Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

86. I COLORI DENTRO DI NOI

11/01/24

Ogni colore, oltre ad avere specifiche qualità energetiche, assume per noi particolari significati simbolici, tanto che, sommando due colori, si ottiene un nuovo colore e parimenti un nuovo significato come conseguenza logica, senza ricorrere a forzature interpretative.

Possiamo cioè constatare straordinarie corrispondenze non solo tra le componenti essenziali dell’essere umano (corpo, mente, spirito) e i colori primari (rosso, giallo, blu), ma anche tra le sue fondamentali esperienze, che potremmo chiamare per eccellenza “evolutive”, in quanto caratterizzanti il processo evolutivo della coscienza (sessualità, amore, trascendenza), e i colori secondari (arancione, verde, viola).

I tre colori primari sono così detti in quanto non prodotti dalla mescolanza di altri colori, ma anzi è dalla loro unione che si genera tutta la varietà cromatica. Analogamente le nostre tre componenti essenziali, dalla cui armonizzazione dipende il benessere sia psicologico sia fisico, entrano in gioco in ogni esperienza, determinandone il carattere e l’esito.

Interessante è notare come i colori secondari, costituiti dalla mescolanza in parti uguali di due primari, rivelino a livello simbolico le caratteristiche dei due significati corrispondenti, dando luogo, come si diceva, a un nuovo significato in perfetta coerenza con quello che per natura a quel colore è associato. Vediamo di esemplificare.

L’arancione rappresenta un fondamentale momento formativo dell’io attraverso le relazioni interpersonali: le pulsioni narcisistiche ed egoistiche si proiettano sull’altro, che diventa strumento dei primi livelli di autoconoscenza. Questa “scoperta del mondo”, che implica l’esperienza della sessualità, genera euforia e gioia di vivere, sentimenti che questo colore rappresenta per eccellenza. Ma quali sono le sue componenti?

Nasce dalla sinergia tra il corpo (rosso) e la mente (giallo), tra istinto e intelletto, che si contemperano, dando luogo a romantiche idealizzazioni.

Da qui l’innamoramento, come sintesi di attrazione sessuale e idealizzazione sentimentale, necessario “ingresso nell’amore” (come dice la parola), che attraverso un successivo “illimpidimento” (giallo) sfocerà, lungo la scala cromatica, nel verde, il colore dell’amore. In quanto “colore intermedio”, l’arancione sviluppa le proprietà del rosso e anticipa quelle del giallo.

La valenza simbolica del verde, già nell’antichità sacro ad Afrodite, è, come si diceva, l’amore, in quanto colore della natura, della fertilità, della primavera, della rigenerazione, della resurrezione (Osiride) e della vita nuova.

Costituisce la fondamentale spinta evolutiva e una grande trasformazione interiore, prodotta dalla trasmutazione delle energie sessuali dell’io narcisistico in altruismo.

Il desiderio di nuovo e di cambiamento, oltre che la maturità dell’io, è l’apporto del giallo, che si incontra con il desiderio di comunicazione e di relazioni profonde, proprio della dimensione spirituale del blu, generando un sentimento di condivisione e di comunione.

La terza esperienza fondamentale è quella della trascendenza, vertice del cammino spirituale, rappresentata dal viola, che segna il passaggio a un diverso piano di coscienza e di esistenza (il colore dei paramenti funebri).

Qui i due opposti, in apparenza inconciliabili, il rosso (la materia) e il blu (lo spirito) si fondono mirabilmente.

La dualità, che riconosce nel colore maschile, esotermico e centrifugo, l’energia materiale, il caldo, il giorno, la nascita e l’inizio, e nel colore femminile, endotermico e centripeto, l’energia spirituale, il freddo, la notte, la morte e la fine, si ricompone nell’uno, assommando le esperienze simboleggiate da tutti gli altri colori.

Il viola infatti, l’ultimo dello spettro solare, all’estremo limite dei colori visibili e prossimo alle radiazioni ultraviolette, è il colore del Mistero e dell’Essenza, dell’innalzarsi della coscienza oltre l’umano (di cui conserva il tesoro esperienziale) e del suo ingresso nel divino, e indica contemporaneamente la fine e l’inizio, la dimensione in cui si entra lasciando il corpo fisico e da cui si esce con una nuova incarnazione, rappresentando così il rosso e il blu il ciclo stesso della vita.

I colori possono davvero aiutarci a comprendere la nostra natura e il significato evolutivo delle nostre esperienze.

Cesare Peri

         

 


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