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4.LA POSTURA

La “Postura” è il modo con cui il nostro corpo mantiene la posizione nello spazio e le conseguenti relazioni con le varie parti del corpo. In “posturologia” ci si concentra sulla ricerca della postura corretta, ovvero la posizione più idonea in cui il corpo si accomoda per gestire l’attrazione gravitazionale e per mantenere un equilibrio, che consenta di svolgere le varie funzioni vitali (e non).

Senza entrare nei dettagli possiamo dire che gli elementi base sono costituiti dalla spazialità , dall’equilibrio e dal fatto che esiste una gravità che ci mantiene a terra e ci dà “peso”. Spazialità, relazione con lo spazio, riconducibile molto meccanicamente al tracciamento delle posizioni secondo gli assi cartesiani, ma possiamo trovare molto di più… Equilibrio come ricerca della situazione ottimale in rapporto con l’ambiente circostante. E la postura può essere sia statica, mantenimento della posizione in quiete, siadinamica, in movimento.

Quindi, elementi importanti sono la relazione con l’ambiente e le modalità con cui attuiamo la ricerca dell’equilibrio. Anche in posizione statica è in funzione un programma motorio per trovare e mantenere la postura. Nell’esperienza del tango abbiamo modo di scoprire molto riguardo alla nostra postura. A volte occorre molto tempo prima di riuscire a correggere atteggiamenti più che scorretti, o, meglio, antieconomici per la gestione delle nostre energie.

E parlo per esperienza personale. Mi ci è voluto un bel po’ per mantenere una posizione delle spalle comoda e, perché no, elegante; o per non guardare sempre per terra per evitare di pestare i piedi alla compagna… E potrei andare avanti un bel po’. Ancora oggi continua la ricerca della posizione ottimale, della postura ideale a seconda della musica, della/del partner e della pista. Il famoso “imparare i passi”diventa a poco a poco una ricerca personale, in cui si scoprono molte cose, e in cui si “vedono” gli effetti. Le persone si accorgono delle posizioni “errate” e le correggono spontaneamente o con la guida dell’insegnante, e i risultati si vedono nel mantenimento di atteggiamenti più “belli”.

continua..

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