LE EMOZIONI NEGATIVE HANNO LA FUNZIONE DI COSTRINGERCI AD EVOLVERE
Nella precedente puntata ti ho proposto di chiederti: “Quali emozioni stanno muovendo la mia vita?” Ora, nella puntata di questa settimana, ti propongo una seconda domanda. Chiediti: “Sono in grado di utilizzare le emozioni negative per capire ciò che non va dentro di me, e quindi di utilizzarle per evolvere?”
Queste stesse domande sono state poste a numerose persone che hanno intrapreso con me una relazione professionale per un percorso di crescita personale, o a seguito di una richiesta di psicoterapia per curare disturbi psico-somatici, psico-patologici o relazionali di vario tipo.
Ti posso assicurare, in base ad una esperienza professionale intensa e continua, come psicoterapeuta da oltre trent’anni, che le persone che hanno riferito di non accettare le emozioni inferiori e la sofferenza, e/o che vivono nella ricerca di emozioni collegate ad una piacere dell’ego o a un potere personale, sono, purtroppo, persone che sono rimaste prigioniere dei loro meccanismi di difesa. Pazienti che presentano spesso ricadute con gravi stati d’ansia e di depressione. Persone che non riescono ad uscire dai loro attacchi di panico o dai vari sintomi per i quali chiedono continuamente aiuti medici e psicoterapeutici. Sono persone che non vogliono o non riescono a trasmutare le emozioni negative.
Non è così per le persone che, invece, hanno scoperto il circuito della coscienza che passa per il “cervello del cuore”. Così, infatti, rispondono alle stesse domande:” Abbiamo scoperto l’intelligenza del cuore, e coltiviamo le emozioni superiori”; “E’ il Maestro del Cuore che ispira e guida la nostra vita”; “Abbiamo scoperto l’esistenza dell’inconscio superiore, gestiamo i nostri conflitti e coltiviamo le qualità dell’Anima”.
Sono persone che hanno rinnovato la loro esistenza, costruito relazioni interpersonali valide, liberato le loro potenzialità creative. Accolgono eventuali ricadute dei loro sintomi iniziali come opportunità per migliorarsi. Peraltro è sempre più raro sentire nei loro discorsi personali la parola “sofferenza” che è stata sostituita da ”partecipazione serena alla vita”. Vivono generalmente in una condizione soggettiva di serenità, curiosità, leggerezza, e di apertura alla vita. Il loro aspetto è gradevole, e trasmettono quiete, calma.
Nel prossimo post vedremo alcuni esempi per queste persone…
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