COSCIENZA INTERAGENTE E TRASMUTAZIONE DELLE EMOZIONI NEGATIVE
“Il nostro cervello non solo può comunicare spontaneamente con altre menti; possiamo anche interagire in questa maniera non sensoriale con altri organismi. Si stanno accumulando delle prove affidabili che la mente conscia di una persona può produrre effetti ripetibili e misurabili sul cervello e sul corpo. Questi effetti sono noti come ‘telesomatici‘” (E. Laszlo)
Gli studi di D. Radin, dell’Università del Nevada, del cardiologo R. Byrd, Università della California, gli scritti di G. Braden, le ricerche di S. Grof e di numerosissimi altri studiosi dimostrano, in modo indiscutibile, come la preghiera, il pensiero positivo rivolto verso un’altra persona, le emozioni di amorevole compassione possano influenzare, migliorandolo, lo stato di salute dei soggetti a cui è rivolto l’atteggiamento “pensante” del guaritore e del trasmettitore di energie mentali.
Al tempo stesso vari ricercatori invitano ad essere molto prudenti nell’inviare energia mentale, pensieri di luce, preghiere di guarigione in quanto bisogna sempre ricordarsi che l’energia è neutra e che essa potenzia le forze che trova al suo arrivo.
Così ci ricorda il maestro D.K. (detto il tibetano) “…l’amore è essenzialmente una potenza o energia impersonale, i cui effetti dipendono dal tipo di forma con cui entrano in contatto e sulla quale esercitano un influsso. Perciò, riversandosi sulla natura egoista e materialista, non farà altro che accrescere il desiderio e promuovere una maggiore aggressione allo scopo di acquisire, incoraggiando così la natura inferiore, deformando la vera espressione dell’amore ed accrescendo l’attività malvagia. Riversandosi sugli altruisti, i puri e i disinteressati, favorirà la realtà e il vero amore”.
Inoltre, C. Ripani ci ricorda che la scienza dello spirito ci invita “non tanto ad inviare pensieri di luce, amore o energia in generale, ma che dobbiamo semmai visualizzare la persona come se stesse bene, e mettesse in atto le sue migliori qualità.
E’ la persona che deve operare un cambio di vibrazione, aprirsi ai buoni sentimenti. Noi non possiamo forzare con il pensiero o le nostre aspettative, il suo atteggiamento, per non operare interferenze karmiche di qualunque natura, e rispettarne il percorso evolutivo”.
Con il riferimento degli studi scientifici della medicina tradizionale prima citati, applicati con rigore metodologico ed aperto agli insegnamenti della scienza dello spirito, utilizzo in modo clinico, in situazioni in cui è possibile, i principi della medicina “telesomatica”, come indicata negli scritti di E. Laszlo.
Eccone un esempio recente.
Qualche mese fa ricevo, per posta elettronica, la cortese richiesta di Anna che così si esprime riguardo al figlio Pietro: “Le scrivo per avere un parere e dei suggerimenti riguardanti mio figlio di 37 anni che, ormai stanco di soffrire e di non riuscire a vivere bene, vorrebbe curarsi con l’ipnosi.
Vive da solo a Milano. Sono oltre 20 anni che tra psicoterapeuti, terapia emozionale N.E.I., terapia breve strategica, Ville Turro C.P.S. …non ne viene fuori. La sua malattia è stata definita: stato paranoideo, narcisista, oppositivo… Non ha voluto riconoscere il suo problema e si è messo in opposizione con gli psicologi. Mi sento responsabile perché non ho insegnato a mio figlio a farsi carico delle sue responsabilità e ho sempre fatto io le cose per lui. Il padre lo ha trascurato fin dalla adolescenza e poi ci siamo separati. Non riconosce il suo valore nel mondo del lavoro e delle donne…”
Il seguito alla sua e-mail è stato incontrare entrambi, madre e figlio. Pietro lo ritengo una splendida persona, creativo, coltissimo, molto vitale e dialettico. Utilizza i meccanismi di difesa schizoidi della razionalità e dell’isolamento per non confrontarsi con vissuti infantili ed adolescenziali di disistima e autosvalutazione. Con Pietro è in atto un processo terapeutico, che rispetta i suoi tempi, di elaborazione dei contenuti psicodinamici e che tende a costruire complicità ed alleanza tra di noi. Il progetto è di aiutarlo nella consapevolezza e nella capacità di trasmutare le emozioni negative in opportunità per la sua evoluzione psicologico-spirituale.
Contemporaneamente opero con la madre affinché costruisca nella sua mente l’immagine di un figlio sereno, armonico, coerente e maturo nella relazione con il femminile e gratificato del suo lavoro.
La invito ad usare le tecniche della medicina telesomatica in modo da inviare amorevolmente questi pensieri e queste immagini al figlio Pietro per elevarne le vibrazioni, interiorizzando questi nuovi modi di vivere.
In questo modo non solo cambia “l’immagine interna” del figlio nella coscienza di Anna ma, soprattutto, l’informazione energetica arriva come modello di nuove positive comunicazioni in Pietro.
Nel suo campo energetico mentale ed emozionale giungono, grazie al potente entanglement quantistico madre-figlio, nuove immagini e pensieri con qualità, forma e livello vibrazionale tipici di una persona con autostima, coerenza e armonia nella propria esistenza…