Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

35. RUBARE I BUOI DI GERIONE

14/07/17

 

 

Con questa decima prova ci spostiamo sul livello di coscienza corrispondente al sesto chakra, dove si compie il superamento dell’io.

Eracle deve liberare una splendida mandria di buoi da dei mostri che la tengono prigioniera.

Dentro di noi esiste una verità e una luce che però viene offuscata da strutture e schemi limitanti che ci hanno portato fino a questo punto, ma che ora vanno rilasciati.

I bellissimi buoi della mandria appartengono a Gerione, un mostro che dalla vita in su si divide in tre corpi, a manifestare la trinità non integrata di corpo, mente e spirito.

Eracle deve riportare questi animali al cospetto del re Euristeo. La novità di questa avventura non risiede solo nel fatto che Eracle libera delle splendide creature da un mostro, ma nel fatto che egli compie un viaggio straordinario arrivando ai limiti del Mediterraneo presso Gibilterra, dove pone le sue colonne, quindi si dirige verso l’oceano per raggiungere l’isola Eritea dove si trova la mandria.

Elios, il dio del Sole, mette a disposizione di Eracle il suo vascello dorato per attraversare l’oceano. L’oceano è il simbolo del mistero e dell’assoluto, che possiamo attraversare avvolti dall’oro del divino.

Giunto sull’isola, Eracle affronta altri mostri e poi prende la mandria. Mentre la sta caricando sul vascello dorato per riportarla indietro, viene inseguito da Gerione, che alla fine affronterà e sconfiggerà. In realtà Gerione era sembrato assente e solo alla fine si è manifestato. Quando abbiamo l’illusione di essere giunti alla fine di un percorso, gli istinti si manifestano all’improvviso per frenarci.

Infine questi animali, una volta mostrati a Euristeo, saranno sacrificati a Era, a simboleggiare che il cammino verso la spiritualità non è fatto di possedimenti egoistici o corruzioni, ma di offerte alla divinità.

Cesare Peri

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