Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

16. FRASI DI LUCE

Ciao a tutti

 

Vorrei dedicare questa puntata del blog a quelle che amo definire “frasi di luce”… quelle brevi citazioni, cioè, che hanno il potere di suscitare sentimenti di speranza e di coraggio, e di accompagnarci – con la loro forza – in questo viaggio sulla Terra, soprattutto durante i momenti più difficili…

Quali sono le vostre frasi di luce? Come le avete incontrate? Cosa vi hanno donato? Dove vi hanno condotto? … Frasi pronunciate da maestri, personaggi… o da anonimi… non ha importanza, l’importante è che risuonino nella vostra Anima!

… Incomincio intanto a suggerirne qualcuna, dal mio punto di vista, nella speranza che possano donare un po’ di luce, o anche solo un sorriso.

16_luxphEccole:

La vita non può essere posseduta. Non la puoi trattenere in un pugno: se la vuoi avere, devi tenere aperte le tue mani.

(Osho)

Come mi apparirebbe il mondo degli altri se a un tratto i suoi sistemi di controllo smettessero di agire su di me? Che cosa svanirebbe dell’io e cosa comincerebbe a guidarmi? I miei disagi mi indicherebbero direzioni; i miei limiti si trasformerebbero in domande. L’io si accorgerebbe di essere molto diverso da quel che credeva. Prenderebbe forma dinanzi a ogni suo sguardo un mondo più grande, che non nega e non scosta nemmeno il mondo già noto, ma lo fa apparire illusorio nella misura in cui pretende di essere l’unico mondo reale.

(Igor Sibaldi)

Voi siete il vostro desiderio stimolante e recondito. Il vostro desiderio è la vostra volontà. La vostra volontà è la vostra azione. La vostra azione è il vostro destino.

(Brihadaranyaka Upanishad IV,4,5)

La sofferenza ed il piacere sono transitori; sopportate ogni dualità con calma, cercando allo stesso tempo di portarvi al di là del loro potere. L’immaginazione è la porta da cui entrano sia la malattia che la guarigione. Rifiutate di credere alla realtà della malattia, anche quando siete ammalati; un visitatore non accolto scappa via presto!

(Da Autobiografia di uno Yogi – P. Yogananda)

Noi troviamo negli altri quello che c’è dentro di noi. Se vediamo intorno a noi soltanto fango è perché c’è fango in qualche parte dentro di noi. Quando saremo veramente cambiati tutto sarà cambiato intorno a noi.

(Mère)

Non cercare con gli occhi mortali, come l’intelletto (il pensiero) ci invita a fare. Sono proprio le cose che si credono maggiormente esistenti a esistere meno di tutto. Bisogna opporsi a quello che è comunemente accettato, altrimenti saremo respinti dal nostro Dio (…)

E’ necessario contrapporsi all’ovvio, a ciò che è comunemente accettato, altrimenti saremo respinti dall’anima.

(Lev Sestov)

Forse il tentare porta persino all’infelicità. Forse tutto il rumore del mio desiderio ha tenuto lontano lo strano uccello dalle mie spalle. Ho inseguito la felicità così a lungo e così fortemente. Ho cercato nei luoghi più remoti, in lungo e in largo. Ho sempre immaginato che la felicità fosse un’isola nel fiume. Forse essa è il fiume. Pensavo che la felicità fosse il nome di una taverna in fondo alla strada. Forse essa è la strada. Credevo che la felicità fosse sempre domani, e poi domani, e domani ancora. Forse essa è qui. Forse essa è ora. E io ho guardato in qualsiasi altro luogo.

(Michael Adam)

Riconosci l’appello anche nel cadere d’un petalo di rosa. La vita è piena di voci che chiamano.

(Da Foglie del Giardino di Morya)

Camilla

Continua..

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