Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

47. HO’ OPONOPONO

Convinzioni e idee inconsce possono intrappolarci in una vita sgradevole dato che, come asseriscono alcuni scienziati e studiosi, la realtà è governata dai nostri sentimenti e pensieri più profondi. 

Esiste uno strumento semplice ma molto potente per scavare dentro di noi, sbloccare gli ostacoli della nostra mente e liberarci dai freni del passato, raggiungendo così significative trasformazioni interiori ed esteriori. Lo sa bene Morrnah Nalamaku Simeona, Kahuna Hawaiana e Maestra superiore di Ho’oponopono, un antico sistema di guarigione che essa ha riproposto adattandolo alle esigenze della vita moderna.

Ho’oponopo è infatti uno straordinario processo di riconciliazione con la forza divina che è in ciascuno di noi e in ogni cosa; è adatto a coloro che vogliono liberarsi da sentimenti negativi e da situazioni frustranti, e che desiderano accrescere la propria forza interiore, l’armonia e costruire una vita piena, dove ogni cosa sia “al posto giusto”. L’espressione “Ho’oponopo”, infatti, significa proprio “mettere le cose al posto giusto“.

Alla base di questa filosofia sta innanzitutto la capacità di riconoscere e accettare che la vita è uno specchio del nostro mondo interiore. Tutto quello di cui facciamo esperienza, le emozioni che proviamo e i pensieri che facciamo, sono una nostra creazione. Tutto ciò che appartiene all’esistente è tale in quanto, in qualche modo, noi l’abbiamo desiderato o permesso.

Questo significa che noi siamo responsabili di come è la realtà che viviamo, di ogni oggetto o situazione… Sia la guerra sia la pace sono la conseguenza di quello che noi abbiamo fatto entrare nella realtà attraverso emozioni, pensieri e azioni. Non siamo vittime bensì creatori; abbiamo nelle nostre mani un potere immenso, e quindi una responsabilità immensa…

Ogni volta che “là fuori” c’è qualcosa che non ci piace, significa che c’è una parte di noi che ha contribuito a crearla… e il modo migliore di “guarirla”, quindi, è guardare a quella parte di noi che l’ha creata.

Questa presa di consapevolezza ci mette nella condizione di provare gratitudine a noi stessi per tutte le cose belle della vita, e di provare perdono verso noi stessi per tutti gli ambiti che invece sono negativi, in quanto in entrambi i casi noi abbiamo permesso che ciò accadesse. Queste sono due chiavi essenziali per attivare e controllare la nostra “creazione”, perché è nella gratitudine e nel perdono che si toccano i processi mentali ed emotivi più profondi e da cui è possibile innescare il cambiamento. E sono proprio le chiavi che Ho’oponopono usa per trasformare la vita delle persone.

Joe Vitale, nel suo libro Zero Limits, usa il metodo Ho’oponopono attraverso un processo che definisce “cleaning” e che consiste nell’invocazione di queste quattro frasi:

Ti amo

Mi dispiace

Ti prego perdonami

Grazie

Si Tratta di una specie di mantra da ripetere ad ogni occasione (durante i conflitti ma anche in ogni momento possibile), con cui esprimiamo amore per noi stessi e gli altri, dispiacere per le cose negative che abbiamo attirato e creato, e per le quali chiediamo perdono, e ringraziamento per quello che c’è di buono nella nostra vita.

Un atteggiamento, questo, che permette di creare una nuova realtà, libera da condizionamenti negativi, e dove ci prendiamo la piena responsabilità del nostro creare, consapevoli che ogni cosa che accade è in noi…

“Quando vuoi migliorare qualcosa nella tua vita, c’è un solo luogo in cui guardare: dentro di te.”

Joe Vitale

 

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