I bambini possono esprimere al meglio le proprie potenzialità attraverso la meditazione, che sviluppa concentrazione, rilassamento e incoraggia lo sviluppo personale e spirituale…
Quali sono le forme della meditazione per bambini? La meditazione col corpo usando le tecniche della respirazione, del rilassamento, del modellaggio dell’argilla.
La meditazione attraverso la presa di contatto con le emozioni con l’ausilio di un brano musicale, di un testo poetico, della pittura.
La meditazione che calma la mente attraverso la coloritura di mandala.
La sostanza dell’atto meditativo, nel bambino come nell’adulto, è costituita dal gesto dell’abbandonare… ogni pensiero, ogni emozione, ogni sensazione, prima vissuti consapevolmente sono poi abbandonati. Non si seguono i pensieri, né le emozioni, né le sensazioni, ma si porta la propria consapevolezza su ciò che si sta vivendo nel presente: sul corpo, sull’argilla, sul mandala. Naturalmente la nostra mente si distrae in continuazione, ma questo è normale e non è rilevante: ciò che invece è importante è che noi torniamo, incessantemente, al presente. Quel tornare è l’atto puro del meditare, dell’abbandonare, del lasciare che la vita si manifesti così com’è.
Contattare il proprio sé corporeo attraverso il rilassamento è un aspetto della meditazione; il rilassamento porta all’allontanamento delle tensioni dal corpo, calma la mente, porta il bambino a prendere coscienza di essere corpo: egli percepisce il proprio corpo nella stasi, lo sente nelle sue parti e nella sua totalità sotto forma di pesantezza. Sebbene infatti tutte le nostre azioni le attuiamo col corpo, non abbiamo coscienza di esso se non quando ci manda segni inequivocabili di stanchezza o malessere. Il rilassamento corporeo permette al bambino, inoltre, di sperimentare la calma della mente, l’assenza di pensieri; egli pertanto inizia a prendere coscienza del proprio sé mentale, dei suoi contenuti, i pensieri, e di come gestirli e lasciarli fluire.
I ritmi del proprio corpo portano il bambino a prendere coscienza che tutta la vita, nostra e dell’Universo, è regolata da ritmi: quello del sonno e della veglia, del giorno e della notte, dell’alternarsi delle stagioni, della nascita e della morte, del dolore e della gioia… Meditare colorando un mandala, porta al centro del sé, equilibra e calma la mente; oppure lavorare la creta, in silenzio, senza obiettivi da raggiungere se non il piacere di manipolare, abitua il bambino a stare nel presente, nella cosa che fa in quel momento, senza un prima e senza un dopo. La mente a poco a poco si cheta, i pensieri si indeboliscono e il bambino non li segue, essi non lo strattonano più di qua e di là. Ancora una volta egli acquista consapevolezza che la mente si può trascendere e che la quiete è un’esperienza piacevole a cui desidererà tornare…
Recupera il ritmo naturale della giornata dove si alternano momenti di attività e momenti di sosta. La meditazione introduce una pausa nelle azioni ininterrotte del quotidiano; porta un momento di silenzio e di stasi e il bambino impara a stare in quel silenzio e in quella stasi e ne intuisce la necessità. Col tempo aumenteranno i momenti in cui saprà stare da solo per dedicarsi ad attività che calmano la mente: pittura e coloritura, modellaggio, ritaglio…
Come il corpo ha bisogno del sonno dopo la veglia, così la giornata ha bisogno dei momenti del “fare” e dei momenti dello “stare”.
La prossima settimana vi indicherò un esempio di meditazione guidata per i bambini.
Continua..