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15. LA MISSION: RISVEGLIARE LE TRACCE ENERGETICHE DEL DNA

Ognuno di noi ha una strada segnata, ed è portatore di una missione esistenziale, a cui è chiamato a ricalcarne le orme giorno per giorno.

Per missione si intende il fine principale che abbiamo in questa vita: un appagamento di anima e mente, che sin dalla nascita ci indirizza verso quei modi di essere che più si addicono alla nostra natura, così che nel tempo si affermi. Uno sviluppo pieno e positivo è ciò che fa emergere i cosiddetti talenti, ossia quelle tracce scritte e contenute in noi, filoni energetici, in cui trova massima espressione l’anima, che nel corso della propria maturazione sprigiona singolari caratteristiche così da tracciare il suo destino.

I talenti possono o meno emergere in virtù dell’ambiente energetico in cui nasciamo, cresciamo e viviamo. Contesti di bassa frequenza vibratoria ritarderanno se non addirittura annulleranno l’emergere di queste potenzialità innate. Esse possono esprimersi nel momento in cui vibrazioni di alta frequenza vanno a toccare le tracce energetiche scritte nel DNA permettendo un accordo che, in risonanza con l’ambiente, potenzierà le qualità funzionali per farci strada e portare a compimento il nostro reale obiettivo di vita.

Ogni individuo che si trova nel qui e ora del mondo, non è inserito in un determinato contesto per caso, ma possiede in sé una mission specifica che lo contraddistingue e che allo stesso tempo gli permette di collegarsi a una mission generale. Il filo conduttore che unisce e genera è rappresentato dalla vibrazione prima, ossia dall’amore. È questo l’obiettivo universale che ci rende parte e tutto di questa esistenza. Amore che lega una persona all’altra, un evento all’altro e permette di creare la bellezza e la realtà in modo completamente rinnovato. Questa è la meta comune, a cui ogni essere umano è chiamato a compartecipare. Immaginiamoci come tanti piccoli pezzetti di un puzzle che daranno manifestazione alla rappresentazione grafica contenuta sul tabellone. Il disegno finale sarà rappresentato dalla mission universale, ossia dall’amore, che unirà tutti i pezzi in modo tale che la composizione possa pian piano delinearsi concretamente.

Ogni elemento del quadro, però, ha una mission particolare, il piccolo è funzionale al grande, e ognuno ha la sua funzione unica, i giusti denti per l’incastro e nessuno è simile e uguale all’altro. Nel momento in cui uno di questi si perde, o viene incastrato per sbaglio nel posto non adatto, il disegno non prenderà forma e la mission universale non troverà compimento. Il talento è necessario a questo. Ci offre la possibilità di far emergere le nostre particolarità, attraverso le quali contribuire alla realizzazione di uno scopo più alto che si esprime nel bene comune e collettivo. Bene volto a una rinascita verticale, che parte dapprima da un rinnovamento interiore, per poi riversarsi e illuminare ad ampio spettro la realtà intorno a noi. Chi in un modo chi un altro è chiamato ad esprimersi pienamente (che sia attraverso il lavoro, un hobby, una passione). Esprimersi vuol dire dare libero impulso al bisogno più profondo dell’anima, varcare quella strada tracciata che ognuno di noi possiede nella sua essenza più intima. Tutti siamo qui con uno scopo ben preciso. Ogni tassello contribuisce a rendere il mondo meraviglioso, attraverso le sue potenzialità. […]

Un’energia di luce, trascritta e silente nel DNA, emerge, meravigliando.

Riconoscere i propri bisogni, significa a livello concreto accordarsi con le frequenze prime contenute nell’universo, con delle situazioni che vadano a potenziare l’espressione di capacità, che molto spesso, non sappiamo neanche di possedere nelle nostre corde a causa di un ambiente depotenziante e privo di stimoli. Voltarsi alla gioia, assaporarla e sentirsi pezzetto indispensabile dell’esistenza, ci rende capaci di scoprire in noi il tra “sé e sé”, quel luogo tutto nostro in cui prendiamo consapevolezza dell’inclinazione dell’anima, imparando a riconoscere la sua voce che ci parla e intona alla bellezza, ad accorgerci di quei piccoli segni che indirizzano verso la strada e l’energia da seguire per vivere pienamente.

Carmen Di Muro, estratto dal libro Anima quantica

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1 commento su “15. LA MISSION: RISVEGLIARE LE TRACCE ENERGETICHE DEL DNA”

  1. Di solito non commento ,ma quello che ho letto ha risuonato cosi profondamente che ho sentito il bisogno di condividere e chiaramente leggerò il libro.

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