Le ricerche nel campo del cervello producono ogni anno nuove ed entusiasmanti scoperte, e la maggior parte dei progressi in questo settore sono state fatte negli ultimi 30 anni e può sembrare un ritardo notevole visto che la vita è apparsa sulla terra 3.500.000 anni fa. Se consideriamo che la posizione del cervello è nota all’uomo solo negli ultimi 500 anni, non c’è di che stupirsi. Inoltre, nonostante la presenza di strumenti incredibili come microscopi e computer, si è arrivati a scoprire meno dell’1% sul cervello. Quello che per ora riusciamo a dire è che
SIAMO CONSAPEVOLI CHE IL CERVELLO E’ INFINITAMENTE PIU’ COMPLESSO DI QUANTO PENSASSIMO IN PASSATO E CHE CHIUNQUE POSSIEDA UN CERVELLO “NORMALE” E’ DOTATO DI CAPACITA’ E POTENZIALE ENORMEMENTE SUPERIORI RISPETTO A QUELLO CHE SI CREDEVA NEL PASSATO.
Ciò che abbiamo scoperto negli ultimi 30 anni è che il cervello è diviso in due parti, che operano in misura diversa nelle diverse aree di competenza, che sono collegate da un corpo calloso centrale costituito da fibre nervose, e che comandano in modo incrociato le parti del corpo.
Nella maggior parte delle persone, l’emisfero sinistro e destro hanno queste diverse funzioni:
Quando una parte è attiva, l’altra è in stato di riposo, in stato alfa, pronto ad intervenire.
Il professor Zaidel, che ha continuato il lavoro di Sperry (vedi articoli precedenti), ha scoperto che ogni emisfero dispone di un numero di capacità molto più alto di quanto si credesse in passato, e che è in grado di compiere una serie di attività decisamente vasta e complessa.
La storia, agli inizi, confutava tale scoperta poiché la maggior parte dei geni apparivano “squilibrati”: Einstein e altri grandi scienziati apparivano a prima vista dominati prevalentemente dall’emisfero sinistro, mentre pittori come Picasso e altri, apparivano influenzati dall’emisfero destro.
Indagini più approfondite hanno rivelato alcune verità affascinanti: Einstein era stato bocciato in matematica e francese, mentre aveva tra le sue attività violino e pittura.
E’ ormai risaputo che da uno dei suoi giochi di “fantasia” (emisfero destro), mentre fantasticava su una collina in un giorno di estate, immaginò di cavalcare i raggi solari fino al confine dell’universo e quando si trovò sulla superficie del sole, si rese conto che l’universo doveva essere curvo. Da qui, e dopo molti numeri e formule, si arrivò alla famosa teoria della Relatività, che sconvolse le teorie fisiche fino ad allora conosciute.
Continua
COME FUNZIONA LA MENTE
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