Quando si parla di scala cromatica, ci si può riferire non solo ai colori (dal greco chroma, «colore»), ma anche alla musica. Infatti in riferimento allo spettro solare si definisce scala cromatica il passaggio da un tono all’altro, dove per valore tonale s’intende l’intensità che va dal chiaro allo scuro (nella sfera cromatica ogni tono ha la sua scala cromatica dal bianco al nero), mentre in ambito musicale la scala risulta composta dai dodici semitoni del sistema temperato, all’interno di un’ottava (il semitono è l’intervallo minimo tra due note).
Le corrispondenze non sono puramente lessicali, se si considera che il colore è un’emissione di energia di natura elettromagnetica entro determinate frequenze e che il suono è un’oscillazione dalle caratteristiche fisiche simili a campi elettromagnetici. Significativo è il fatto che, quando non si riesce a visualizzare un colore, la terapia del suono, applicata al chakra corrispondente, rende possibile la visualizzazione, poiché quel centro energetico risulta così potenziato.
Infatti l’immissione dei suoni nel campo aurico determina i colori corrispondenti con conseguente effetto terapeutico. Il collegamento con i chakra, in quanto aree di maggiore concentrazione di frequenza elettromagnetica, strettamente connessi con emozioni e pensieri e, come si diceva, influenzabili dalle frequenze vibratorie dei colori e dei suoni, comporta un’ulteriore corrispondenza tra scala dei colori e dei suoni e scala dei valori. Questo perché, come sappiamo, i chakra non determinano solo funzioni fisiche (plessi nervosi), emotive e psichiche, ma costituiscono anche livelli di coscienza, con le relative implicazioni filosofiche e morali.
Si tratta dunque di un’unica “scala”, che ci è data da percorrere, in cui ogni gradino è contemporaneamente un “sentire” in un determinato modo la realtà, con i suoi corrispondenti colori e suoni. Ne consegue che l’uso appropriato dei colori e della musica può contribuire sensibilmente allo sviluppo della coscienza, intesa come autoconoscenza e quindi autocoscienza, se finalizzato alla crescita interiore.
Possono risultare senz’altro interessanti le intuizioni cromatiche di Vasilii Kandinskij, che al giallo fa corrispondere il suono della tromba, al verde quello del violino, all’azzurro flauto, violoncello, contrabbasso e organo, al viola il corno inglese, al rosso la vivacità delle fanfare e all’arancione «una campana di suono medio o un contralto che suoni in largo». Nel suo Spirituale nell’arte le corrispondenze tra colore e suono si spingono oltre, collegandosi a profumi, sapori, emozioni e persino a forme geometriche.
Ma, se vogliamo non solo constatare, ma anche utilizzare consapevolmente tali corrispondenze, allora occorre disporle secondo un ordine preciso, adottando, per l’appunto, lo schema della scala, in cui tutti i “gradini” sono importanti, perché la scala non può esistere senza di essi, e tuttavia, intesi in una naturale sequenza, assurgono a significativo prospetto di un percorso evolutivo.
Proviamo perciò a percorrere sinteticamente nel suo insieme questa scala cromatica, con i suoi tratti salienti, avvalendoci dei suggerimenti musicali del filosofo e teologo Charles Rafael Payeur, espressi in sei aurei libretti, ciascuno dedicato a un chakra (Edizioni L’Età dell’Acquario), e integrandoli con riferimenti ai pianeti e alle loro frequenze sonore, calcolate matematicamente in Herz dallo svizzero Hans Cousto e riportate in L’armonia dei Chakra: i suoni dei pianeti per rigenerare l’energia (red edizioni) di Azima Vincenzo Rosciano, medico omeopata unicista, ideatore di un sistema di suoni come strumento terapeutico e di meditazione.
Il rosso è il colore dell’istintività, del radicamento nella vita materiale e della vitalità. Corrisponde al chakra della radice (Muladhara) e riguarda la fiducia nella vita, l’energia per affrontare le sfide quotidiane e il coraggio con cui guardare al futuro. È associato al pianeta Terra, con una frequenza di 136,10 Hz. Opere musicali consigliate: La sagra della primavera di Igor Stravinsky e la Prima Sinfonia (opera 68) di Johannes Brahms, «composta in do minore, perciò direttamente associata alla tonalità del chakra» (Payeur).
L’arancione è il colore dell’emotività, della gioia e della sessualità. Corrisponde al chakra sacrale (Svadhishthana) e riguarda la dimensione relazionale. È associato alla Luna, con una frequenza di 210,42 Hz. Opere consigliate: La Mer di Claude Debusy e la Quarta Sinfonia di Antonin Dvorak: «La sensualità che ne sprigiona favorisce particolarmente la consapevolezza delle dimensioni profonde che animano e formano la personalità; composta in re minore, questa sinfonia concorda con la tonalità del chakra» (Payeur).
Il giallo è il colore della razionalità, delle capacità intellettive e della chiarezza mentale. Corrisponde al chakra dell’ombelico (Manipura) e riguarda la capacità di concentrazione, la fiducia in se stessi e il controllo delle emozioni. È associato a Giove, con una frequenza di 183,58 Hz. Opere consigliate: La cavalcata delle Walkirie di Richard Wagner e la Quarta Sinfonia di Johannes Brahms: «composta in mi minore, ci invita a esteriorizzarci e a esprimerci pienamente» (Payeur).
Il verde è il colore dell’affettività, del riequilibrio e dell’armonia. Corrisponde al chakra del cuore (Anahata) e riguarda l’amore e la capacità di stabilire profonde relazioni. È associato a Venere, con una frequenza di 221,23 Hz. Opere consigliate: Concerto per violino e oboe BWN 1060 in do minore di Johann Sebastian Bach e la Terza Sinfonia di Johannes Brahms: «la piacevolezza e l’affettuosità favoriscono, qui, il risveglio del chakra cardiaco, facilitando l’esperienza di un’apertura del cuore» (Payeur).
Il blu c’introduce nella dimensione della spiritualità e della calma interiore. Corrisponde al chakra della gola (Vishuddha) e riguarda la capacità di esprimersi con sicurezza e di comunicare. È associato a Mercurio, con una frequenza di 141,27 Hz. Opere consigliate: il Vocalizzo (opera 34, n. 104) di Serge Rachmaninov e la Quarantesima Sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart: «melodia fluida, elegante e leggera, capace di risvegliare e di armonizzare il chakra laringeo» (Payeur).
L’indaco è il colore della trasmutazione, dell’intuizione e della visualizzazione. Corrisponde al chakra della fronte (Ajna) e riguarda la meditazione e l’immersione profonda nel Sé. È associato a Saturno, con una frequenza di 147,85 Hz. Opere consigliate: Lohengrin (Preludi del primo e del terzo atto) di Richard Wagner e la Quarta Sinfonia (opera 30) di Felix Mendelssohn, che favorisce «lo sviluppo di una visione olistica, dello stretto legame che unisce tutte le creature in una comunione più grande con tutto l’universo» (Payeur).
Il viola è il colore dello Spirito e della trascendenza. Corrisponde al chakra della corona (Sahasrara) e riguarda la conoscenza non percettiva, cioè il passaggio dalla conoscenza oggettuale (comprensione di concetti) alla conoscenza trascendente (accesso al piano spirituale). È associato a Nettuno, con una frequenza di 211,94 Hz. Qualsiasi musica capace di elevare l’animo verso il Sublime è adatta, meglio se unita alla visualizzazione del colore. Ma la musica migliore, più sacra ed elevata, che può accompagnarci fin qui è quella del silenzio.
Cesare Peri
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