Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

28. FUNZIONE DEL DIAVOLO

02/02/15

Non è qualcosa, non è qualcuno. Non potete sbagliare nel riconoscerlo: nel Diavolo, tutto è un «non», un non-essere, un Nulla, come appunto dicevo nella scorsa puntata.

Il che non significa, tuttavia, che lo si possa sottovalutare o ignorare. Sarebbe errore grave. Il Nulla è bensì abbondantissimo. Non c’è, di per sé: ma tu puoi farlo essere. Puoi cioè lasciare che il Nulla prenda forme: che cose o personaggi privi, per te, di qualsiasi significato, assumano nella tua vita enormi proporzioni e causino addirittura la tua rovina.

Ne dubitate? Guardatevi intorno. Quanto di ciò che vedete è assolutamente Nulla, e tuttavia esercita sui «molti» e sulla gente un enorme potere? Quante delle public person di cui tutti conoscono il nome sono, a loro volta, semplici esponenti di nulla, anzi del Nulla? Quello è il Diavolo, quando il Diavolo diventa qualcosa. E quante volte anche tu, senza accorgertene, sei stato il Diavolo nella tua vita o in quella altrui?

Lo ammetto, non è un concetto facilissimo da digerire. Se provate a sfogliere L’Essere e il Nulla di Sartre vi accorgerete delle intricatissime problematiche filosofiche che la definizione del Nulla riesce ancora a produrre nella filosofia del Novecento.

In compenso, nel suo aspetto più pratico la questione risulta chiarissima: vale qui la regola cantata da Shakespeare nell’Enrico V: tell truth and shame the Devil. Di’ la verità, e il Diavolo sarà scornato.

La verità è ciò che è: non esiste antidoto migliore e più semplice al potere – indiscutibilmente enorme – di Satana e dei suoi emissari, che agiscono soltanto là dove qualcuno crede che ciò che non è nulla sia invece qualcosa. Fate attenzione, perciò, quando vi viene voglia di credere! È infinitamente meglio accorgersi, è infinitamente meglio fare, dare, ricevere, essere: su questi verbi il Diavolo non ha presa.

Quanto poi alle molte e pittoresche idee sulle personificazioni del Diavolo, ora bellissimo ora orrendo, ora insinuante ora terrificante, instancabile autore di trame insidiose e di malvagità, tenete presente che sono tutte quante metafore, assai meno temibili di quel Nulla che può, se appena lo permetti, vampirizzarti spietatamente nella tua vita quotidiana.

Igor Sibaldi

(continua)

 

Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. (Matteo 4,1)

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5 commenti su “28. FUNZIONE DEL DIAVOLO”

  1. Igor ci inviti al nostro sapere di bambino e allora io ci provo!
    Si, perché leggendo tutto questo mi sembra di entrare nella casa delle streghe del luna-park. Hai presente quando ci metti anche un solo piede e hai paura di tutto, ma questo tutto, alla fine, è niente e sorridi? Sento che Il nostro diavolo è la paura del buio, quell’atavico nemico. Ma, si sa, il buio non è nulla, te lo dice anche la mamma! Eppure fino a che non ci vai dentro al tunnel delle streghe e non diventi tu stesso il timore che temi, come il grido disperato e forte del diavolo non puoi convincerti. Qualcuno che non ricordo ha detto che la paura del pericolo è mille volte più terrificante del pericolo presente e quando ne vieni fuori ci ridi sopra. La paura ci impedisce di fare di dare e soprattutto di ricevere, ci lascia divisi come vuole il diavolo. Qualche volta anche di te Igor ho paura e mi domando se tu abbia o no la funzione del diavolo. Forse tutti noi lo siamo stati almeno una volta, anche io lo sono stata, come dici tu, senza accorgermene, lo ammetto…si proprio quella volta al luna park! Ma mi sono accorta che è una sciocchezza, si insomma che non è nulla!

  2. Il diavolo è la paura della paura di scoprire la magnificenza del tuo essere. Senza paura, senza il diavolo della paura non c’è speranza di liberazione. Quando stai bene e sei comodo non ti passa neanche per idea di chiederti “perché?”, seriamente. Seriamente significa studiare, riflettere, cercarsi, voler capire, e costa fatica, tanta fatica e tante lacerazioni di cui si ha paura. E se ti fermi, vince la paura ma se vai avanti, hai qualche speranza di rinascere. Se chiedi ti viene dato ma se non chiedi non ti viene dato niente ed in questo universo predatorio nulla è “a gratisss”.

  3. Accipicchia sei grande per aver identificato il diavolo in quel “nulla” a cui diamo forma poi ne abbiamo paura. Ecco che ci facciamo intrappolare dai condizionamenti dei manipolatori che tante volte sono già lì quando nasciamo in certe famiglie…..poi la scuola, la Chiesa, i conoscenti, i colleghi e i superiori; è proprio così, se non hai la fortuna di incontrare chi ti apre gli occhi, è fatta!…finchè non te ne accorgi dopo aver errato a tuo danno e altrui. Poi scopri che possiedi lo stesso potere!!!! E’ buffo no? Ma è così che ho scoperto la mia vulnerabilità e, con fatica, una nuova gestione della stessa. W la liberazione dal Diavolo che non esiste. Grazie. Ho tutti i tuoi DVD che mi hanno dato tanto per comprendere contenuti fondamentali. Grazie

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