Tra i più importanti influssi e condizionamenti che subiamo vanno sottolineati in particolare quelli che avvengono nel periodo pre e neo-natale e nel periodo della prima infanzia.
Per tutta la vita rimaniamo esposti ad influssi collettivi ed individuali, molti dei quali possono anche “avvelenare” la nostra vita, quali ad esempio: lo spirito dell’epoca storica o la mentalità di una generazione. Altre volte subiamo il carisma di personalità molto forti che si impongono come modelli a cui adeguarsi.
Ben si comprende pertanto l’importanza del silenzio, della meditazione, del contatto silenzioso con la natura, della preghiera, dell’introspezione consapevole, ecc.. per cercare di evitare il più possibile queste continue interferenze che spesso sono veri e propri avvelenamenti energetici e di conseguenza intossicazioni per l’energia psichica.
A rendere ancora più complessa e misteriosa la nostra dimensione umana concorrono tutti gli elementi intrinseci, più propriamente nostri, che rappresentano la diretta espressione del nostro Io più profondo, e che ancora non rappresentano la produzione psichica più elevata, proveniente dalle aree del nostro Sé superiore, dalla dimensione dello Spirito e dagli stati di coscienza più elevati.
Spesso sono elementi tumultuosi che convivono, ognuno con un corredo di rappresentazioni mentali e di manifestazioni comportamentali diverse tra loro ma che però, dentro di noi, vengono organizzate, ordinate, conciliate da una forza mentale armonizzante.
Questi variegati atteggiamenti realizzano i nostri rapporti umani, tessono la trama della nostra vita. Dentro di noi danno forma a veri e propri sottosistemi dell’Io, a vari modi di essere chiamati subpersonalità. Si tratta di sentimenti, atteggiamenti, modalità di rapporto, comportamenti di volta in volta diversi in funzione del ruolo che stiamo vivendo (padre, figlio, collega, amante, moglie, ecc..). Spesso vivono in noi infinite subpersonalità contrastanti, ambivalenti: si può essere uno splendido amante ed un pessimo padre, un capace dirigente ed un marito incompleto; una donna può essere una figlia ribelle e contemporaneamente una tenera madre.
Queste subpersonalità cambiano e si trasformano in modo rapido in rapporto agli eventi esterni ed alle persone con cui entriamo in rapporto vitale. Un uomo ha tanti Io, tante subpersonalità quanti sono i gruppi di persone della cui opinione si preoccupa.
In noi vivono tanti Io, tanti modi contraddittori di essere in base alle immagini di noi stessi che proiettiamo sugli altri e che gli altri costruiscono su di noi. In base a come gli altri ci percepiscono e ci considerano, mostriamo vari atteggiamenti e adattiamo il nostro modo di essere alla realtà della vita.
Continua..
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