Ho chiesto, agli indaffarati responsabili di anima.tv, di mettere un sottotitolo teologico a questa mia rapida collaborazione con il video-blog. Hanno accettato con qualche perplessità, e più che altro per amicizia, credo. Sanno bene che (in Italia soprattutto) parlare di teologia è indelicato, specialmente se chi ne parla è, come me, lontanissimo da ogni Chiesa.
È rubare il mestiere ai religiosi; è confondere le certezze di molti, che credono nella necessità di una divisione del lavoro intellettuale: il filosofo parli di filosofia, il letterato di letteratura, il teologo di teologia e, soprattutto, nelle sedi opportune – e non così alla buona.
Ma sono certezze che io non condivido, specialmente in questi tempi difficili. Credo che la teologia contenga tesori oggi indispensabili a tutti, e sia davvero un peccato lasciarli chiusi in complicati forzieri. Non è complicata, infatti, di per sé.
In sostanza, un ragionamento teologico ha soltanto due condizioni:
1. L’idea che il tuo “io” sia anche un’anima, cioè qualcosa di molto più grande di quel che tu sai di te;
2. L’idea che in certi libri famosi, chiamati sacri, ci siano molte cose che ti riguardano personalmente, benché quei libri siano stati scritti migliaia di anni fa.
Tutto qui. A me risulta che da questi due princìpi possa trarsi una splendida forma di psicologia, ancora ignota in gran parte agli psicologi contemporanei. Che nell’invisibile, in cielo, nei mondi divini o nelle storie di profeti e patriarchi, si possano insomma trovare soluzioni o suggerimenti utilissimi, molto antichi sì, ma non per questo antiquati.
Soluzioni e suggerimenti anche pratici, quotidianissimi appunto, riguardo al cosa fare adesso, a come scegliere, a come accorgersi, e a come cavarsela, e via dicendo.
Occorre soltanto non lasciarsi intimidire dal linguaggio arcaico di quei libri, dal tono minaccioso di certe parole e di certi dogmi, o – soprattutto! – da quel che ne dicono i tradizionalisti, molto preoccupati di non urtare autorità, luoghi comuni, articoli di fede.
In teologia, o sei timido o ti stupisci di continuo. Proviamo, amici? Vediamo che succede…
“Avete capito tutte queste cose?” Gli risposero: “Sì”. E disse loro: “Perciò ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Matteo 13,51-52).
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Caro Igor, sono felicissima dell’ iniziativa, non mancherò di seguirti. Ho iniziato a leggere i tuoi libri che trovo difficilini: ma non dispero ti poter avere la forza e la curiosità di procedere su questo “misterioso” cammino.
Grazie
Ciao
silvia
Ricordo bene i blog precedenti sugli angeli e sulla bibbia di ormai qualche anno fa,ed è bellissimo ora ricominciare insieme!grazie Igor,spero di rivederti presto a Genova e spero di stupirmi ancora molto grazie ai tuoi preziosi consigli!
E’ un vero regalo, mi aiuta ad affrontare con più coraggio la nuova stagione, che si annuncia piuttosto pesantina…Grazie ad anima tv e soprattutto a Igor, sarà una gioia quotidiana ragionare insieme di cosa veramente importanti, e non solo di soldi.
Con la scusa dell’economia, non si pensa e parla di altro oltre ai soldi, e secondo me al potere va molto bene così, perché cosi ti restringi sempre di più. Inoltre, quella dei soldi è una scusa molto reale, oltre che furba…
Certo, si possono trovere tantissimi tesori e si rimanere eternamente stupiti.
Non credo che i tesori o lo stupore siano il risultato di una “scoperta” bensì di una nuova interpretazione proietata dai nostri moderni bisogni, nostri moderni fenomeni carenziali……. fenomeni spiegabili, direttamente proporzionale all’aumentare del bacino di conoscenza umana….
Sono più che d’accordo e ringrazio.
caro Igor grazie per quello che fai, resto in attesa del seguito
Grazie grazie grazie…Igor !!!!
Mi hai aperto un sacco di visioni nuove…con te diventa tutto più facile.
Scoperto solo pochi giorni fa! finalmente qualcuno che SA di cosa sta parlando. Grazie per condividere in modo chiaro e accessibile queste conoscenze fondamentali.