Buongiorno a tutti, amici e compagni di Viaggio,
come avete letto dalla nostra ultima newsletter, siamo molto preoccupati per la macchia di petrolio che sta invadendo il Golfo del Messico. Tutto è iniziato con l’esplosione della piattaforma petrolifera Horizon Deepwater avvenuta il 20 aprile scorso al largo del delta del Mississippi. La conseguente fuoriuscita di petrolio dalle falle sottomarine procede a un ritmo di circa 800 mila litri al giorno… e proprio in queste ore la “marea nera” ha raggiunto alcune isole della Louisiana, considerate paradisi naturali.
Gli ingegneri della British Petroleum si stanno mobilitando per piazzare la cupola di cemento e acciaio, costruita con lo scopo di contenere la fuoriuscita di petrolio: una struttura di quattro piani che dovrebbe incanalare il nero flusso dal fondo del mare (1500 metri di profondità) verso la superficie. Un’operazione molto complessa, che non ha precedenti, di cui si conoscerà l’esito solo a partire da lunedì prossimo.
E la stima dei costi per questa terribile emergenza ecologica raggiunge già un valore da 1 a 3,5 miliardi di dollari… e – ammesso che un tale danno al Pianeta possa essere veramente quantificabile in termini di denaro – quante cose avremmo potuto fare con questo denaro?
Quante bocche sfamare?
Quante economie sanare?
Quanti fonti energetiche alternative appoggiare?
Siamo di fronte all’ennesimo invito a cambiare rotta nelle nostre politiche economiche: non possiamo più permetterci di avere incidenti come questo, che mettono a repentaglio interi ecosistemi!
E’ arrivato il momento di scendere in campo in modo attivo, di farci sentire come collettività, come umanità che chiede politiche sostenibili ed ecologiche. Dobbiamo cambiare la nostra cultura riformulando un’economia che non dipenda dal petrolio né da tutte le altre fonti inquinabili.
Ce la possiamo fare, perché le alternative esistono… Quello che occorre è la buona volontà di noi tutti. Non possiamo aspettarci che coloro che ricavano soldi e potere dalle vecchie tecnologie si rinnovino solo per “amore del Pianeta”. Ma potrebbero farlo di fronte a una umanità che, collettivamente, cambia il suo livello di coscienza e incide nella vita attraverso scelte “diverse”.
Ciascuno di noi può fare la sua parte in moltissimi modi. Con il proprio stile di vita, innanzitutto, favorendo aziende e politiche che si impegnano attivamente per scelte ecologiche, a impatto zero con l’ambiente e dai risvolti etici.
Crescendo figli educati ad una sensibilità ecologica, di modo che quando sceglieranno un lavoro o un progetto, sarà in linea con questi valori. E così sarà poi per i figli dei loro figli…
Possiamo, inoltre, scrivere in massa a politici e responsabili aziendali, e partecipare a tutte le iniziative sociali orientate in tal senso.
Facciamo tutto questo usando con consapevolezza le leggi del pensiero: quindi con responsabilità, ispirazione e animo sereno, perché se facciamo “guerra alla guerra” (che sia una guerra ecologica, politica o economica), otterremo ancora guerra… Mentre noi desideriamo un’esistenza basata sui valori della Coscienza e del rispetto.
Quanto alle fonti energetiche alternative, è certamente interessante notare che già da un po’ di tempo si parla (ma solo occasionalmente) di fusione fredda, un panorama controverso in quanto non si capisce bene se e come sia possibile attualizzare questa possibilità energetica. La versione della scienza ufficiale è che il processo esiste ma non è ancora pronto per essere sfruttato, e che i tempi in tal senso potrebbero essere ancora molto lunghi. Per maggiori informazioni:
Dal sito dell’ENEA:
http://www.fusione.enea.it/WHAT/fusion1.html.it
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2 … &id=78
Segnaliamo anche un paio di articoli interessanti, al di fuori dell’informazione ufficiale:
In ogni caso il fenomeno sembra poter rappresentare il futuro energetico del pianeta. Per questo richiede tutta la nostra attenzione economica, politica e mediatica.
I media, telegiornale in primis, sono tuttavia impegnati a parlare per ore dell’assassinio di turno o della valletta del calciatore del momento; tocca a noi, quindi, diventare strumenti attivi di informazione ed educazione, ognuno nel proprio ambito.
Parlando di spiritualità, il Tibetano (Maestro D.K.) afferma che la nota che contraddistinguerà il futuro sarà proprio quella dell’unione e della collaborazione fra le parti, dove ciascun individuo agirà attivamente e responsabilmente all’interno del gruppo in cui è inserito… così come fanno le cellule per un organo, e gli organi per un corpo. Dobbiamo quindi cambiare il nostro comportamento, uscire dal nostro egoismo o dalla nostra pigrizia di “lasciar fare” solo ai capi politici, come se l’esito delle decisioni politiche ed economiche non ci riguardasse: siamo tutti responsabili…!
“Quando avrete abbattuto l’ultimo albero,
quando avrete pescato l’ultimo pesce,
quando avrete inquinato l’ultimo fiume,
allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”.
(Proverbio indiano)..
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