Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

33. MISTERO

“Mistero” è il titolo dell’imminente convegno organizzato a Milano dal Gruppo Anima, e con l’occasione vorrei fare alcune riflessioni dedicate al tema.

Cos’è il mistero? Qual è il nostro rapporto con tutto quello che non sappiamo o possiamo spiegare? Guardiamo certi fenomeni con scetticismo e rigore scientifico, o invece ci abbandoniamo al loro fascino con atteggiamento fideistico?

Nonostante l’uomo abbia attraversato l’era dell’Illuminismo (il cui obiettivo era liberare il mondo dalla magia e di mettere in secondo piano tutto ciò che fosse trascendente) fino all’età moderna dove la scienza sta esasperando il suo dominio (biotecnologie, ingegneria genetica, fisica nucleare…), egli continua a sentirsi insoddisfatto, non completo, così volge il suo sguardo al mondo dell’invisibile, avvertendo istintivamente che è proprio lì che potrebbe trovarsi la parte mancante della sua dimora interiore.

33_mistFenomeni paranormali, UFO, esoterismo, channeling, apparizioni e visioni misteriose… difficile elencare tutta la varietà che si riscontra sotto la voce “mistero”. Una cosa però è certa: occorre sondare questa dimensione con l’animo il più sereno possibile, coscienzioso e lontano da qualunque sensazionalismo.

Penso che il mistero sia parte essenziale della vita, e che vada esplorato in modo cosciente e allo stesso tempo accolto per la sua qualità di ispirarci attraverso vie simboliche e non razionali. Cioè, come per ogni aspetto della vita, penso che l’atteggiamento corretto debba essere una mescolanza equilibrata di passività e attività – gli orientali direbbero di yin e yang – o in altre parole di principio femminile e principio maschile.

Mi spiego meglio. Parlando a grandi linee ed escludendo casi specifici, credo che rapportarsi con il mistero – che si tratti di fenomeni paranormali o di quello che nella vita non riusciamo a spiegarci o ad accettare – richieda una duplice capacità. Da una parte quella di indagare, porsi domande, e attivarsi nella ricerca, dall’altra quella di guardare ad ogni evento con un senso di fiducia e amorevole ricettività.

Un tale atteggiamento spesso conduce più lontanto di quanto si pensi… perché dimostra (all’universo? a noi stessi?) che non siamo spinti nella nostra ricerca da una volontà automatica o compulsiva, ma da una volizione serena, capace di rispettare e onorare i tempi della Natura nel dare manifestazione a quello che ci serve di affrontare/conoscere.

Solo con una modalità sia penetrante sia accogliente possiamo evitare di perderci in uno degli estremi del percorso (assoluta razionalizzazione o fede cieca…).

La vita, in fondo, ci chiede proprio questo: di esserne i protagonisti con la forza della nostra volontà e coscienza, e allo stesso tempo di saperci fidare di lei, con la forza del nostro amore.

In che modo vivete voi il mistero nella vostra vita?

Cosa è il mistero per voi?

Se parteciperete al convegno, avrete l’opportunità di raccontare le vostre esperienze, o chiedere maggiori informazioni… comunque, sarebbe interessante se voleste lasciare dei commenti con le vostre risposte. Naturalmente, non abbiate timore di apparire… misteriosi.

Camilla Ripani

PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO “MISTERO” – MILANO 27/09

http://youtu.be/k6rLyuavy7A..

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