Alcuni scienziati stanno studiando le modalità con cui noi balliamo. Non solo, ma stanno anche cercando di spiegarsi perché lo facciamo. Dalla notte dei tempi la danza è sempre stata un’espressione caratteristica dell’uomo. In moltissime culture ancora rimangono tracce di antichi movimenti rituali, di danze misteriose e affascinanti, ricche di significati reconditi o molto espliciti, che spesso arrivano direttamente a stimolare le nostre emozioni, anche semplicemente guardandole eseguire. Nel precedente post abbiamo visto come alcuni tangheri mentre ballavano mostravano l’attivazione di un’area del lobo frontale dell’emisfero destro che corrisponde ad una stessa zona nella parte sinistra nota come area di Broca, a cui si assegnano le funzioni del linguaggio parlato (Brown e Parson 2008). È probabile che tante tempo fa la danza venisse usata come forma di comunicazione in sostituzione della parola, con gesti e movimenti simbolici per rappresentare vari accadimenti o anche solo per comunicare direttamente. Di fatto abbiamo una naturale capacità di seguire il ritmo che, a vari livelli, è patrimonio di tutti. Vi sarà capitato di seguire con la mano o con il piede il ritmo di una musica: spesso è così istintivo che non ce ne accorgiamo nemmeno. Niente di simile accade negli altri mammiferi, né tantomeno in altre creature del regno animale. “Il nostro talento per la sincronizzazione inconscia è alla base della danza, una confluenza di movimento, ritmo e rappresentazione gestualeâ€� (Brown e Parson, 2008). In effetti anche eseguire dei semplici passi coinvolge moltissime nostre capacità , che siano inconsce o consce, antiche o moderne, comunque cattura la nostra attenzione, si crea quella “presenzaâ€� su cui tanto insisto nei miei post. Quando poi l’attività diventa sociale, ovvero coinvolge anche altri, la capacità di movimento e coordinamento spazio-temporale raggiunge livelli molto elevati. Il tango poi fornisce l’occasione ideale per “conoscereâ€� noi e ciò che ci sta intorno, ed è molto interessante che sia stato scelto dagli scienziati per studiare le nostre modalità e capacità di espressione…
continua
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