Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

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33. ARRIVEDERCI E… GRAZIE DI CUORE!

Carissimi, il nostro incontro virtuale insieme termina qui.

Sono stata molto bene insieme a voi, anche se non vi conosco, e non vi ho mai conosciuto, sento dentro di me un pezzetto di ognuno di voi, cosa dire?: grazie di cuore! Grazie per aver dato un senso alla mia vita e alla mia missione, che giorno dopo giorno è attraversata da eventi e incontri bellissimi, per avermi seguita costantemente, per avermi scritto.

Come sapete potrete sempre accedere a questo blog nella sezione Archivi. Con me vi potete tenere in contatto scrivendomi a info@lorelladeluca.it.

Da Giugno partiranno i miei nuovissimi seminari chiamati “Theta Kids”,dedicati ai ragazzi dai 9 anni ai 14 anni, hanno come scopo insegnare loro ad utilizzare consapevolmente le potenzialità innate come le onde cerebrali theta, il pensiero creativo, la meditazione, e tante altre.

Spero che questo mio video-blog vi aiuti a ritrovare il vostro Vero Sè e possiate così iniziare un cammino guidato dalla Luce e dall’Amore incondizionato!

Un abbraccio cuore a cuore

Lorella

(Sito internet: www.lorelladeluca.it)

32. AFFRONTARE I PROBLEMI

Se l’adolescente è dipendente dalla droga o è depresso, allora questo deve essere affrontato con un’adeguata terapia e trattamento professionale. Ci sono problemi d’infelicità e inadeguatezza molto profondi che hanno bisogno di essere indirizzati e sanati.

Quando l’Indaco manifesta i sintomi della crisi, c’è molto dolore e danno che può essere curato con un adeguato aiuto professionale. E’ importante trovare il tipo d’aiuto adatto. Somministrare all’adolescente anti-depressivi o il Ritalin non è il tipo d’aiuto giusto. I medicinali possono essere usati, ma devono essere usati insieme ad una terapia curativa ed amorevole. In molti casi, anche la famiglia avrà bisogno di far parte del processo di guarigione.

Carissimi, questa sarà una nuova comprensione nella vostra futura società: che una famiglia riconoscerà un “problema” di uno dei suoi membri come uno squilibrio della famiglia stessa. Essi cercheranno la guarigione e il riequilibrio per l’intera famiglia e non solo per la persona che evidenzia i sintomi dello squilibrio.

Fornire alternative positive e il ruolo della fiducia e della pazienza:

Dopo aver affrontato le manifestazioni fisiche della crisi, il vostro ruolo come genitori, sarà quello di offrire alternative positive, di aver fiducia e di essere pazienti. Il mondo sta cambiando rapidamente. Per gli Indaco sta diventando sempre più facile. Presto molti Indaco non avranno bisogno di andare in crisi per puntualizzare in che modo vogliono vivere la loro vita. Voi, come genitori ed insegnanti, permetterete loro di fare le loro scelte. Imparerete a lasciarli liberi di fare le loro scelte e a sostenerli. Li aiuterete a sviluppare le loro passioni e il loro fuoco interiori, mentre riconoscerete e sanerete le vostre stesse passioni e fuoco.

Ma, per ora, imparate ad essere gentili e pazienti con loro. Affidate la situazione nella vostra famiglia allo Spirito e agli Angeli per la guarigione e l’equilibrio, e permettete il processo di guarigione, qualsiasi cosa questo porti allo scoperto. Scoprirete che tutti nella famiglia hanno bisogno di fare cambiamenti e di riconsiderare le loro vite. Però, una volta che avete accettato di sanare la situazione, abbiate poi fiducia che questa sarà sanata.

Invece di angosciarvi per il suo futuro, imparate a vivere con il vostro Indaco giorno per giorno. Celebrate la loro guarigione e i loro successi, anche se al momento sono modesti. Celebrate il loro essere – non esigete da loro cose che non siano in grado di realizzare.

Comprendete che se siete gentili ed amorevoli quanto la situazione lo permette, anch’essi lo saranno. Lasciate che la gentilezza, la bontà ed il rispetto diventino una parte delle vostre interazioni reciproche. Una volta introdotta questa energia, possono avvenire miracoli. Nel vostro Indaco “problematico” vedrete un miracolo di guarigione. La crisi può essere sanata se riconoscete che questa è qui per insegnarvi e per guarire anche voi.

Tutto ciò che vi viene chiesto come genitori, carissimi, è la vostra collaborazione e la vostra fiducia nei vostri Spiriti Guida e Angeli. Siamo qui per aiutarvi!

(Fonte: starchild.co.za)

31. GESTIRE LA SITUAZIONE: ONESTA’ E AUTO-RIFLESSIONE

Il primo passo per affrontare il problema è di riconoscere che questo non è solo il caso di un “bambino problematico”, ma è un problema di gruppo o familiare. L’adolescente disadattato evidenzia i sintomi di un problema che appartiene alla famiglia come collettività.

Sono il vostro comportamento e le vostre scelte come adulti nella comunità e all’interno di una cultura materialistica che hanno creato questi profondi schemi di malattia ed infelicità. Le vostre scelte sono tossiche per il vostro bambino e avete bisogno di affrontarlo e riconoscerlo. Spesso le vostre scelte possono essere tossiche per voi stessi, ma voi avete represso queste reazioni nel vostro bisogno di conformarvi e di avere successo. Il vostro bambino Indaco non seguirà il percorso della repressione e della perdita di passione come avete fatto voi, ma egli o ella lo manifesterà nei suoi stessi schemi disfunzionali.

Fungere da “specchio” della disfunzione nella società, in modo che questo possa essere sostituito con qualcosa di più equilibrato e salutare, è la “missione” spirituale dell’essere Indaco. Ciò che questo può essere deve ancora emergere. Siete ancora in un periodo di cambiamento e di transizione, e ciò che sentite nelle vostre famiglie può essere paragonato ai “dolori del parto” di un altro modo di vivere. Nel frattempo, il messaggio del vostro bambino per voi è: “Il tuo modo di vivere non funziona per me; non posso fare questo.” Il modo in cui rispondete può determinarne il percorso futuro nella vita.

Non cercate di forzare l’adolescente a conformarsi. Questo creerà soltanto un trauma maggiore e più profondo. La situazione di crisi è insorta perché l’adolescente non può comunicare i suoi bisogni e le sue sensazioni ed è disperato.

Vi state occupando di un’anima di Vibrazione Superiore traumatizzata e disperata, come pure di un adolescente arrabbiato e disadattato. Se questo si verifica nella vostra famiglia, vi consiglio di seguire i passi di cui parlerò nei prossimi post.

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30. L’ANIMA INDACO E LA CRISI ESISTENZIALE

Innanzitutto, voi, come genitori, avete bisogno di capire l’anima del vostro Indaco adolescente. Gli Indaco sono esseri evoluti e le loro anime sono di una vibrazione più elevata e perciò più vicine della vostra alla vibrazione della Fonte Divina. In conseguenza di ciò, quando qualcosa non va bene o non funziona per loro, essi ne hanno un’intima comprensione o conoscenza. Potrebbero non essere in grado di esprimerlo chiaramente, ma la conoscenza è lì.

Questo è applicabile soprattutto alle regole, ai regolamenti e ad un modo di vivere che è predeterminato dalla società. L’anima Indaco si ribella alla limitazione e alla restrizione; cerca l’espressione della sua essenza come scintilla divina in libertà e gioia. Ciò che ottiene è spesso un sistema noioso ed opprimente chiamato “scuola”, che cerca di sopprimere tutto l’individualismo e fa sì che i ragazzi si conformino a schemi convenzionali di comportamento e di pensiero stabiliti. Questo è seguito dal “lavoro” o “carriera” in cui questi schemi sono cristallizzati in forme di sopravvivenza dove certe azioni vengono remunerate con il denaro. Bene, questo è il modo in cui il vostro teen-ager o adolescente Indaco vede la vostra vita, il vostro sistema educativo ed il mondo del lavoro.

Perché sì, davvero, l’adolescente Indaco vi guarda, guarda i suoi genitori, e la comunità, e vede gente che ha perso la propria libertà e passione, e vive vite abitudinarie e prive di stimoli basate sulla sopravvivenza tramite il guadagno di denaro. L’Indaco sa che questo NON è ciò che egli/ella è venuto a fare sul pianeta!

Alcuni Indaco hanno la forza di trovare il proprio sentiero verso la passione e l’espressione individuale, ma molti si sentono completamente intrappolati dal sistema e non vedono futuro per se stessi, ed è qui ha inizio la crisi esistenziale

Essi diventano depressi ed arrabbiati e possono cercare evasione nell’abuso d’alcool e droga. Alcuni rifiutano di andare a scuola o di trovare un lavoro. Per gli Indaco sta diventando sempre più comune starsene a casa da soli. In alcuni casi, questa non-partecipazione nella società è associata all’abuso di sostanze e alla ribellione, che produce una situazione profondamente infelice a casa, per tutti coloro che sono coinvolti.

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29. L’ADOLESCENTE INDACO

Spesso, ad un’età di circa 15 o 16 anni, il giovane dei nostri giorni, che in genere è un “Indaco”, può cadere in uno stato depressivo o di comportamento nevrotico ed iniziare a manifestare schemi di comportamento distruttivi o auto-distruttivi. Talvolta questi schemi possono essere rivolti solo verso l’interno, ma spesso possono anche focalizzarsi esternamente. In questo caso, le energie distruttive sono percepite e sperimentate dalla famiglia, e la pace e la stabilità della famiglia vengono sconvolte. In casi estremi, gli Indaco possono portare i loro schemi distruttivi nella collettività e diventare “casi problematici”.

Ci sono così tanti genitori profondamente afflitti, perché non possono contrastare questo comportamento distruttivo. Questo può includere la depressione, la malattia mentale, l’abuso di droga, il comportamento anti-sociale, la ribellione e persino la violenza. Molti di voi che sono genitori affabili ed amorevoli chiedono: “Perché è accaduto?” e “Che cosa abbiamo fatto di sbagliato?”

Spero con i prossimi post di rispondere ad alcune di queste domande e di darvi alcune linee guida su come gestire queste situazioni.

Intanto, per oggi metto online questo mio video dove fornisco alcuni consigli di carattere generale, a seguito di alcune osservazioni che i lettori mi hanno fatto.

A presto….

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CONSIGLI AI LETTORI

28. IL BAMBINO DI OGGI

Il Nuovo Millennio ci ha mostrato molte differenze tra i giovani di oggi e le persone più vecchie di generazioni passate. Queste differenze hanno creato confusione e difficoltà nelle relazioni tra genitori e figli, colleghi di lavoro più vecchi e più giovani, insegnanti e studenti, e così via. Dove possiamo iniziare a sanare una divisione che sul pianeta non è mai esistita prima? I nostri giovani stanno affrontando questioni molto reali di violenza e rabbia, dipendenze da sostanze stupefacenti, tendenze suicide e depressione. La maggior parte delle istituzioni non è riuscita a essere d’aiuto. Nelle nostre famiglie e scuole, osserviamo scoppi di rabbia esplosivi. Ci preoccupiamo di avere ambienti sicuri per i nostri figli e ci domandiamo se ci sia una soluzione. Molti stanno cominciando a imparare come amare i bambini in un modo nuovo che non solo aiuterà la Terra e i suoi cittadini a evolvere, ma favorirà anche un’atmosfera sicura e spirituale in cui i bambini del ventunesimo secolo prospereranno.

I nostri figli elaborano le informazioni in modo diverso da come lo hanno fatto gli adulti nel passato. Noi, che siamo stati programmati per essere pensatori lineari, abbiamo sempre risolto i problemi in una progressione lineare. Quando i giovani affrontano un problema, sperimentano i loro pensieri simultaneamente. Le informazioni provenienti da molte dimensioni entrano nella loro mente rapidamente e tutte insieme.

Perché è necessaria questa osservazione per capire come migliorare le nostre relazioni con i bambini di oggi e del futuro? La nostra consapevolezza e accettazione del modo in cui i bambini elaborano le informazioni non solo è utile e rasserenante per i nostri giovani, a volte può significare la differenza tra la vita e la morte.

Esaminiamo varie sfaccettature di una nuova specie che è arrivata sul pianeta… Con il cuore e la mente aperti verso questi bambini, troveremo molte strategie per migliorare i nostri sistemi educativi, i sistemi sanitari e le relazioni personali e famigliari. Quando diventeremo consapevoli di ciò che i nostri bambini sono venuti a insegnarci, riusciremo a chiarire il mistero dell’ascensione seguendo il loro esempio. Questo ci condurrà verso l’illuminazione e verso ambienti più sicuri, più amorevoli ed arricchenti per tutti.

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27. COSA POSSIAMO FARE NOI GENITORI

Cosa si può fare per i Bambini Indaco da una prospettiva comportamentale e genitoriale? Sebbene le esperienze e i consigli sono solo una modesta indicazione, che ogni persona e ogni famiglia può seguire o meno, vorrei condividere con voi un aspetto che è giusto evidenziare.

Molti genitori sopravvalutano la loro influenza sui bambini, che può servire a calmare o a tormentare il clima familiare. Oggigiorno molto del logorio dei genitori sta già confluendo nei vari gruppi di genitori e nelle famiglie in generale. Naturalmente io credo che, in quanto genitori, noi possiamo fare una differenza anche piuttosto grande.

Vi invito a leggere i seguenti punti base, messi a punto da persone con esperienza in rapporti con bambini Indaco; a me personalmente sono serviti molto per migliorare il rapporto con i miei figli.

Lista di dieci punti base – da considerare in ogni momento della giornata –

1. Trattate gli Indaco con rispetto. Onorate la loro presenza nella vostra famiglia.

2. Aiutateli a crearsi le soluzioni relative alle questioni di disciplina che li riguardano.

3. Offrite loro delle scelte, su qualunque cosa!

4. Non li sminuite, non fatelo mai!

5. Spiegate sempre perché fornite loro determinate istruzioni. Ascoltate voi stessi mentre date la spiegazione: suona stupida una del tipo “perché sì”… In tal caso, rivedete le vostre istruzioni e cambiatele. I bambini vi rispetteranno e vi aspetteranno. Ma se date loro ordini in maniera autoritaria e dittatoriale, ordini senza una buona e solida base, questi bambini vi distruggeranno. Non vi obbediranno e, per di più, vi faranno la lista di cosa c’è che non va nelle vostre richieste. Talvolta vi basterà una semplice spiegazione del tipo: “Perché se fai così oggi mi darai un aiuto, sono veramente stanco”. L’onestà la vincerà su tutto, come nessun’altra cosa. I bambini rifletteranno, e poi faranno quello che chiedete.

6. Fate di loro dei consoci, mentre li educate. Riflettete molto su questo aspetto!

7. Quando sono piccoli, spiegate loro tutto ciò che state facendo. Loro non capiranno le parole, ma la vostra consapevolezza e il rispetto che mostrate verso di loro saranno captati. E’ un grosso aiuto preparatorio per quando cominceranno a parlare.

8. Se insorgono dei grossi problemi, fateli sottoporre a dei test prima di dar loro dei farmaci che li drogano.

9. Fornite loro un sostegno in cui sia presente la componente della sicurezza. Evitate le critiche negative. Fate loro comprendere che li sostenete sempre nelle loro attività. Spesso vi stupiranno nel rispondere alle vostre condivisioni verbali. Poi, festeggiate insieme! Non forzateli a raggiungere dei risultati, lasciate invece che lo facciano col vostro incoraggiamento.

10. Non dite loro chi sono ora, o chi diventeranno poi; loro lo sanno meglio di voi. Lasciate che siano loro a decidere quali interessi nutrire. Non forzateli a svolgere professioni o affari di famiglia specifici solo perché rappresentano consuetudini che la vostra famiglia ha seguito per generazioni. Questo tipo di bambino non sarà assolutamente una persona che vi imiterà.

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26. DOTATI O PROBLEMATICI?

Cari tutti, oggi voglio segnalarvi questo interessante scritto, di Doreen Virtue Ph.D., per aiutarvi a comprendere meglio i Bambini della “nuova era”, e in modo particolare i Bambini Indaco. La prossima volta, invece, vi parlerò di “cosa possiamo fare noi genitori”.

Più sotto, inoltre, trovate un mio video dedicato al “liberarsi dalle credenze”.

Dotati o Problematici?

di Doreen Virtue, Ph. D.

Sappiamo che i Bambini Indaco nascono portando i loro doni divini bene in vista. Molti di loro sono filosofi in erba, che riflettono sul significato della vita e su come salvare il pianeta. Sono scienziati, inventori e artisti di talento a livello innato. Tuttavia la nostra società, che poggia ancora sulla vecchia energia, tende a sminuire i pregi dei Bambini Indaco.

Molti bambini dotati vengono scambiati per bambini con “disturbi dell’apprendimento” secondo la National Foundation for Gifted and Creative Children (Fondazione Nazionale per i Bambini Dotati e Creativi), un ente no profit e non settario il cui obiettivo principale è di reperire e aiutare questi preziosi bambini. Secondo il parere dei leader di questa organizzazione, «Molti bambini dotati vengono attualmente distrutti dal sistema dell’istruzione pubblica. Gran parte di loro sono falsamente identificati come bambini con DDAI. Nel frattempo è uscito, della stessa autrice (che è anche madre di due Indaco), un libro specifico dal titolo: The Care and Feeding of the Indigo Children (La cura e l’alimentazione dei Bambini Indaco) con presentazione a cura di Jan Tober, Hay House, Carlsbad, CA 2001. N.d.T.

Inoltre, molti genitori non sono coscienti che potenzialmente il loro figlio potrebbe essere dotato.» Gli studiosi della Fondazione hanno compilato la seguente lista per aiutarvi a capire se vostro figlio è dotato:

• E’ molto sensibile.

• Ha una quantità eccessiva di energia

• Si annoia facilmente, può sembrare che abbia un livello breve di attenzione.

• Ha bisogno di adulti emozionalmente stabili e sicuri intorno a sé.

• Fa resistenza all’autorità se non è democraticamente orientata.

• Ha modalità di apprendimento preferenziali, specialmente in lettura e in matematica.

• Può facilmente diventare frustrato/a perché ha delle grandi idee ma gli/le mancano risorse o persone che l’assistano nel realizzare questi compiti.

• Apprende a livello esplorativo e fa resistenza all’imparare le cose a memoria o solo ascoltando.

• Non riesce a stare seduto/a tranquillamente, a meno che non sia assorto/a in qualcosa che lo/la interessi.

• E’ molto sensibile: ha molte paure, come quella della morte o della perdita dei suoi cari.

• Se sperimenta il fallimento da piccolo/a può diventare rinunciatario/a e sviluppare blocchi dell’apprendimento permanenti.

Questa a me sembra la descrizione di un Bambino Indaco, e a voi?

La Fondazione concorda con le nostre ricerche, secondo cui «è possibile che i bambini dotati si ritirino in se stessi quando si sentono minacciati o esclusi, o che sacrifichino la loro creatività al fine di far parte del gruppo. Molti dei bambini che sottoponiamo ai nostri test dimostrano un alto quoziente di intelligenza, ma spesso sono anche vittime di una creatività “congelata”.»

Estratto dal libro: I Bambini Indaco di Lee Carroll e Jan Tober

LIBERARSI DALLE CREDENZE

25. ESEMPIO DI MEDITAZIONE GUIDATA PER BAMBINI

Oggi vi propongo un esempio di meditazione guidata che ho creato per bambini dagli 8 ai 14 anni. Questa meditazione può essere incisa su MP3 e fatta ascoltare per favorire il rilassamento e la meditazione nei vostri preziosi bambini:

Vai in un posto nella tua stanza dove puoi stare seduto e dove nessuno possa disturbarti per i prossimi 5 minuti, in modo da poterti rilassare. Ora Siediti, puoi farlo per terra, sul letto oppure sulla sedia, trova una posizione comoda e ascolta della musica calma e rilassante per aiutarti a rilassare ogni parte del tuo corpo.

Chiudi gli occhi e fai tre profondi respiri. Cerca di sentire il tuo corpo rilassato e leggero, come se fosse una piuma. Ogni parte del tuo corpo si rilassa, si rilassa e si rilassa… fino a quando, ti senti completamente sereno e tranquillo.

Ora pensa ad un luogo dove ti senti bene, un luogo di pace… Immagina di essere in quel luogo della natura, senti il rumore di quel luogo e assapora tutti i particolari di quella zona in cui ti senti al sicuro e ti trovi a tuo agio.

A questo punto dovresti sentirti molto bene, anche il tuo respiro è diventato più profondo, perché il tuo corpo adora quel luogo. Ora sei calmo e sereno. Puoi rimanere tutto il temo che vuoi in quel posto magico e puoi osservare i colori, sentire le fragranze profumate e puoi addirittura percepirne la sensazione sulla pelle.

… Quando sei colmo di Pace e di serenità dentro di te e in tutto il tuo corpo, puoi di nuovo aprire gli occhi e ritornare a percepire il tuo corpo, dove sei seduto e la stanza in cui sei.

Buona giornata!

24. MEDITAZIONE PER I BAMBINI

I bambini possono esprimere al meglio le proprie potenzialità attraverso la meditazione, che sviluppa concentrazione, rilassamento e incoraggia lo sviluppo personale e spirituale…

Quali sono le forme della meditazione per bambini? La meditazione col corpo usando le tecniche della respirazione, del rilassamento, del modellaggio dell’argilla.

La meditazione attraverso la presa di contatto con le emozioni con l’ausilio di un brano musicale, di un testo poetico, della pittura.

La meditazione che calma la mente attraverso la coloritura di mandala.

La sostanza dell’atto meditativo, nel bambino come nell’adulto, è costituita dal gesto dell’abbandonare… ogni pensiero, ogni emozione, ogni sensazione, prima vissuti consapevolmente sono poi abbandonati. Non si seguono i pensieri, né le emozioni, né le sensazioni, ma si porta la propria consapevolezza su ciò che si sta vivendo nel presente: sul corpo, sull’argilla, sul mandala. Naturalmente la nostra mente si distrae in continuazione, ma questo è normale e non è rilevante: ciò che invece è importante è che noi torniamo, incessantemente, al presente. Quel tornare è l’atto puro del meditare, dell’abbandonare, del lasciare che la vita si manifesti così com’è.

Contattare il proprio sé corporeo attraverso il rilassamento è un aspetto della meditazione; il rilassamento porta all’allontanamento delle tensioni dal corpo, calma la mente, porta il bambino a prendere coscienza di essere corpo: egli percepisce il proprio corpo nella stasi, lo sente nelle sue parti e nella sua totalità sotto forma di pesantezza. Sebbene infatti tutte le nostre azioni le attuiamo col corpo, non abbiamo coscienza di esso se non quando ci manda segni inequivocabili di stanchezza o malessere. Il rilassamento corporeo permette al bambino, inoltre, di sperimentare la calma della mente, l’assenza di pensieri; egli pertanto inizia a prendere coscienza del proprio sé mentale, dei suoi contenuti, i pensieri, e di come gestirli e lasciarli fluire.

I ritmi del proprio corpo portano il bambino a prendere coscienza che tutta la vita, nostra e dell’Universo, è regolata da ritmi: quello del sonno e della veglia, del giorno e della notte, dell’alternarsi delle stagioni, della nascita e della morte, del dolore e della gioia… Meditare colorando un mandala, porta al centro del sé, equilibra e calma la mente; oppure lavorare la creta, in silenzio, senza obiettivi da raggiungere se non il piacere di manipolare, abitua il bambino a stare nel presente, nella cosa che fa in quel momento, senza un prima e senza un dopo. La mente a poco a poco si cheta, i pensieri si indeboliscono e il bambino non li segue, essi non lo strattonano più di qua e di là. Ancora una volta egli acquista consapevolezza che la mente si può trascendere e che la quiete è un’esperienza piacevole a cui desidererà tornare…

Recupera il ritmo naturale della giornata dove si alternano momenti di attività e momenti di sosta. La meditazione introduce una pausa nelle azioni ininterrotte del quotidiano; porta un momento di silenzio e di stasi e il bambino impara a stare in quel silenzio e in quella stasi e ne intuisce la necessità. Col tempo aumenteranno i momenti in cui saprà stare da solo per dedicarsi ad attività che calmano la mente: pittura e coloritura, modellaggio, ritaglio…

Come il corpo ha bisogno del sonno dopo la veglia, così la giornata ha bisogno dei momenti del “fare” e dei momenti dello “stare”.

La prossima settimana vi indicherò un esempio di meditazione guidata per i bambini.

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