delle emozioni». Osservazione questa derivata dalla concezione della natura mentale del Tutto (in accordo con la teoria del “mentalismo”, il primo dei cinque fondamentali principi ermetici), espressione cioè di un’infinita Coscienza, per cui «l’universo intero è una potente forma-pensiero creata dal Logos».

Persino la risata genera effetti diversi nel campo aurico in base alle sue qualità: quella di un fanciullo «esce in un gorgoglio di curve rosee»; quella grossolana genera «un effetto esplosivo in una massa irregolare bruna e verde sporco»; quella nervosa è «un groviglio di alghe color marrone e giallo cupo», mentre il riso allegro e bonario «ondeggia in forme tondeggianti di verde e oro». Non dimentichiamo che anche gli animali producono colori e forme nella loro aura. Ad esempio, un gatto che fa le fusa si circonda di «nuvolette concentriche color rosato», mentre l’abbaiare del cane «emette proiettili rossi o marroni, rassomiglianti a palle di fucile che colpiscono i corpi astrali delle persone, sì da infastidire seriamente».

Da ultimo si sottolinea l’importanza della musica, la quale «produce forme simili a quelle prodotte dal pensiero, secondo il genere di musica, lo strumento e l’abilità dell’esecutore. Le forme musicali restano compatte per un tempo considerevole (almeno una o due ore) e continuano a emanare ovunque le loro caratteristiche vibrazioni come le forme pensiero». Così, ad esempio, un’ouverture di Wagner produce «un insieme magnifico, come se fosse costituito da montagne di fuoco», mentre una fuga di Bach «una forma ben ordinata, audace e pur precisa, di aspetto rude ma simmetrico, con dei rivi paralleli di argento, di oro e di rubino».

In conclusione, oltre a constatare le straordinarie corrispondenze e analogie rilevate dall’Autore, è il caso davvero di dire quanto sia importante “circondarsi” quotidianamente di elevati pensieri, di sentimenti buoni e… di buona musica!

Cesare Peri

         


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