Nel post precedente abbiamo visto la mirada ed il cabeceo, come modo per invitare e per farsi invitare: tutti e due aspetti di seduzione. Con questa parola si evocano tantissime esperienze, ognuna con i suoi vissuti e i ricordi connessi. Se la vediamo nel suo significato base c’è il tentativo di portare a sé la persona desiderata: “se-durre”, condurre a sé. Fa parte di un gioco atavico, che si ripete dalla notte dei tempi, e che ritroviamo in tutte le specie. Le due polarità sentono la necessità primordiale di riunirsi e si cercano per completarsi, per ritornare all’”uno” dopo essere state divise. In questo ”gioco”di seduzione ruotano gli interessi più profondi di tutti, e questo ne fa un argomento di enorme attrazione per ognuno di noi. Nel corso della nostra vita abbiamo sperimentato la seduzione e l’attrazione, e il profondo piacere del ritrovarsi, del riunirsi. E le occasioni possono essere state le più svariate. Anche nelle situazioni più strampalate c’è sempre un’energia di fondo che “gioca” sulla seduzione, magari figlia di altre necessità e profondi bisogni. Spesso nella nostra vita abbiamo“mirado” e magari fatto una sorta di “cabeceo”, senza ottenere il desiderato riscontro. Molte volte non c’erano le condizioni per avviare un contatto: la società, l’educazione, le nostre esperienze precedenti, le nostre idee, tutto ciò forma strati di impedimenti dove a volta la realtà viene interpretata e vissuta in un modo “irreale”. Nel tango possiamo finalmente permetterci di sperimentare la seduzione in una situazione dove il tango stesso, con le sue regole ed i suoi schemi, fornisce un ambiente protetto e ben definito. Qui possiamo sperimentare la nostra seduzione e l’essere sedotti, senza che questo abbia i soliti risvolti dei luoghi comuni sul tema. Possono nascere storie, ma questo fa parte di un’altra storia. Con il tango, dopo esserci cercati con lo sguardo, o nel modo che più ci piace, un invito diretto, un voce che ci chiama, la presentazione di amici, potete usare tutta la fantasia per inventarvi altri modi, infine ci si incontra, sulla pista, si prende contatto, e comincia la danza. Possiamo sentirci in maniera molto profonda, e poi, alla fine del ballo, ritornare nelle nostre dimensioni abituali. I ruoli si manifestano, ci si ascolta, con il corpo, finalmente “sedotti” e“seducenti”, ci muoviamo nella musica sulla pista, ed insieme si crea istante dopo istante l’incredibile esperienza di ballare insieme il tango.
continua..
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