Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

39. GRAZIE DI CUORE…

30/06/11

Nel mio percorso di studioso spiritualista c’è stato un momento – cinque anni fa circa – in cui avevo messo seriamente in dubbio ciò che stavo facendo. Era l’autunno del 2006 (estate in Brasile, dove vivevo) quando Rogerio, seguito dagli altri medium e contattisti del gruppo Atlan, cominciò a condividere i messaggi spiritual-cosmici che presentavano, per la prima volta, il vero ruolo di quello che noi conoscevamo come Javeh, l’entità extraterrena che aveva avuto il compito di “ripulire” la Terra dalle razze extraplanetarie che per differenti motivi – tutti legati alla ricchezza energetica, minerale e biologica del nostro globo – da tempi immemorabili la frequentavano assiduamente. L’obbiettivo finale era preparare l’arrivo del Maestro Gesù, prima, e quindi del suo popolo stellare.

Si sapeva, allora, che il compito era stato ben eseguito, e che Javeh aveva – anche se con molta fatica – assolto ai suoi doveri… e se n’era quindi andato. Questo era ciò che da anni avevamo appreso, e studiavamo con minuziosità. Immaginatevi la sorpresa quando udimmo la “novità del Signore Javeh” per la prima volta. Fu un misto di felicità e sconforto: un metodo cognitivo finalmente diventava perfettamente “rotondo”, chiuso in se stesso, ma… che sconvolgimento! Nostro compito, da più di un decennio, era infatti quello di 39diffondere le comunicazioni multi-dimensionali di cui eravamo portatori, ma questa ci aveva lasciato ammutoliti! Ci rendemmo tutti subito conto del peso di questa nuova responsabilità, del prezzo personale che avremmo dovuto pagare quando avremmo cominciato ad esporre le “nostre” teorie: derisioni, ammiccamenti di compassione, pacche sulle spalle… e fummo avvolti da una sorta di sconforto emozionale.

Io, poi,che sull’argomento avrei dovuto scrivere e pubblicare libri, ero particolarmente attento ai miei pensieri, e ai segnali che chiedevo “al cielo” di inviarmi, per capire. Da quel momento iniziò una serie infinita di prove e controprove, proporzionalmente crescenti conforme l’intensità delle rivelazioni, ma fu un continuum così meraviglioso e devastante da non lasciare più dubbi. Cominciai il mio lavoro: scrissi un primo libro, un secondo, un terzo e un quarto, ed ora mi sto preparando a lanciare il prossimo autunno il mio quinto, “Il dramma cosmico di Javeh”, l’inizio delle incredibili rivelazioni pervenuteci dai fratelli cosmici che da migliaia di anni ci accompagnano in questa avventura esistenziale. Seguirà poi “Il dramma spirituale di Javeh”, già in fase di traduzione e in breve pronto per la stampa. Sono i primi due volumi di una collana che ho chiamato “Rivelazione cosmica”, e che vede – ad oggi – centocinquanta testi, già scritti, da pubblicare in sequenza… lavoro per il resto della mia vita!

In questi libri vengono analizzate le questioni che, a livello molto superficiale ma facilmente comprensibile, i fratelli cosmici ci hanno presentato attraverso Jeane Miranda, e che io ho riprodotto nel blog di queste ultime settimane. Il livello di complessità, però, è salito con prepotenza, abbinando storie del nostro passato remoto alla fisica quantistica, rigorosi studi di spiritualismo applicato a sconcertanti rivelazioni ad opera di “arcangeli”… insomma, niente di semplice e a volte neppure gradevole!

Eppure, per chi è pronto ad attivare certi centri memoriali della mente fisica, la “rotondità” dei concetti espressi, delle situazioni descritte, della verosimiglianza con le nostre stesse sensazioni innate, sarà motivo di un lungo e meraviglioso viaggio nella realtà multi-dimensionale di uomini, ET e Dei, angeli/cloni, “diavoli”, atlanti e profeti, tutti intenti ad accompagnare il processo cosmico in atto: il riscatto dell’Universo e del suo Creatore.

L’imminenza dell’inizio di questo processo, che abbiamo chiamato “reintegrazione cosmica”, è sempre più prossima: a ogni istante può cominciare. È per questo, conscio della responsabilità di cui mi faccio portatore scrivendo e parlando di questioni così complesse e stupefacenti, che mi metto al servizio di me stesso, di coloro che intenderanno approfondire gli argomenti esposti, degli spiriti e degli “angeli” che ci richiedono assiduità e impegno, di nostro Padre il Signore Javeh e del nostro più amato fratello, il Maestro Gesù.

Ma soprattutto è mio desiderio rendere omaggio a Lui/Lei, l’Inconoscibile, il Padre Amatissimo, a cui tutti noi tendiamo con amore e devozione, nelle diverse forme in cui ognuno lo percepisce: un abbraccio fra amici, una carezza a un bambino, un gesto di solidarietà, … la pagina di un libro.

Roberto Numa..

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