Cari lettori, noi che ci occupiamo spesso di yoga come anche di tematiche legate alla sessualità e alla psicologia, vogliamo questa settimana lanciarvi una piccola provocazione riferendovi un singolare fatto di cronaca che riteniamo un interessante spunto di riflessione…
E’ recente l’abolizione in India della legge 377, che tra pedofilia e zoofilia, collocava anche l’orientamento omosessuale fra i crimini, in particolare perché ritenuto contro natura. Ma nonostante questa importantissima conquista sociale in termini di diritti umani, per i gay indiani non sembra esservi pace, specialmente da quando il guru indiano Swami Baba Ramdev (nella foto) – uno dei più grandi e seguiti esperti di yoga del paese, che raduna folle oceaniche e intrattiene più di 20 milioni di spettatori con le sue trasmissioni televisive – ha fatto ricorso ai giudici per contestare l`abolizione del reato di omosessualità, spiegando che si può curare – pensate – con lo yoga…
Appena appresa la notizia della depenalizzazione dell’omosessualità, pare che Baba Ramdev abbia immediatamente presentato ricorso all’Alta Corte dell’India, argomentandolo secondo la sua esperienza. Ha dichiarato:
“Questa pronuncia incoraggerà la criminalità e i comportamenti deviati. E’ vergognoso ed ingiurioso, seguiamo ciecamente gli occidentali in tutto… Arriveremo alla rottura del sistema familiare in India: gli omosessuali sono malati e dovrebbero essere mandati in ospedale per curarsi”.
Data la sua personale caratura sociale, Baba Ramdev non si è limitato a denunciare il problema ma ha anche proposto quella che secondo lui potrebbe rappresentare la soluzione planetaria per curare e debellare il germe dell’omosessualità dal genere umano: lo yoga.
“L’omosessualità può essere curata come ogni altro difetto congenito: queste tendenze possono essere curate con lo yoga, il pranayama e altre tecniche di meditazione”…
Che ne pensate?..
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