La tiroide gioca sempre un ruolo chiave e i medici, pur sfoggiando sempre una conoscenza impeccabile e dettagliata del sistema ormonale e dei meccanismi delicatissimi e cangianti che lo regolano, continuano a farne di cotte e di crude. Continuano a proporre le solite soluzioni farmacologiche, inefficaci, provvisorie e dopanti, tenendo sempre in mente la magica arma di riserva, l’arma decisiva e inappellabile della rimozione drastica della ghiandola mal funzionante, accusata di andare contro il corpo, e di essere la causa di tutti i problemi. E’ ormai uno schema fisso e classico, questo passaggio dal farmaco al bisturi.
Ghiandole e funzioni
Se il fabbricante ci ha dotati di certe ghiandole, non ce le ha fornite certamente come optional o come accessorio voluttuario, ma perché dotate di funzioni ben precise. Esse hanno infatti il compito di secernere speciali sostanze chiamate ormoni, che servono a regolare l’armonia, l’equilibrio e l’efficienza dell’intero organismo. In particolare, le ghiandole servono a distruggere ed eliminare le sostanze estranee, per cui sono parte integrante del sistema immunitario.
Ad esempio il fegato, ghiandola-organo basilare, filtra i prodotti della digestione e ne ritiene le impurità, espellendole con la bile della cistifellea.
La milza filtra il sangue e ne ritiene (fin che può) gli antibiotici e i veleni dei farmaci e dei vaccini (come dimostra la basilare spia dell’iride).
Le tonsille, autentiche sentinelle sanguigne, distruggono pure le sostanze estranee ed anche quelle di provenienza interna.
La tiroide poi fa parte del magico asse ipotalamo-pineale-ipofisi-tiroide-timo-fegato-pancreas-adrenali-sessuali, con funzioni regolatrici della temperatura corporea, della crescita, del metabolismo, dell’equilibrio acido-alcalino.
Tocchi una cosa, e crei decine di contraccolpi imprevisti nei dintorni. Le anormalità nei valori e nella funzionalità delle varie ghiandole sono in diretta dipendenza delle funzioni gastrointestinali, delle funzioni respiratorie ed epidermiche (sole e attività aerobica), nonché dellacongiuntura psicologica, emotiva e spirituale del soggetto in questione.
Quando le ghiandole non c’entrano
Trattasi dunque di squilibri da risolversi all’infuori delle ghiandole, e non agendo localmente sulle medesime. Classico il caso del diabete imputato a disfunzioni pancreatiche inesistenti, quando invece è la viscosità e la lenta fluidità del sangue a impedire l’arrivo in tempo del tampone insulinico.
Agire a monte significherebbe però andare non più sullo specifico ma sul vago, sul comportamento, sulla dieta, tutte cose che non implicano prescrizioni farmacologiche o interventi, per cui non generano danaro sonante per l’apparato industriale farmacologico-ospedaliero.
La tiroide e lo iodio
La tiroide è formata da follicoli le cui pareti sono costituite da un epitelio cilindrico (cellule follicolari) il cui lume è riempito di materiale colloide, contenente una sostanza proteica chiamata tireoglobulina. La sintesi degli ormoni tiroidei avviene nelle cellule follicolari e richiede presenza di iodio organicato e di tireoglobulina.
Lo iodio si prende giornalmente col cibo sottoforma di iodina, nella misura di circa 150 microgrammi al giorno. La scarsezza di iodio può portare a gravi forme di insufficienza tiroidea, a carenze di sviluppo e persino al cretinismo vero e proprio. Attenzione però a non esagerare coi cibi carichi di iodio, visto che pure l’eccesso produce gravi danni.
Cibi naturali contenenti iodio organicato ed assimilabile
Foglie di rapa – 0,076 mg per 100 grammi di prodotto
Zucca estiva – 0,062
Anguria – 0,040
Cetriolo – 0,037
Spinaci crudi – 0,036
Asparagi – 0,030
Rape e bietole – 0,025
Mirtilli – 0,020
Arachidi – 0,020
Fragole – 0,019
Peperoni verdi dolci – 0,019
Carciofi – 0,018
Melanzane – 0,017
Pesche – 0,016
Seguono via via cavoli, cipolla, lattuga, banana, carota, patata, patata dolce, sedano, fico, susina, ecc.
Chiaramente le alghe secche sono strapiene esageratamente di iodio, ed è meglio evitarle.
La sintesi degli ormoni T4 e T3
Nelle cellule follicolari lo iodio viene ossidato ed incorporato nei residui tirosinici della tireoglobulina. Questaiodazione porta alla formazione della monoiodotirosina (MIT) e della diodotirosina (DIT). Due molecole di DIT accoppiate formano una molecola di T4 (tetraiodotironina), mentre una molecola di DIT accoppiata a una di MIT dà luogo a una molecola di T3 (triiodotironina).
Le interconnessioni ormonali tra ipotalamo, ipofisi e tiroide
La sintesi degli ormoni tiroidei T4 e T3 viene poi controllata dal TSH (thyroid stimulating hormone) emesso dallaipofisi, che si lega suo specifico recettore TSHr situato sulla superficie delle cellule follicolari. La secrezione del TSH è a sua volta regolata dal TRH (thyroid releasing hormone) originato dalla tirotropina dell’ipotalamo.
Gli ormoni tiroidei circolanti inibiscono e regolano il flusso di TSH e TRH grazie a un meccanismo diautoregolazione negativa che permette di mantenere adeguati ormoni tiroidei T4 e T3 in circolo, col T3 a rappresentare la forma attiva ed operazionale dell’ormone tiroideo.
Le proteine coinvolte, i valori standard di FT4 e di FT3, il legame T3r-Tree
Le principali proteine coinvolte nella circolazione degli ormoni tiroidei sono la thyroxine binding globulin (TBG) sintetizzata nel fegato, la transtiretina o thyroxine binding prealbumin (TPBA), e l’albumina. Solo lo 0,04% della T4 e lo 0,4% della T3 circolano in forma libera, e sono responsabili dell’attività ormonale sottoforma di FT4 (free tetraiodothyronine), con valori normali di 6-16.0 pg/mL (picogrammi per millilitro di sangue), e di FT3 (free triiodothyronine), con valori 2.3-5.8 pg/mL.
Gli ormoni tiroidei sono trasportati all’interno delle cellule, dove la T4 viene convertita in T3 dall’enzima penta-desiodasi. Il recettore della T3 (chiamato T3r) ha una porzione che lega sequenze di Dna col TREE (thyroid hormone responsive element).
Ed è proprio il legame T3r-TREE a causare l’aumento o la diminuzione della velocità di trascrizione di geni specifici, l’incremento o il decremento della velocità di movimento, dell’intensità o del rallentamento della vita.
Uno squilibrio chiamato tiroidite
Ed è così che si arriva alle varie tiroiditi congenite, autoimmuni, iatrogene, da radiazioni, da infiammazioni, da lesioni vascolari, da neoplasie, e alle tipologie ipertiroidee di Basedow (o di Graves), o a quelle ipotiroidee di Hashimoto, di Riedel e di De Quervain, dai casi Basedow che si trasformano in casi Hashimoto dopo le cure farmacologiche a base di radio-iodio e di cortisone.
L’azzardo di intervenire su equilibri delicati e complessi
Insomma, quando si comincia a non credere nell’equilibrio, e quando si cominciano a mettere le mani sui valori, sulle secrezioni e sui recettori, sugli ormoni e sui contro-ormoni, si sa qualcosa sul punto di partenza, ma poco o niente su quello di arrivo.
Abbiamo parlato di ormoni tiroidei, e non dobbiamo scordare che ci sono pure gli anti-ormoni. I principali antigeni tiroidei sono la tireoglobulina (TG), la perossidasi o thyroid per ossidasi (TPO), il recettore TSHr, e gli stessi ormoni tiroidei T3 e T4.
Gli ormoni tiroidei e l’aumento del metabolismo
Gli ormoni tiroidei causano un aumento del metabolismo (aumento produzione calore e aumento consumo di ossigeno) grazie all’incremento di attività della pompa sodio-potassio (ATP dipendente), all’aumento attività dei recettori beta-andrenergici a livello cardiaco, all’aumento del muscolo scheletrico e del tessuto adiposo (che amplifica l’azione delle catecolamine con meccanismi post-recettoriali), all’aumento della motilità intestinale, all’aumento della gluconeogenesi ossea ed epatica, all’aumentato assorbimento intestinale del glucosio, e all’aumento della lipolisi da parte degli stimolati recettori epatici nei confronti del colesterolo LDL.
La tiroide sballata non è un dente da togliere
Ogni donna è ovviamente libera di credere a chi vuole, di fidarsi di chi vuole. Ogni donna è libera di mettersi nelle mani di chi preferisce, e di prendersi tutti gli Eutirox che le vengono prescritti, o di farsi asportare quello che ritiene più opportuno. Non siamo in concorrenza con nessuno. Vogliamo solo informare che esistono alternative validissime e risolventi alla visuale medica.
La tiroide sballata non è un dente da togliere o da otturare, ma uno strumento nobile del corpo da capire, da riequilibrare, da sottoporre ad auto-taratura automatica. Taratura che nessuno al mondo, specialista o Nobel, è in grado di realizzare, se si eccettua il sistema immunitario.
I valori ballerini non sono opera di Belzebù
Le disfunzioni, i sovvertimenti dei valori non sono arrivati a caso, per colpa di Belzebù o di Chernobyl, ma per anni di macroscopici errori di percorso. Anni di mala-alimentazione iper-proteica ed iper-grassa, iper-cotta ed iper-salata, iper-congelata e iper-zuccherata, iper-vinicizzata e iper-caffeinata.
Anni di attività frenetica, condotta in stato di leucocitosi, di surriscaldamento intestinale e di accelerazione cardiaca, sempre in eclatante carenza di vitamine, minerali, enzimi ed ormoni naturali, con goffi tentativi di correzioni integratrici mineral-vitaminiche-ormonali. Sempre in patologica carenza di succo vitale, di inuline e di insuline verdi, di acqua biologica, di fibre e di fitonutrienti naturali.
Il tempo degli interrogativi
Quando poi i nodi vengono al pettine, allora affiorano gli interrogativi. E se i vegani avessero ragione?
E se il vero carburante umano stesse proprio nei frutti che pendono dai rami?
E se il latte rubato alle mucche torturate e condannate alla pena capitale rappresentasse una disgrazia nutritiva e non un capitale costruttivo per il corpo umano? E se il sangue versato di miliardi di fratelli e sorelle finiti sul patibolo implicasse una specie di monito e di punizione divina?
Nessuno vuole ipotizzare un Dio vendicativo che si diverte a infliggere punizioni a destra e a manca.
Ma le trasgressioni alle leggi della natura, le trasgressioni all’etica, alla giustizia, all’armonia con se stessi e col creato, prima o poi si pagano.
L’Inferno e il Paradiso sono costruzioni della mente umana, ma il nostro karma e la nostra fedina penale inter-esistenziale sono un’autentica realtà, in un mondo dove non si muove foglia che Dio non voglia.
Con una intelligente dieta vegana i valori torneranno nella norma
Occorre certamente qualche sacrificio preparatorio e purificatorio iniziale, e un minimo di pazienza. Ma, con unadieta vegana, i valori sballati, gli squilibri e gli sbalzi, tenderanno a rientrare nella normalità, mentre le escrescenze, di qualunque tipo, tenderanno a bloccarsi, a regredire e scomparire, nella misura in cui applicheremo a fondo le sole leggi impeccabili, che sono quelle della natura.
(Estratto dalla mia tesina online “La tiroide e tutto il resto”)..
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