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87. RINASCIAMO AL "NOI"

87. RINASCIAMO AL “NOI”

Si avvicina il momento della Pasqua e ognuno di noi, che sia cattolico o meno, lo avverte nella rinnovata luce della stagione, un’energia che, dopo la spinta intrinseca del momento invernale, ora si manifesta in modo prorompente.

La Pasqua coincide con la resurrezione di forze stagionali e di forze psichiche, essa rende opportuno la manifestazione di quanto finora si è coltivato e cullato nel buio della propria grotta interiore. Questo è il momento giusto per manifestare le proprie idee, per estrinsecare le proprie decisioni, per incamminarsi decisi verso la strada del nuovo e uscire dal lutto per quel che si è perso… e concedere così la piena attenzione ai “progetti bambini” che sono stai concepiti d’inverno (quest’anno, o nell’inverno della vita) e che ora, essendo cresciuti, vogliono correre alla luce del sole. E’ il richiamo della vita, che vince ogni morte, sempre e comunque.

Molti di noi sono “reduci” da perdite e delusioni. I cambiamenti, in ogni senso, stanno accadendo in modo sempre più accelerato, e integrare il tutto non sempre è facile.
Il modo migliore per far accadere la Pasqua è lasciare che le perdite siano definitivamente “perse”.
Se ci attacchiamo a quello che vuole andare via, rischiamo di non riuscire a rinascere, di dover imparare nuove e più profonde lezioni che ci porteranno un danno maggiore. Invece, spesso, la vincita migliore è accettare che la perdita accada. Allora siamo costretti a fare il vuoto, a fare spazio, e così giungono nuovi semi che possono crescere e reclamare il loro posto nel mondo, alla luce del sole.

La Pasqua, oggi più che, mai rappresenta il passaggio verso un nuovo “io”, o meglio un nuovo “noi” visto che sempre più fortemente i valori dell’anima cercano di affermarsi per costruire un nuovo mondo… e l’anima, come insegnano i Maestri, è sempre una “collettività”, è sempre un “noi”, è unione all’interno dell’unione.

A tal proposito, esemplare è l’esempio dei giapponesi che in questo momento stanno attraversando una grande tragedia, come è noto, dovuta al recente terremoto (le cui scosse di assestamento continuano a far danni) e allo tsunami. Essi ci stanno testimoniando con il loro comportamento un profondo senso di dignità, e di conoscere il valore del “noi”: il loro codice d’onore è un “fatto”, un “volere in azione”… non solo “parole”. Si pensi anche e soprattutto agli impiegati che per senso del dovere si alternano, in gruppi di cinquanta, per lavorare alla stabilizzazione delle centrali nucleari danneggiate.

La nota della “nuova era” è infatti improntata al bene collettivo; l’egoismo individuale non può e non deve più essere a capo di questo mondo… Come? Partendo da noi stessi, dalle nostre azioni, che sono ispirate dalle nostreemozioni, che a loro volta sono ispirate dai nostri pensieri
“Tanto non cambia mai nulla” è una credenza che non possiamo più permetterci.

Buona rinascita!

Camilla Ripani
www.anima.tv..

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