I colori esprimono lo stato d’animo degli uomini, perciò è naturale che si riflettano nei sogni, arricchendo le immagini di contenuto emozionale, un elemento rilevante ai fini dell’interpretazione. Essi infatti possono dare risalto a particolari, ampliandone il significato. Per esempio, se sogniamo di una determinata persona, è importante ricordare il colore del suo vestito, perché potremmo attribuirle implicitamente le sensazioni e le valenze simbolica proprie di quel colore.
Se poi sogniamo noi stessi con un determinato abito, la componente cromatica può rivelarsi una chiave di lettura del nostro stato emotivo ed esistenziale, delle paure e dei desideri che avvertiamo nel profondo. Il sogno mostrerebbe allora in modo più evidente la sua “funzione compensatoria”, «che si manifesta anche quando un uomo corretto e ordinato si vede nelle vesti di un clown e una donna, che con il proprio abbigliamento vorrebbe dare l’illusione di un aspetto giovanile, indossa in sogno il severo abito della propria nonna e per di più camuffato con gale e fiocchi» (Herbert Gottschalk, Il mondo dei sogni, Sugar Editore, Milano 1963, p. 64).
L’abito riveste un particolare valore simbolico e, oltre alla foggia, il colore ne determina la funzione e il significato, come osserva Ernst Aeppli: «Il tipo raziocinante avrebbe bisogno di un abito o di un cappotto che contenga anche il rosso dei sentimenti; l’intuitivo non può rimanere senza il verde come adattamento naturale alla realtà, mentre il tipo eccessivamente sentimentale non dovrebbe essere senza un po’ di blu del pensiero» (cit. in H. Gottschalk, p. 64).
Chi dice di non ricordare i colori o di sognare in bianco e nero, dimostra più attenzione agli avvenimenti onirici che non ai colori, mentre le immagini colorate si riscontrano più frequentemente nei sogni dei giovani e «in coloro la cui stessa vita è diventata incolore oppure in chi ha conservato qualche legame con la natura nonostante il progresso tecnologico» (op. cit,, p. 78).
Quando poi è predominante, appare con evidenza che il vero protagonista del sogno è il colore ed è indispensabile per lo psicoterapeuta, ai fini interpretativi, conoscerne le valenze emotive e simboliche, distinguendo però necessariamente le valenze archetipiche, legate all’inconscio collettivo, dalle associazioni personali dovute alle particolari esperienze del soggetto.
In linea di massima il nero evidenzia sentimenti negativi e dolorosi, quali rabbia, paura, tristezza o lutto, mentre il bianco, inteso come colore positivo (purezza, innocenza, luce) esprime il desiderio di nuove esperienze e accompagna un periodo di trasformazione, ma anche di fine di una relazione. Assume a sua volta valenza negativa quando compare in uno scenario freddo e desolato.
Il viola, colore spirituale per eccellenza, non privo tuttavia di carica erotica, esprime un desiderio di evasione verso il magico e il fantastico, ma anche il bisogno di intimità e di affetto. L’azzurro (associato all’immagine del cielo e del mare) e il blu (introspezione e meditazione) rivelano il bisogno di pace, di riposo, come pure di esplorazione del mondo interiore e di una relazione serena e sicura.
Il verde è il colore della natura, dell’equilibrio e dell’ottimismo (ma anche dell’invidia e della rabbia) e il suo predominare nel contesto onirico indica non solo il bisogno di ritrovare se stessi nella pace della natura, sentendosi protetti e sicuri, ma anche quello di accrescere l’autostima e di affermarsi socialmente. Il giallo, associato alla luce solare, esprime un desiderio più intenso di capire se stessi e la realtà che ci circonda, di risolvere i problemi che spesso ci assillano, relativi al lavoro e alla salute.
Il marrone ci richiama all’aspetto solido del legno e della terra, alle radici del nostro io, e appare in sogno come un bisogno di stabilità e di sicurezza, di rapporti umani profondi, di soddisfazione dei bisogni fondamentali e non di rado cela preoccupazioni familiari, come pure insufficiente autostima e paura del mondo esterno. I desideri dei sensi sono espressi anche dall’arancione, il colore della gioia, della relazione con l’altro e dell’attrazione sessuale, l’unico privo di connotazioni negative; tuttavia, in sogno potrebbe rivelare una dipendenza emotiva e la paura del cambiamento.
È ben noto che al rosso si associa la carica passionale, così pure un desiderio di libertà e di espressione piena degli “impulsi vitali”, però in sogno potrebbe rivelare un senso di frustrazione e di rabbia, il bisogno di reagire a una situazione che opprime e crea profonda insoddisfazione. Quanto al rosa, si sa che quella “pennellata di bianco” smorza e purifica gli istinti e i risentimenti del r osso, ci innalza verso un amore incondizionato, esprimendo così un intenso desiderio di felicità.
I colori dunque ci parlano di noi, sia durante lo stato di veglia sia durante il sonno, come specchi dai molteplici riflessi, chiari eppure non facili da interpretare, un invito comunque a osservarci e comprenderci con maggiore profondità.
Cesare Peri
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