Quando cerco di spiegare come fare a ballare dico sempre: è molto semplice “lasciati andare”. Soprattutto alle donne. Se volete ballare benelasciatevi andare. Alcune mi hanno fatto notare però che quando ballano devono porre la più grande attenzione a quello che sta accadendo. Se ci si distrae un attimo, se un pensiero in più attraversa la mente, ecco che subito c’è un errore, o una variazione nella fluidità del movimento, ed in genere lo si nota subito.
Allora cosa vuol dire lasciarsi andare, quando poi serve tutta l’attenzione del momento, attimo dopo attimo? È proprio qui che sta il lasciarsi andare. Vuol dire essere presenti con tutta l’attenzione a ciò che sta accadendo in quel momento, e subito dopo, e così via. Normalmente siamo tutti occupati con la nostra attenzione, potremmo dire con la nostra “coscienza”, in pensieri che ci portano altrove, in altri luoghi ed in altri tempi. Nel tango questo non può accadere. È un ottimo esercizio per essere nell’adesso. E questo significa lasciare andare tutto il resto, i nostri pensieri, preoccupazioni, storie, ecc. Se accade continuiamo lo stesso a ballare, ma c’è un sottile cambiamento nella qualità del movimento, della relazione, del contatto, dell’ascolto. Cambiamento che viene percepito dal partner. E a questo punto possono accadere tantissime cose. Se il partner è anche in una situazione di attenzione allora può dare il sostegno del momento per riportare la coppia nella magia del ballo. Può non accorgersene perché magari è preoccupato per altre cose (forse ho sbagliato, devo stare attento/a a quelli intorno, che succede?, ecc. ecc.). Oppure perché non è abituato a fare attenzione. Insomma, nel sottile e profondo gioco della relazione tra due corpi, fra due esseri, con la complicità della musica, del ballo, e di tante altre cose, la nostra attenzione ci può dare molto per scoprire la bellezza e l’armonia del movimento e del contatto…
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