La notizia risale a ben 8 anni fa… ma da allora non ne abbiamo più sentito parlare, almeno ufficialmente. Eppure le implicazioni sono pazzesche…!
Il professor Aleksandr Chuvyrov della facoltà di chimica dell’Università di Bashkir nella repubblica russa dei Bashiri, aveva informato il mondo del ritrovamento nella regione degli Urali di una grande lastra minerale di origine artificiale, che riportava una mappa geografica della regione inrilievo… con una datazione assegnata a ben 120 milioni di anni fa!
Come spiegare questa vicenda, dato che la scienza ci insegna che L’uomo di Neanderthal comparve sulla Terra “solo” 75.000 anni fa? La lastra, dal peso di una tonnellata e mezzo, riporta l’antica geografia della regione così come era ai tempi, con anche opere di ingegneria, sistemi di canali e dighe. Su di essa vi sono delle iscrizioni in una lingua geroglifico-sillabica di origine sconosciuta. Inoltre, secondo gli scienziati russi, la mappa non può essere stata realizzata a mano ma con strumenti di alta precisione, e grazie a… prospezioni aeree.
La scoperta è stata definita “inspiegabile”… ma è proprio per questo che ci piace ricordarla: non dobbiamo sentirci “minacciati” dai misteri, piuttosto consideriamoli come un invito per aprire la nostra mente e rimettere in discussione le nostre conoscenze.
La Redazione
Fonte: www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/06_Giugno/05/mappa.shtml..
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