È opinione comune che il colore dell’amore sia il rosso. Inviare rose rosse a una donna è per tutti un messaggio eloquente, che lascia poco spazio all’interpretazione. In effetti nel linguaggio cromatico questo colore, carico di energia e di vitalità, esprime un trasporto amoroso, pieno di passione incontenibile e travolgente, di attrazione istintiva, che ci riporta ai bisogni primari che caratterizzano il primo chakra.
Proprio questa passionalità rivela la qualità del sentimento, che richiama il fuoco divoratore (immagine comunemente associata all’amore), che può “divorare” sia l’amante, quando diventa struggimento, sia l’amato, quando su di esso si riversa con eccessiva carica di istintività e aggressività.
Per attenuare il messaggio di questo prepotente slancio amoroso basterebbe un bel mazzo di rose arancioni. La luminosità e la razionalità del giallo, infatti, mitigano ed equilibrano l’irruenza del rosso, ma l’arancione, che ne deriva, se da un lato è un eloquente messaggio d’amore, come il rosso, non è da meno nell’esprimere la carica dell’Eros, anzi, a dire il vero, simboleggia la sessualità e, al suo più alto grado, la lussuria. La gioia e la vitale allegria di questo colore si collegano al piacere sessuale, alla soddisfazione amorosa, e non a caso nella cromoterapia l’arancione svolge un’azione liberatoria sulle funzioni fisiche e mentali. Stimola infatti il secondo chakra, situato sotto l’ombelico, il cosiddetto Campo di Cinabro del Tao, sede privilegiata dell’energia vitale (il qi). Il messaggio d’amore arancione esprime quindi la gioia dell’innamoramento e la ricchezza del contatto con l’altro, della relazione che va costituendo, e insieme rivelando, la natura del mondo interiore.
Più leggero del rosso e dell’arancione è il giallo, che con la sua luminosità ricorda il sole. Di conseguenza comunica un senso di benessere, di allegria, di estroversione e consapevolezza. Ci faremo quindi avanti con delle rose gialle per dichiarare la gioia luminosa del nostro sentimento, che è sincero e bello, e si manifesta, senza ombre, alla luce del sole? Anche questo dono racchiude un intenso messaggio, e tuttavia nell’inconscio potrebbe destare richiami meno sereni, in quanto il giallo è associato alla gelosia, un sentimento legittimo e persino apprezzabile in amore, purché non cresca troppo e s’incupisca: il giallo scuro, infatti, simboleggia tradimento e inganno! È un colore che rappresenta l’idea di pienezza e maturità dell’io, associato al terzo chakra, ma anche di emanazione e di espansione, quindi di ricerca del nuovo e del cambiamento. E l’amore è incessante trasformazione, scoperta dell’altro e autorivelazione. Quando questo processo vitale, nutrito sia di passione sia di dialogo (il giallo simboleggia anche la comunicazione) e soprattutto di stima reciproca, s’impoverisce o cristallizza, l’amore muore.
Sembrerà strano, perché meno noto, ma secondo la simbologia cromatica e quella dei chakra, è il verde il colore dell’amore, simbolo della natura, intesa sia come vita in generale sia come essenza del mondo interiore («Dio si manifesta esteriormente come vita, interiormente come amore», afferma un maestro spirituale), simbolo della primavera, di rigenerazione e rinascita (per gli antichi Egizi il colore di Osiride risorto). In effetti l’esperienza d’amore è paragonabile alla rinascita della persona, alla fioritura primaverile, a una radicale trasformazione. Il quarto chakra associa questo colore al cuore: qui avviene la trasmutazione delle energie sessuali e narcisistiche (molto forti nel giallo) in amore. Anche presso i Greci il verde era il colore dell’amore, tanto da essere consacrato ad Afrodite. Certo, sotto il profilo puramente estetico, con un bel mazzo di rose verdi forse non faremmo una gran figura (a meno che l’amata non s’intenda di cromologia): in tal caso dovremmo supplire con un ricco bigliettino esplicativo di accompagnamento.
Per esprimere l’elevatezza e la purezza del sentimento che cosa c’è di più “celestiale” dell’azzurro o del blu? «L’acqua del mare non marcisce, il cielo più alto resta incontaminato», scriveva un antico poeta greco (erano altri tempi…). La trasparenza del cielo e la profondità del mare, associati a questi colori, caratterizzano il messaggio cromatico della rosa blu (l’azzurro ne costituisce una sfumatura che accentua la purezza per la presenza del bianco). È il simbolo della spiritualità, della pace e del silenzio, e per contenuto e sensazione appartiene ai cosiddetti “colori freddi”, al punto da richiamare persino l’immagine del ghiaccio… Sorge però il dubbio che un mazzo di rose blu potrebbe trasmettere poco calore (il blu è agli antipodi del rosso), eppure questo colore rappresenta per eccellenza la comunicazione e la disponibilità all’ascolto, ingredienti fondamentali in un rapporto amoroso. Il chakra della gola associa l’espressione di sé alla profonda ricettività, tanto da costituire il punto di recezione dei messaggi telepatici.
L’indaco sembrerebbe allontanarci sempre più dalla passionalità (che è impropriamente sinonimo di amore, ma piuttosto ne è un aspetto), tuttavia non ci allontana certo dall’amore. Intanto notiamo che in questo colore intenso, catalogato come “freddo”, è presente insieme al blu scuro un po’ di rosso: riappare perciò la carica istintiva e vitale. Ma fondamentale è il fatto che, situato nel sesto chakra (tra le sopracciglia), dall’antica tradizione vedica sia collegato alla facoltà di perdonare. Il “terzo occhio”, infatti, permette di vedere l’apparente dualità o molteplicità delle forme e degli esseri come Uno. E da questa esperienza di conoscenza deriva un’autentica morale, cioè un naturale sentire di amore verso ogni creatura. Solo chi ama veramente, sa perdonare, perché ha trasceso l’io (il segreto del vero perdono è non sentirsi offeso): l’indaco è perciò simbolo dell’amore incondizionato (non quello emotivo, ancora legato al cuore), così raro, come la rosa di questo colore.
Nel viola, infine, il rosso e il blu, in apparenza antagonisti (corpo e spirito), si sposano felicemente, come Shiva e Shakti nella simbologia induista, e il loro regno di beata unione è nel settimo chakra, alla sommità del capo. Il messaggio cromatico è perciò quello dell’amore cosmico, che unisce l’umano al divino in una sublime trascendenza. Qui amore è suprema fusione e beatitudine, eppure… un mazzo di rose viola, per inveterata consuetudine, nonché superstizione, evocherebbe pensieri funerei (in effetti è simbolo di trascendenza) e persino scaramantici… Così va il mondo. «Vedo i nobili andare a piedi e gli indegni a cavallo», osservava già l’autore dell’Ecclesiaste, e noi potremmo dire altrettanto non solo di uomini, ma anche di valori, sentimenti e messaggi cromatici… Ma non perdiamoci d’animo: un mazzo di violette, simbolo di primavera e di rinascita, potrebbe, con la semplicità e l’umiltà sconosciuta alla rosa, trasmettere un gradito pensiero d’amore.
Il colore delicato, dolcemente sensuale, che per molti esprimerebbe più di ogni altro il sentimento d’amore, è il rosa, dove la passione del rosso si unisce alla purezza del bianco nella tenerezza, permettendo agli amanti di manifestarsi e valorizzarsi pienamente, con equilibrio e serenità. Lo identificherei con lo kshetram, nel centro del cuore, detto anche hridayaksha («lo spazio dentro il cuore, dove risiede la purezza»), connesso a quella parte del cervello che sovraintende a tutte le facoltà creative. La rosa di colore rosa (cioè la rosa per eccellenza) racchiude dunque un dolce messaggio di poesia e insieme di raffinata sensualità. Può indicare anche sincero affetto, perciò trasmette sentimenti di pura amicizia.
Con il bianco esprimiamo il massimo della purezza del sentimento amoroso. Simbolo di innocenza, di castità e santità, questo colore accompagna da sempre i momenti fondamentali della vita, caratterizzati da cambiamenti e spesso accompagnati da cerimonie religiose, quali il Battesimo, la Cresima, la Prima Comunione e le estreme esequie. Il bianco non è privo di colore, ma anzi contiene in sé tutti i colori senza trattenerne alcuno: riflettendo pienamente i raggi solari, è simbolo di offerta e di irraggiamento d’amore (collegabile perciò al settimo chakra). La luce bianca è detta anche “policromatica”. E poiché potenzialmente ha in sé tutti i colori, è associato allo Spirito come fonte di tutta la realtà. La rosa bianca vuole perciò significare un sentimento che proviene dall’anima.
Qual è dunque il colore proprio dell’amore? Direi tutti colori, come l’arcobaleno, costituito dai sette riflessi cromatici. E come l’arcobaleno l’amore unisce il cielo alla terra, l’umano al divino. È il respiro della nostra anima, la manifestazione policromatica della sua essenza, ed è naturale che ogni persona ne percepisca un riflesso più intensamente di un altro: tutti appartengono all’amore come i gradini di una scala, con pari valore e necessità, dal primo all’ultimo. La scala della nostra evoluzione come esseri umani. Ogni colore floreale, infatti, ci dice qualcosa dell’amore, perché il fiore stesso è l’amore.
Cesare Peri
Autore di Meditazione sui Colori (Anima Edizioni)
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Trovo davvero carico di significati positivi e di energia vitale questo articolo che ci costringe amorevolmente a guardare dentro di noi mentre lo leggiamo.
Grazie Cesare per questo assaggio…ho provveduto ad acquistare il tuo libro, non avendolo potuto direttamente fare a S. Marino dove ci siamo personalmente conosciuti.
Salutoni
Cesare Botta
Carissimo Cesare (ovviamente non parlo con me stesso), grazie di cuore per le tue parole, che leggo solo ora. Ti ricordo con simpatia e t’invio un arcobaleno di luce per il nuovo anno!
Cesare Peri
Vorrei una rosa arancione e una gialla