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101. BRUCIORE, ACIDITÀ, DIGESTIONE – PARTE 1

101. BRUCIORE, ACIDITÀ, DIGESTIONE – PARTE 1

Il problema dei bruciori di stomaco è di importanza estrema. A volte appare sotto diverse vesti, come gonfiore, pesantezza, magrezza, emicrania, ma anche come ileite, colite, rettocolite, vasculite, epatite, nefrite. 

Ogni volta che si parte male con la digestione, si finisce per andare incontro a mille complicazioni che conducono alla costipazione, alla stitichezza, alle irritazioni, alle infiammazioni, alle ulcerazioni e ai tumori. Cercherò pertanto di fare una tesina importante e completa come non mai sulla digestione.

Il surriscaldamento gastrointestinale è causato dall’alternarsi patologico di putrefazioni e fermentazioni

L’acidità di stomaco non è effetto dell’eccessiva secrezione acida della mucosa stomacale, come afferma spesso la medicina, bensì è l’acidificazione degli alimenti maldigeriti.
Sono le putrefazioni e le fermentazioni malsane a creare surriscaldamento del tubo gastrointestinale e congestione sanguigna ventrale.
La prova di questo si ha nel fatto che chi soffre di acidità, bruciori e gastriti rivela nel contempo anemia periferica, a livello di epidermide e a livello di estremità costantemente fredde.

Alimentazione irrazionale, stress e respirazione corta, i maggiori imputati

Le cause principali di acidità e di bruciori allo stomaco sono date sia dall’alimentazione innaturale e irrazionale a cui si è sottoposto per anni l’apparato digerente, che da fattori comportamentali ed emozionali.
Eccessivo lavoro intellettuale, mancanza d’aria pura e respirazione carente, tensione nervosa e mancanza di esercizio fisico, sono tutte importanti concause.

Agrumi, insalata verde, carote e mandorle, ovvero gli alimenti sugli scudi

Sopprimere le cause ora accennate è il primo passo importante da fare.
L’obiettivo è quello di ripristinare le funzioni della pelle e decongestionare le viscere, dato che le malattie dell’apparato digerente si curano meglio dal fuori che dal di dentro.
Frutta cruda, inclusi limoni e arance a prima colazione, insalata verde e carote, avocado e mandorle dolci, formano il gruppo alimentare ideale per questi casi.

Si può arrivare al crudo anche gradualmente, passandoci tramite uno-due giorni di verdure cotte

Alcuni stomaci sono troppo irritati per sopportare il crudo?
Allora si parte dalle mele cotte e dalla verdura cotta al vapore, per arrivare velocemente al tutto-crudo.
Nella terapeutica lezaetiana, il ricorso al cataplasma di fango, da applicare sul petto durante la notte, fa parte delle regole, ed è inteso a coadiuvare e lenire la situazione in caso di grande sofferenza.

Fare soprattutto attenzione alle cose da non fare

L’uso di antiacidi e di medicine da banco è altamente sconsigliato, in quanto smorza temporaneamente il sintomo e nasconde i problemi reali che stanno all’origine dei bruciori.
Porre attenzione alle cose da non fare, più che a quelle da fare, le quali potrebbero ridursi anche al semplice bere dell’acqua e limone, e al digiuno totale per uno o due giorni.
Evitare assolutamente caffè, the, cacao, cioccolata, bevande calde, cibi caldi.
Evitare bevande gassate e acque brillanti.
Evitare rigorosamente aria viziata e tabacco.
Evitare antibiotici, steroidi, antinfiammatori, antidolorifici, antidepressivi e farmaci in genere.
Evitare situazioni stressanti e prenderla facile con le preoccupazioni.
Dormire con triplo cuscino o comunque elevare la parte alta del materasso.

L’importanza dell’equilibrio acido-basico lungo l’intero circuito gastrointestinale

Importantissimo poi mantenere nel corpo una situazione di equilibrio acido-basico, e pochi sanno comprendere questo delicato meccanismo.
La scala acido-alcalina va dallo 0 (estremamente acido) al 14 (estremamente alcalino), col neutro al punto 7.
Ogni punto in più o in meno equivale a un incremento di 100 volte, per cui l’acidità di un pH a livello 5 è 100 volte più alta dell’acidità di un pH a livello 6.
Il sangue umano, è un sangue inequivocabilmente fruttariano, e quindi leggermente alcalino, compreso tra il 7.30 e il 7.45 (non acido come quello degli animali carnivori e onnivori, che sta tra il 6 e il 7).
Lo stomaco però deve essere acido a livello pH 1.00-2.00.

Il pH, o potenziale Hidrogenium, un dato fondamentale per capire i meccanismi vitali del corpo

Le sostanze sono definite acide quando, in soluzione liquida, tendono a liberare ioni idrogeno (H+, cioè protoni, ovvero particelle di carica elettrica positiva), mentre sono definite basiche o alcali quando assorbono ioni H+ per formare il gruppo ossidrile OH-, che è un anione, ossia una molecola che ha acquistato una carica negativa.
L’organismo umano ha una precisa necessità di mantenere il pH entro limiti molto stretti perché i metabolismi e gli scambi biochimici sono regolati da enzimi che dipendono dal pH, e anche da esigenze di tipo elettromagnetico.

Alimenti alcalini in partenza che diventano acidificanti (carni e latticini), e altri acidognoli in partenza che diventano alcalinizzanti (agrumi e frutta)

L’acidità e l’alcalinità di un cibo non si valuta sul suo valore di partenza, ma sugli effetti acidificanti o alcalinizzanti delle sue ceneri a livello di zona di assorbimento duodenale.
Ad esempio latticini e carni sono cibi dal sapore alcalino in partenza, ma dopo la digestione rilasciano ceneri fortemente acide, ed è per questo che sono classificati tra i peggiori acidificanti del sangue.
Al contrario la frutta e la verdura, essendo tutte acidognole al gusto, diventano alcalinizzanti del sangue a livello di ceneri rilasciate in zona duodenale.
I cibi più alcalinizzanti sono per l’appunto limoni, arance e agrumi, che sono in partenza acidi.
L’acqua purissima, come quella distillata, ha un valore pH di 7.00, corrispondente alla perfetta neutralità.

I gravi errori del mangiare moderno, inclusa la pessima Dieta Mediterranea

L’errore grave della diete odierne è che abbondano in carne, pesce, uova e latticini, che sono alcalini in partenza ma rilasciano ceneri superacide.
E abbondano pure in pane, pasta, pizza, cibi cotti, riso bianco stracotto, cereali cotti, sale, caffè, the, vini, alcolici, cacao, farmaci, vaccini, tutte sostanze che acidificano più o meno pesantemente il sangue.
La tipica dieta di un fast-food o comunque di un panino con formaggio, prosciutto e foglia di insalata, più lattina di coca-cola o simili, è un autentico disastro, un insidioso attentato alla salute.

I panini male-imbottiti, i sandwich dei fast-food e le pizze formaggiate, più che cibi, sono dei veri attentati alla salute

Pane, prosciutto, formaggio e il sale che contengono sono tutti acidificanti.
La cola è acidissima e corrosiva, quasi scarnificante, per cui la misera foglia di insalata alcalina viene annientata in un attimo.
Non cambia di molto se ci prendiamo una pizza con tanti formaggi, e magari pure con salamini o acciughe e frutti di mare, con cola o birra al seguito.
Un suicidarsi lentamente a tavola.
Assai diverso invece se la pizza è sottile, niente formaggio, niente proteine e grassi animali, ma tanto avocado, pomodoro, funghi, cipolla, peperoni, olive, melanzane, patate, rucola (con le verdure possibilmente aggiunte non a inizio ma a metà cottura).

Sbagliare cibo significa avvelenarsi due volte

I cibi sbagliati fanno doppio danno.
Primo, acidificano il sangue (sballando tutti i pH consequenziali delle fasi digestiva-assimilativa-evacuativa).
Secondo, tolgono spazio al nostro cibo fruttariano elettivo e alcalinizzante che è la frutta e la verdura allo stato tendenzialmente crudo.
Manco farlo apposta, lo stress del lavoro, l’impegno dello studio, le tensioni della vita moderna, la scarsa attività fisica, la respirazione corta e non rilassata, gli stimoli sessuali frenati e incanalati e sublimati, diventano tutti fattori di ulteriori acidificazioni.
Come dire che gli stressors acidificano e i meliors alcalinizzano.

I maschi e le acidificazioni senza scampo

Noi Adami, mangiando male, o magari vivendo una vita perennemente sotto pressione, studiando e lavorando troppo, facendo troppo sport agonistico, prendendo troppi voli aerei con tensioni relative, accumulando troppi stimoli sessuali che aumentano il nostro testosterone, impedendo alle influenze stagionali di fare il loro corso e troncandole con farmaci e vaccini, depauperiamo la miniera di minerale antiacido che è la nostra chioma, e provochiamo la caduta progressiva dei capelli o il loro imbiancamento precoce.

Le mestruazioni che salvano le giovani donne

Nella donna giovane questo non succede, perché l’accumulo acido viene smaltito mensilmente col ciclo mestruale.
Non a caso le femmine, prima del ciclo risultano intrattabili e inavvicinabili.
Chiaro poi che, se la donna si comporta da crudista vegana, non ha bisogno nemmeno delle mestruazioni, e le bastano le vampate di calore per purificarsi.

Le donne in menopausa, i capelli cadenti e le vampate di calore

Anche le femmine diventano soggette alla caduta dei capelli in fase di menopausa, quando viene a mancare loscarico delle tossine acide accumulate.
Ma pure qui la natura le può preservare mediante le cosiddette vampate di calore, che sono da considerarsi un ennesimo regalo ad Eva da parte del Creatore, oppure uno stratagemma evolutivo utile a sostituire le mestruazioni.
La controprova sta nel fatto che le vampate avvengono verso le 18.30, solo 30 minuti prima di uno dei massimi picchi di flusso acido-corporeo, che avviene esattamente alle 19 di ogni giorno.

(Continua)..

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