Abbiamo stabilito quindi che le convinzioni, positive o negative che siano, definiscono il perimetro del nostro credere e vivono con noi nel nostro essere. Se negative, ci bloccano e ci impediscono di farci divenire la persona che vorremmo essere, condizionando completamente il modo in cui interpretiamo eventi e situazioni. Per questo motivo non c’è da stupirsi se ci troviamo alle prese con un corpo sofferente, a svolgere lavori che non ci piacciono, a frequentare persone che non fanno per noi, a sposare la persona sbagliata, insomma a vivere una vita che non ci soddisfa e che ci rende infelici. Ma dove risiedono esattamente queste convinzioni? Su quale parte del nostro essere dobbiamo intervenire per riconoscerle e “stanarle”? Le convinzioni sono radicate in noi su più livelli. I livelli di convinzione su cui costruiamo tutte le nostre certezze, e tutto ciò in cui consapevolmente o inconsapevolmente crediamo.
Vianna Stibal nel suo libro Theta Healing ha scoperto che sono quattro:
Il primo livello di convinzioni è quello del sub-conscio, dell’adesso, di questa vita, di tutte le cose che abbiamo udito nello stato fetale, di tutte le cose che ci sono state dette da bambini dai nostri insegnanti, come ad esempio: “è intelligente ma potrebbe fare di più” o “lascia stare non toccare niente che rompi tutto” oppure “sei sempre il solito combina guai”. Frasi che ci sentiamo ripetere sin da quando eravamo piccoli e che vengono registrate continuamente e impresse nella nostra memoria cellulare.
Il secondo livello di convinzioni è quello genetico, passato a noi dai nostri genitori e a loro, dai loro genitori, e così via. Possono anche essere credenze dei nostri avi vissuti in tempi e culture molto distanti da noi e che magari non sentiamo appartenerci direttamente. La cosa interessante è che anche noi stiamo aggiungendo a livello genetico, le convinzioni vissute e maturate in questa vita e le trasmetteremo alle nostre generazioni future.
Il terzo livello di convinzioni è quello storico. Si tratta di memorie di vite passate sedimentate nel tempo e di “esperienze” di coscienze collettive; frammenti che rimangono memorizzati nel nostro DNA e che continuiamo a portarci dietro vita dopo vita.
Il quarto livello di convinzioni è quello dell’anima, ed è il livello più profondo. Questo livello racchiude tutto ciò che una persona è.
Dobbiamo tener presente il fatto che la nostra anima è in continua evoluzione e apprende continuamente in ogni istante della nostra vita, quindi è possibile che giorno dopo giorno, essa crei convinzioni basate su esperienze del tipo: “io non merito, non sono degno di… ecc.” Queste sono convinzioni estremamente diffuse e anche estremamente limitanti, soprattutto considerando che le convinzioni presenti su uno, oppure tutti e quattro i livelli, influenzano tangibilmente le nostre scelte, quindi la nostra vita.
Ci sentiamo degni di essere in salute? Desideriamo vivere in salute ma allo stesso tempo ci preoccupiamo per qualsiasi malessere? Ecco, forse crediamo che il nostro corpo debba passare attraverso la malattia perché così è accaduto ai nostri genitori. Oppure perché ci hanno insegnato a considerare il nostro corpo come una macchina che prima o poi deve sostituire i suoi pezzi per poter vivere a lungo.
Ma qualunque sia la risposta, attireremo a noi quello che crediamo sia vero. Forse abbiamo chiuso le porte al benessere psicofisico con le nostre convinzioni limitanti e i nostri pensieri negativi.
Continua..
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