Care Anime,
siamo vicini alla Pasqua, e il nostro pensiero va inevitabilmente ai tanti agnelli che per “abitudine” culturale e religiosa saranno immolati sulle nostre tavole. Il significato profondo della festività pasquale, tuttavia, è la rinascita… e sarebbe bello che questa celebrazione della vita coinvolgesse tutti quanti attorno a noi, animali compresi.
L’Occidente ha interpretato il comandamento Non Uccidere come se fosse riservato ai soli esseri umani, eppure lo si dovrebbe intendere per ogni forma vivente.
Nelle Pergamene del Mar Morto, Gesù afferma: “Maledetto colui che con l’astuzia ferisce e distrugge le creature di Dio! Sì, maledetti i cacciatori, perché saranno cacciati, e per mano di uomini indegni riceveranno la stessa misericordia che hanno mostrato alle loro prede innocenti, la stessa!”
Il nuovo papa si chiama Francesco, e il pensiero va inevitabilmente a San Francesco D’Assisi, amante degli animali e probabilmente vegetariano (come lo era di fatto anche il meno noto San Francesco di Paola).
Tutto questo per riflettere sul messaggio profondo del Cristianesimo che – al di là di ogni contraddizione portata in essere nei secoli dalla Chiesa – nasce sul rispetto della della divinità presente in ognuno di noi, dove “noi” comprende ogni parte del creato.
Che siate cattolici, religiosi, spirituali o meno, il nostro invito è di celebrare e onorare la vita il più possibile. Non si può evitare la violenza in assoluto, ma si può ridurla drasticamente attraverso le scelte del quotidiano, e non è poco. La non-violenza ha molte forme con cui può manifestarsi, ad esempio: mangiare il più vegetariano possibile; instaurare un dialogo in famiglia o sul posto di lavoro che permetta il rispetto di tutti; ascoltare i bambini piccoli e curare le loro esigenze; ascoltare noi stessi e ciò che fa stare bene la nostra anima, e tanto altro ancora.
Quello che facciamo a noi stessi lo facciamo agli altri, e qualunque cambiamento collettivo non può che partire dall’individuo. E l’individuo ha sempre un grande potere in mano: quello di dare l’esempio…
La Pasqua non è una semplice ricorrenza religiosa, è quello che accade dentro ciascuno di noi quando siamo disposti a celebrare la Luce e a permettere la rinascita in ogni senso. E quali tempi più di quelli attuali si prestano alla necessità della trasformazione e della rinascita? Ci sono infinite scoperte, infinite tecnologie dell’anima che attendono di fiorire, ma si possono raggiungere solo crescendo a nuova vita.
Che Pasqua sia, allora, e buona Luce a tutti!
La Redazione
anima.tv..
Lascia un commento con Facebook