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15. LE MAPPE MENTALI: UN MODO NUOVO DI PRENDERE APPUNTI

Le mappe mentali sono state una felicissima intuizione di Tony Buzan, che ha cercato di passare dal classico prendere appunti in modo lineare, usando solo la parola, alla fusione dell’uso dei due emisferi, cercando inoltre di rappresentare il tutto con la stessa struttura lineare del neurone, la cellula del nostro cervello.

Una mappa mentale attinge a tutte le tue abilità mentali: le abilità associative e immaginative provenienti dalla tua memoria; le parole, i numeri, le liste, le sequenze, la logica e l’analisi legate alla parte sinistra del cervello; il colore, le immagini, le dimensioni, il ritmo, i sogni a occhi aperti, la consapevolezza dello spazio legate alla parte destra del cervello; il potere che hanno gli occhi di percepire e assimilare; il potere delle mani di riprodurre con abilità sempre maggiore ciò che gli occhi hanno visto; e il potere di tutto il cervello di organizzare, immagazzinare e recuperare ciò che ha imparato.

Negli appunti presi con le mappe mentali, invece di trascrivere ciò che si vuole ricordare utilizzando una normale frase o una lista, si pone un’immagine al centro della pagina (per favorire la concentrazione e la memoria), e in seguito da essa si fanno sviluppare ramificazioni organizzate intorno all’immagine stessa, usando parole e immagini chiave. Man mano che continui a creare la mappa mentale, il tuo cervello crea una mappa integrata di tutto il territorio che stai esplorando.

Le regole per la creazione delle mappe mentali sono le seguenti:

1. Si pone un’immagine colorata al centro della pagina.

2. Le idee principali si sviluppano dal centro in forma di ramificazioni.

3. Le idee principali vanno scritte in carat¬teri più grandi rispetto alle idee di secondaria importanza.

4. Una parola sola per ogni ramo. Ogni parola attiva un numero enorme di associazioni, e questa regola lascia a ognuna di esse la libertà di formare altre associazioni nel tuo cervello.

5. Usa sempre il maiuscolo.

6. Le parole vanno sempre scritte sopra ai rami (così da fornire al tuo cervello un’immagine più chiara da ricordare). I rami devono essere sempre collegati a quelli precedenti e successivi (aiuta la mente ad associare). Devono essere della stessa lunghezza delle parole.

8. È opportuno usare più immagini possibili (ciò aiuta a sviluppare un approccio che coinvolge il cervello nella sua interezza: un’immagine vale mille parole).

9. Varia le dimensioni quando è possibile (ciò che risalta alla vista viene ricordato più facilmente).

10. Usa numeri o codici, elenchi, collegamenti, frecce, simboli, numeri, lettere, immagini, colori, dimensioni, sottolineatura dei contorni.

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Le mappe mentali posso essere usate da tutti, anche da chi non sa disegnare: la cosa importante è che quel disegno, per pur “da asilo” che possa essere, deve essere in grado di rievocare il significato della parola chiave e deve avere un significato per noi. Il resto non importa. Inoltre una mappa mentale (come ogni cosa del resto) deve essere bella da vedere. A nessuno fa piacere mettere attenzione, tempo e impegno su un qualcosa che esteticamente non ci colpisce o addirittura che sia brutto a vedersi!!!

Le mappe mentali inoltre possono essere usate per tantissime altre applicazioni, come la progettazione, il Brain Storming di idee, per prendere appunti in diretta, per fare delle scelte, organizzare le idee, fare lavori di gruppo, pianificare, preparare interventi e relazioni e risolvere problemi.

Se usate in modo appropriato, le mappe mentali moltiplicheranno di almeno tre volte la tua efficienza nel leggere e nell’apprendere, nell’esporre e nell’organizzare, e ti faranno risparmiare tantissimo tempo, aumentando di conseguenza la tua generale efficacia nell’apprendimento.

Continua

LE MAPPE MENTALI

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