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39. PARLIAMO DI PELLE

Il corpo umano è dotato di due superfici, una esterna costituita dalla pelle, e una interna costituita dalle mucose. Entrambe le superfici possiedono una doppia rete di vasi sanguigni e di nervi.

Perché la circolazione sia normale in tutto il corpo è necessario l’equilibrio termico, tanto sulla pelle quanto sulle mucose delle viscere. Sia i nervi della pelle, sia quelli delle mucose e dell’apparato digerente o gastro-intestinale, hanno una uguale attività e sono sottomessi a identici stimoli, per cui lavorano in collegamento.

Congestione, surriscaldamento e infiammazione

Gli alimenti indigesti mantengono a lungo i nervi in stato di eccitazione e provocano così una congestione sanguigna delle viscere, richiamando sangue e aumentando la temperatura delle viscere stesse, a scapito della pelle esterna che rimane fredda e anemica. Dove c’è più sangue c’è più calore, perché tutta la pletora sanguigna è il risultato di una maggiore attività nervosa.

Congestionando l’esterno si decongestiona l’interno e viceversa

Questi fatti ci permettono di capire l’importanza della pelle nelle sue importantissime funzioni di secondo polmone e di secondo renedell’organismo. Seguendo il principio dei vasi comunicanti, ogni congestione interna dei polmoni, dell’intestino, del fegato, dei reni, degli organi sessuali, del cervello, si cura congestionando la superficie e le estremità del corpo, con bagni alterni caldi e freddi d’inverno, e bagni freddi d’estate, a mani e piedi, alle parti genitali e su tutto il corpo, provocando in tal modo una equivalente decongestione interna.
La stimolazione cutanea, le orticazioni, i massaggi, i contatti sessuali, sono tutte pratiche inquadrabili positivamente nella stesa direzione.

Necessità di una dieta antiurica ed alcalinizzante

Anche i cataplasmi di fango sul ventre, durante le ore notturne, servono al medesimo scopo. Questa è un po’, detta in sintesi, l’efficace dottrina termica del terapista naturale Manuel Lezaeta, presa a piene mani dall’idroterapia tedesca di Kneipp, Priessnitz e Kuhne, a sua volta derivata da Roma antica. Come diceva Priessnitz, le infermità si curano meglio dal di fuori che dal di dentro del corpo.

Quanto sopra, ha soltanto valore temporaneo e coadiuvante, ma non risolvente, come osserva la critica igienistica naturale di Herbert Shelton.

Il surriscaldamento interno si combatte scientificamente e a fondo soltanto con la costante e definitiva adozione di una dieta commisurata al nostro tipo di apparato gastroenterico antiurico, e al nostro tipo di sangue alcalino.

La medicina dermatologica

Uno degli errori più comuni che la dermatologia fa, inducendo pure la gente a seguirla, è quello di voler contrastare e combattere le malattie della pelle con medicamenti, creme e farmaci, contenenti veleni che paralizzano le attività eliminative, ovvero la funzionalità della pelle stessa. 39aCosì facendo si disconosce il ruolo basilare della pelle come secondo rene e secondo polmone, e si arreca pesante offesa alla salute, costringendo l’organismo a trattenere al suo interno le sostanze corrotte.

Non si deve intervenire sulla pelle

Per curare alla radice tutte le malattie della pelle non si deve mai intervenire sulla pelle con nulla… Occorre invece sopprimere la loro causa, che sta nell’impurità del sangue derivante da cattive digestioni, da fegato malandato e da intestino malandato.

Il corpo è fatto per bruciare sempre e solo carboidrati

Il corpo non è una pattumiera, dove si butta dentro materiale cimiteriale che stomaco e intestini dovrebbero in qualche modo elaborare, disintegrare, assimilare. Siamo dotati come tutti gli umani indistintamente di un corpo fatto per digerire e assimilare frutta al naturale(carboidrato zuccherino a veloce combustione) e amido(carboidrato a lenta combustione, il meno lavorato e cotto possibile).

Questa deve essere la preoccupazione basilare. Mettere dentro carboidrato di buona qualità a sufficienza, sulla base del consumo calorico e delle sensazioni di appetito e sazietà che il corpo garantisce.

Proteine e grassi 

Le verdure tipo zucca, zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, cetrioli, carciofi, finocchi, piselli, tegoline, vanno tutte inquadrate nella categoria frutta (frutta non dolce). Le verdure a foglia e i germogli sono da intendere come un complemento della frutta, ottime come fonte di minerali organicati, di fitonutrienti e di fibre naturali cellulosiche.
La parola “proteina” e la parola “grasso” non meritano nessuna menzione nell’alimentazione umana, dal momento che si trovano già nelle giuste ed equilibrate percentuali minime all’interno della stessa frutta e della verdura, all’interno dei cibi amidacei concentrati (legumi e cereali) e soprattutto nei frutti secchi a guscio (mandorle, pinoli, ecc).

La pelle è la prova del nove 

Diciamo spesso che è importante verificare lo stato della lingua, parte più esterna ed evidente dell’apparato gastrointestinale, il battito del cuore e l’iride dell’occhio. Ma la pelle dice cose ancor più evidenti ed appariscenti suquanto accade all’interno del nostro organismo. La pelle denuncia lo stato alterato del nostro stomaco, del nostro intestino, del nostro colon, del nostro sangue, e pertanto lo stato precario della salute in generale. La pelle è la prova del nove di come ci stiamo alimentando.

Non c’è alternativa al fruttarianismo e al crudismo tendenziale

Per l’uomo non esiste una dieta alternativa alla dieta umana. Se egli ha la folle ambizione di diventare un condor, un rettile, una iena, uno sciacallo, sono fatti suoi. Ma non può pretendere poi di avere anche una pelle da uomo, liscia e perfetta. Alimentazione mostruosa uguale pelle mostruosa.

Gli stress, l’inquinamento, il fumo, il caffè, il fattore ereditario, e tutto il resto possono pure provocare dei problemi. Ma per il 90% è una questione di clamorosi errori nutrizionali.

Diamoci da fare

A chi soffre di problemi di pelle, suggerisco di adottare al più presto possibile una dieta a base di frutta e di insalate verdi e rosse rigorosamente crude, inserendo rucola e ravanelli, senza trascurare il tarassaco e le varie erbe selvatiche della stagione.
Tutte cose che contribuiranno a migliorare la fluidità e la formula biochimica del sangue.

In primavera troviamo solo mele stanche, arance, kiwi, ananas e banane. Meglio ricorrere allora anche aicentrifugati di carote, sedani, zenzero e ananas, oppure rape, sedani e ananas, oppure patate, patate dolci, topinambur, zenzero e ananas. L’ananas (o la mela, o la papaia) in funzione chiaramente dolcificante. Da bersi a piccoli sorsi e a stomaco vuoto.

Con l’arrivo della frutta di stagione, con le fragole e le ciliegie, le pesche e le albicocche, i lamponi e le more, lasciamo i centrifugati e possiamo buttarci sulla frutta, facendo delle libere scorpacciate, senza mescolare, e sempre lontano dai due pasti verduriani di pranzo e cena, dove sarà ammesso il pane integrale, la pasta e la pizza (con ingredienti rigorosamente freschi e vegetali), i germogli, l’avocado, le mandorle e i pinoli, sempre anticipati da abbondante piatto di verdure crude.

Respirazione energica e profonda

La respirazione corretta, energica, ritmata, profonda, e non più asfittica ed inefficace, è di fondamentale importanza per tutti, ma per chi ha problemi di pelle è doppiamente importante.

Movimento, sole, traspirazione, bagni di mare e nudismo fanno parte dell’indispensabile corredo di chi vuole una pelle sana e funzionale […]

Valdo Vaccaro

Estratto dalla mia tesina “Il corpo umano non è una pattumiera”..

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