Ciò di cui siamo convinti ci porta a credere o a non credere. Alla certezza o al dubbio. A essere o non essere. A vivere o morire.
Tutti gli effetti prodotti e determinati dalle nostre convinzioni si possono definire “profezie auto-realizzate”. E’ questo il concetto che spiega come può essere possibile che esistano al mondo persone perennemente malate e altre sempre sane; persone sempre in difficoltà economica, altre sempre in abbondanza.
La convinzione di vivere o morire è spesso la causa della sopravvivenza o della morte di una persona (“non ce la farò”, “sapevo che prima o poi avrei avuto un cancro”…). La convinzione che il denaro affluisca facilmente o con difficoltà (“i soldi si guadagnano con fatica”, “nessuno mi regala nulla”, “se vinco dei soldi mi porterà sfortuna”) è spesso la causa di una buona o cattiva condizione economica.
Una piccola malattia “innocua” può indurre alla morte una persona che è convinta sia una malattia terminale. Una malattia grave può essere superata da una persona che creda fermamente nella possibilità di sconfiggerla.
A conferma di quanto detto posso citare l’esito di uno studio effettuato dai ricercatori dell’Università della California a San Diego che, grazie all’analisi dei certificati di morte di circa 30.000 cinesi ha messo in luce come esista una incredibile correlazione tra le divinazioni di malattia predette dagli oroscopi cinesi e le cause di decesso delle persone considerate. Lo studio ha dimostrato come il decorso stesso delle malattie risultava profondamente influenzato dalla convinzione del paziente di essere predestinato a morire per una determinata causa proprio perché prevista dall’oroscopo… Insomma se il malato leggeva una predizione negativa che lo riguardava, le sue condizioni di salute peggioravano di conseguenza.
Questo ci porta a capire quale sia la potenza delle convinzioni e quali le conseguenze dirette e indirette che possono essere generate.
Continua..
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