IL TARTARO
Il tartaro si forma dalla placca dentale, che ininterrottamente, giorno e notte, preme verso l’esterno dalla cavità dentale e che rappresenta l’eliminazione di acidi dal corpo. Questa placca, insieme all’acido acetico che viene dai dolci, neutralizzato dal calcio dei denti forma, strato dopo strato, il tartaro.
Il tartaro è acido con un pH tra 4 e 5, ed è formato da acidi di diversa provenienza con sottrazione di oligoelementi e sali minerali basici. Quindi il tartaro non sopporta un ambiente basico con pH 8-8,5: nel tal caso si stacca e scioglie. Esiste un solo rimedio, ed è quello di una igiene orale basica.
CANDIDA, CELIACHIA, ALLERGIE
Le micosi, le infezioni da funghi che colpiscono la persona malata, vivono in un ambiente acido di pH tra 4 e 6. Dermatomicosi e micosi del piede, unghie, sangue e vagina prolificano in ambiente acido. Con funghi parassiti possono espellere veleni del metabolismo come acetaldeide e aflatossine che possono provocare danni seri anche a funzioni cerebrali e nervose.
Alcalinizzando correttamente il corpo, dalla pelle, alla vagina, agli intestini, i funghi cessano di creare problemi. Lavande vaginali, bidet, bagni, pediluvi e clisteri basici, eliminano alla radice i funghi facendoli tornare al loro posto.
NON MALATTIE MA PROVVIDENZIALI SCORIE IN USCITA
I classici sintomi che la medicina classifica come “malattie”, sono di solito tentativi sensati e perfetti della Natura messi in atto dal corpo per guarire!
“Dovunque debba uscire qualcosa, lì il corpo ha un orifizio. E se qualcosa deve uscire lì dove il corpo non ha l’orifizio, allora fanne uno tu”, usava dire Paracelso. L’ulcera nella gamba e le emorroidi, come visto, rappresentano due banali esempi di come il corpo lavora per cercare di far uscire gli acidi e le tossine. Il processo di guarigione va dal basso verso l’alto, da dentro verso fuori.
NESSUNA GUARIGIONE HA LUOGO SE PRIMA NON CI DETOSSIFICHIAMO E NON CI DEACIDIFICHIAMO
La neutralizzazione di tutti gli acidi che si formano nell’organismo è un processo assolutamente indispensabile, perché grazie a esso si toglie agli acidi la loro tossica e corrosiva aggressività. Non vi può essere guarigione se prima l’organismo umano non si detossifica e deacidifica. L’acido deve venire neutralizzato da un sale minerale.
JOHANNA QUAAS NON HA QUESTI PROBLEMI, E LA SUA DIETA È DI SICURO NON-OSTRUENTE
Per esempio, l’acido urico con il calcio diventa urato di calcio, l’acido ossalico con calcio diventa ossalato di calcio, e l’acido solforico diventa solfato di calcio. Questi sali neutri abbandonano un corpo sano, attraverso reni, intestino e pelle. Se l’organismo è indebolito non escono dal corpo e si depositano causando calcificazioni improprie, tipo calcoli, artrosi, scogliosi, irrigidimenti muscolari.
Un problema che di sicuro non riguarda Johanna Quaas, l’atleta tedesca che sta sbalordendo il mondo. L’atleta alla quale non serve nemmeno chiedere quale sia la sua dieta. L’atleta che a 86 anni sa volteggiare sulle parallele meglio delle colleghe ventenni!
CINQUE PUNTI CHIAVE
In conclusione, la prima regola è modificare lo stile di vita in meglio. In che modo?
a) Alimentazione sana e umana, basata su alimenti crudi di origine vegetale, mangiati nelle corrette sequenze e combinazioni.
b) Bere acqua leggera lontano dai pasti aiuterà l’organismo a lavare via gli acidi e le tossine.
c) Muovere giornalmente il corpo con sapienza e intelligenza, senza esagerare, senza produrre acidi inutili e gratuiti.
d) Respirare profondamente a pieni polmoni per arricchire il sangue di ossigeno.
e) Pensare, sentire e volere sono le tre forze dell’anima che andrebbero assolutamente riequilibrate. Nella società di oggi, forse la cosa più difficile è proprio avere dei pensieri nobili, ai quali agganciare una emozione e compiere un’azione corretta.
GLI ALIMENTI ALCALINIZZANTI
Quali sono gli alimenti basici o alcalinizzanti?
Tutti gli alimenti crudi di origine vegetale, dopo il metabolismo liberano nell’intestino tenue ceneri basiche, quindi il risultato finale è una alcalinizzazione dell’organismo. Si parla dunque non di alimenti alcalini ma di alimenti alcalinizzanti, cose ben diverse.
Carni e latticini sono alcalini in partenza, ma acidificanti all’arrivo. Il limone è acido in partenza ma alcalinizzante verso il traguardo finale.
Tutti questi alimenti, forniscono quei minerali colloidali importantissimi per nutrire cellule e organi, e per neutralizzare gli acidi in eccesso.
ATTENZIONE A COTTURE ECCESSIVE E PROLUNGATE
La cottura, ogni tipo di cottura, snatura questi minerali facendoli diventare inorganici e quindi di difficilissima assimilazione. Viceversa, tutte le proteine di origine animale (carne, pesce, uova, latticini), gli zuccheri, i cereali sono profondamente acidificanti (acido urico e sali urici, acido acetico e sali acetici, acido lattico).
Una alimentazione sana, lo ribadiamo in piena condivisione con Peter Jentschura e ancor di più con Marcello Pamio, che saluto con simpatia e che non ha bisogno di lezioni, dovrebbe consistere nell’80% di cibi alcalinizzanti e per il 20% di cibi acidificanti…
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